Il 2005 un nuovo anno record per l’orologeria
Le esportazioni dell'industria orologiera svizzera hanno per la prima volta superato i 12 miliardi di franchi, l'11% in più rispetto al livello già da primato del 2004.
Il risultato, superiore alle aspettative degli analisti, è stato reso possibile soprattutto grazie al settore del lusso.
Il 2005 è stato un anno fasto per l’industria orologiera svizzera: il valore delle esportazioni si è infatti attestato a 12,3 miliardi di franchi, un livello mai raggiunto prima. Rispetto al 2004, anno già particolarmente fruttuoso, l’aumento è stato del 10,9%.
«Spinti dal segmento del lusso, i prodotti orologieri elvetici sono riusciti ad evitare lo scoglio della congiuntura economica poco favorevole, in particolare in Europa», si legge nel comunicato diramato giovedì dalla Federazione dell’industria orologiera svizzera (FH).
Il lusso «tira»
Il valore delle vendite degli orologi a 18 carati, ad esempio, ha registrato una progressione del 17%.
Un altro dato conferma questa tendenza: il volume di pezzi finiti esportati è infatti regredito di 840’000 unità (-3,3%). In altri termini, si vendono meno orologi, ma a un prezzo più elevato.
Per quanto concerne i prodotti non finiti l’evoluzione è pure stata positiva: il valore delle esportazioni di movimenti, ad esempio, è aumentato del 4,9% a 142,8 milioni di franchi.
Le esportazioni – già elevate durante tutto l’arco dell’anno – hanno fatto segnare una forte accelerazione in dicembre. In questo mese si sono infatti attestate a più di 1,2 miliardi, il 23,1% in più rispetto allo stesso periodo del 2004.
Stati Uniti sempre primo mercato
Ancora una volta gli Stati Uniti si sono confermati il mercato più importante per gli orologi svizzeri: le esportazioni hanno raggiunto quota 2,1 miliardi (+14,5%). Al secondo e terzo posto vi sono rispettivamente Hong Kong (+7,7% a 1,7 miliardi) e il Giappone (+15,7% a 1,1 miliardi).
Il balzo in avanti più spettacolare è stato realizzato sui mercati della Cina continentale e di Taiwan. Con un valore di 351 milioni e una crescita del 25,7% (e addirittura di oltre il 50% nel solo mese di dicembre), la Cina si è solidamente installata al decimo posto. Per quanto concerne Taiwan, la progressione è stata del 22% a 251 milioni di franchi.
Per il prossimo anno le prospettive sono altrettanto buone: la FH prevede una crescita attorno al 5-6%.
Un 2005 da record anche per la Swatch
Giovedì ha reso noto le sue cifre pure il gruppo Swatch, il leader mondiale dell’orologeria.
Il 2005 si è chiuso con un fatturato da primato pari a 4,5 miliardi di franchi (+8,3% rispetto al 2004). Tutti i segmenti della società orologiera, che ha la sua sede a Bienne, nel canton Berna, hanno registrato una crescita.
Gli orologi e i gioielli (la divisione principale del gruppo) hanno realizzato un giro d’affari di 3,4 miliardi di franchi (+9,4%). Nei comparto dei componenti, le vendite sono aumentate del 4,7 % a 1,3 miliardi. Nel settore dei sistemi elettronici, la progressione è stata dell’1% a 548 milioni.
L’utile netto e il risultato operativo per l’esercizio 2005 non sono ancora conosciuti, ma la società presieduta da Nicolas Hayek prevede che si sono attestati a livelli mai raggiunti.
swissinfo e agenzie
I cinque principali mercati d’esportazione dell’industria orologiera svizzera:
Stati Uniti: 2,1 miliardi di franchi (+14,5%)
Hong Kong: 1,8 miliardi (+7,7%)
Giappone: 1,1 miliardi (+15,7%)
Italia: 841 milioni (+8.4%)
Francia: 660 milioni(+8.1%)
Moribonda negli anni ’70, l’industria orologeria svizzera ha riuscito una riconversione, in particolare grazie agli orologi del gruppo Swatch, ed è oggi uno dei fiori all’occhiello dell’economia svizzera.
Nel corso degli ultimi cinque anni, questa industria – che propone un insieme completo di prodotti – si è dimostrata essere una delle più competitive del paese.
Sempre negli ultimi cinque anni, i record per le esportazioni si sono succeduti. Dai 4,3 miliardi di franchi nel 1986 si è passati ai 12,3 miliardi del 2005. Complessivamente, lo scorso anno le esportazioni di tutta l’economia svizzera hanno raggiunto 151,5 miliardi di franchi, il 6,9% in valore nominale e il 3,3% in più in valore reale rispetto al 2004.
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