I medici svizzeri scendono in piazza
Oltre 10'000 medici generalisti hanno manifestato sabato sulla Piazza federale a Berna. Consegnata pure una petizione munita di ben 300'000 firme.
I manifestanti hanno denunciato lo smantellamento delle condizioni di lavoro e la penuria di nuove leve che minaccia il futuro della professione.
“Minacciati dalla morte” o “a quando il nostro grounding” sono alcuni degli slogan che i manifestanti, per lo più in camice bianco, hanno tracciato su striscioni e cartelli.
La dimostrazione, la prima di questo genere in Svizzera, si è tenuta davanti a Palazzo federale. Secondo gli organizzatori – cinque associazione di categoria – vi erano più di 10’000 persone.
Una petizione corredata da oltre 300’000 firme di medici e pazienti a sostegno del ruolo del medico di famiglia e di una medicina di base di qualità e a prezzi abbordabili è pure stata consegnata alla Cancelleria federale.
Un paziente gravemente malato
Attualmente, i medici generalisti sono sottoposti a una pressione tale da essere costretti a fornire non più la medicina migliore, bensì quella più economica, affermano le organizzazioni.
“I politici e gli assicuratori malattia, ma anche le persone normali, devono capire che c’è un paziente gravemente malato: il medico di famiglia”, ha affermato Hansueli Späth, presidente della società svizzera di medicina generale.
Il continuo aumento del carico di lavoro – spesso fino a 80 ore la settimana – e l’impressionante mole di compiti amministrativi hanno fatto crescere l’insoddisfazione tra i medici, sostiene Späth.
A ciò vanno aggiunti la crescente pressione da parte degli assicuratori malattia per diminuire i costi della salute e i cambiamenti decisi dal governo, come l’obbligo di prescrivere di preferenza i farmaci generici.
Professione poco attraente
La maggioranza degli 8’500-9’000 medici generalisti svizzeri hanno più di 50 anni. Coloro che hanno raggiunto l’età della pensione dicono che è difficile trovare medici disposti e rilevare i loro studi, specialmente nelle aree rurali.
Un’inchiesta condotta di recente ha evidenziato che solo il 10% degli studenti di medicina prende in considerazione l’ipotesi di diventare medico generalista.
Per Hansueli Späth uno dei problemi è che la professione non godi di una bella immagine e che non riceve il giusto riconoscimento che merita a livello accademico.
“Vogliamo creare degli istituti di medicina generalista nelle università. Ve ne sono in tutta Europa ma non in Svizzera – ad eccezione di Basilea”.
Maggiore sostegno dal Governo
I medici svizzeri chiedono anche più voce in capitolo riguardo ai temi di politica sanitaria e maggior sostegno pubblico alla formazione pratica.
L’associazione dei medici svizzeri (FMH), rappresentante di tutta la categoria, sostiene le loro rivendicazioni.
“La situazione è piuttosto critica in quanto oltre il 60% dei medici generalisti ha almeno 53 anni. Ciò significa che tra 12-15 anni tutti loro andranno in pensione”, ha spiegato a swissinfo il presidente dell’FMH Jacques de Haller.
“La formazione di medico generalista dura dai 12 ai 15, dobbiamo perciò iniziare a muoverci già da adesso, sennò sarà troppo tardi”.
Da parte sua il ministro dell’interno Pascal Couchepin, che vuole riformare il sistema sanitario nel tentativo di rompere la spirale crescente dei costi, venerdì ha dichiarato al giornale NZZ che i dottori non dovrebbero chiedere il sostegno allo Stato.
Al contrario, la professione dovrebbe essere liberalizzata. In particolare andrebbe eliminato il sistema delle convenzioni fra i medici e le casse malattia.
swissinfo, Isobel Leybold-Johnson
(Traduzione: Michel de Marchi)
In Svizzera ci sono tra 8’500 e 9’000 medici generalisti.
In totale i dottori sono 28’000.
L’80% degli infortuni e delle malattie viene trattato dapprima dai medici generalisti.
Negli ultimi 4 anni il numero degli specialisti è cresciuto dell’11%.
Oltre 10’000 persone sono scese in piazza sabato a Berna per partecipare alla manifestazione contro l’indebolimento della medicina di famiglia e lo smantellamento dei medici generalisti.
Nel corso della dimostrazione è stata inoltrata una petizione a sostegno del ruolo del medico di famiglia e di una medicina di base di qualità e a prezzi abbordabili.
Secondo una recente inchiesta, solo il 10% degli studenti di medicina desidera diventare medico generalista.
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