Il governo non vuole la cassa malattia unica
Il Consiglio federale raccomanda di respingere l'iniziativa in favore di una cassa malattia unica, che prevede dei premi calcolati in base al reddito.
A detta del governo, la nuova proposta lanciata dai socialisti non risolverebbe i problemi dell’assicurazione malattia.
Il Consiglio federale non ne vuole sapere di una cassa malattia unica per tutti gli assicurati e di premi calcolati sulla base del reddito.
Adottando il messaggio sull’iniziativa popolare «Per una cassa malattia unica e sociale», l’esecutivo ha invitato venerdì popolo e parlamento a respingere questa proposta senza opporle un controprogetto.
L’iniziativa domanda l’introduzione da parte della Confederazione di una cassa malattia unica nel quadro dell’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie (AOMS).
I premi dovrebbero inoltre essere fissati in base alle capacità economiche degli assicurati.
Proposte considerate inutili
Per l’esecutivo – si legge in una nota pubblicata dal Dipartimento federale dell’interno (DFI) – si tratta di «proposte inutili che provocherebbero un radicale cambiamento di rotta nell’ambito dell’AOMS, diametralmente opposto alla strategia consolidata del Consiglio federale e del Parlamento».
Circa l’evoluzione dei costi, stando al governo «l’iniziativa non offre alcun nuovo incentivo di risparmio agli interessati».
«Una cassa malattia unica – indica il DFI nel suo comunicato – non solo renderebbe meno efficaci gli strumenti esistenti volti al contenimento dei costi, ma eliminerebbe pure gli elementi di promovimento della concorrenza e gli incentivi economici al risparmio attualmente in vigore».
Stando al Consiglio federale, un sistema concorrenziale caratterizzato da più casse è più vantaggioso rispetto ad una situazione di monopolio. Inoltre, la legge attuale permette agli assicurati di cambiare liberamente cassa.
«Tale libertà caratterizza il sistema con elementi concorrenziali essenziali che incentivano, a loro volta, misure volte al contenimento dei costi», afferma il governo.
Nuova imposta sul reddito
Il Consiglio federale si oppone anche al nuovo modo di finanziamento.
Per l’esecutivo, «introdurre premi stabiliti in base alle capacità economiche degli assicurati, abolendo in tal modo il sistema dei premi pro capite indipendenti dal reddito e dalla sostanza, equivarrebbe a imporre una nuova imposta sul reddito e sulla sostanza, che andrebbe soprattutto a scapito del ceto medio».
A non convincere il Consiglio federale è anche la futura struttura amministrativa della cassa unica, di cui farebbero parte le autorità, i fornitori di prestazioni e un gruppo d’interesse in rappresentanza degli assicurati.
Per il governo, «le diverse aree d’interesse rappresentate in seno a tale amministrazione potrebbero provocare lunghe e complicate discussioni, che renderebbero vani gli sforzi volti al contenimento dei costi e porterebbero, de facto, ad un’incapacità di agire».
swissinfo e agenzie
Aumento medio dei premi dell’assicurazione malattia obbligatoria negli ultimi anni:
2006: 5,9%
2005: 3,7%
2004: 4,3%
2003: 9,6%
2002: 9,7%
2001: 5,5%
2000: 3,8%.
Sostenuta dal Partito socialista e da altre organizzazioni di sinistra, l’iniziativa «Per una cassa malattia unica e sociale» è stata depositata il 9 dicembre 2004.
La proposta mira ad una riforma radicale dell’assicurazione malattia, introducendo una sola cassa malati per tutti e dei premi calcolati in base al salario e al patrimonio.
Secondo il governo questa iniziativa non permetterebbe di ridurre l’esplosione dei costi della salute e equivarrebbe all’introduzione di una nuova imposta sul reddito e al patrimonio.
In Svizzera i premi dell’assicurazione malattia obbligatoria sono definiti allo stesso modo per tutti gli assicurati, a seconda della regione e del Cantone di residenza. Nella maggior parte dei paesi europei i premi dell’assicurazione malattia vengono calcolati invece in base al reddito e al patrimonio.
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