Il mollusco del Monte San Giorgio
Una nuova specie di chiocciola per la scienza: la «sensazionale» scoperta è stata fatta dai ricercatori dell'Università di Basilea.
Il minuscolo mollusco ha il proprio habitat in due sorgenti del Monte San Giorgio, celebre per i suoi fossili.
La chiocciola d’acqua dolce è stata scoperta sul Monte San Giorgio, in località Grotta del Mago, nei pressi di Riva San Vitale, dove la sua diffusione potrebbe essere limitata.
La scoperta del gasteropode, battezzato col nome di Graziana quadrifoglio, è stata annunciata martedì. L’ateneo di Basilea parla di «piccola sensazione».
Il biologo che ha studiato la nuova specie, appassionato di canto, ha scelto di chiamarla con lo stesso nome del quartetto di cui fa parte, in onore degli amici basilesi.
I nomi attribuiti alle nuove specie sono scelti dai ricercatori, che possono scegliere quello preferito attingendo alla fantasia. Esistono in ogni caso delle raccomandazioni internazionali, che devono essere rispettate.
Classificazione sbagliata
La chiocciola scoperta era già stata studiata a metà del ventesimo secolo, quando in alcune sorgenti e grotte del territorio ticinese furono ritrovate chiocciole d’acqua dolce, che furono però erroneamente classificate come specie già conosciuta, diffusa nelle Alpi orientali.
La verifica dell’identità dell’animale attraverso lo studio della sua anatomia, per mezzo del microscopio elettronico a scansione, ha mostrato che la minuscola chiocciola appartiene invece ad una propria specie finora sconosciuta.
Le chiocciole di sorgente hanno una distribuzione circoscritta: alcune specie sono presenti solo in una valle, altre in un’unica sorgente.
Ora si verificherà se la distribuzione della nuova specie è limitata unicamente alle due sorgenti in cui è stata individuata, oppure se comprende altre zone del Sottoceneri e della Regione Insubrica.
Un mondo da scoprire
Le sorgenti sono ambienti a cui si riserva, ingiustamente, poca considerazione, precisa l’Università di Basilea.
Una moltitudine d’insetti, piccoli crostacei, platelminti e chiocciole acquatiche vivono esclusivamente negli ambienti sorgivi dei corsi d’acqua.
In Svizzera, le sorgenti allo stato naturale sono una rarità. Lo sfruttamento dei corsi d’acqua per l’approvvigionamento idrico ha significato per questa fauna altamente specializzata una progressiva perdita dell’ambiente naturale. Di conseguenza, per molte specie si prospetta l’estinzione.
L’importanza della biodiversità
La «sorprendente novità» mostra chiaramente come la scoperta di nuove specie non sia una prerogativa delle foreste tropicali o delle profondità oceaniche, aggiungono i ricercatori.
In una Svizzera intensamente urbanizzata ci sono ancora molte specie tuttora sconosciute.
In Ticino, ad esempio, durante gli Anni Ottanta sono state scoperte otto nuove specie per la scienza, soprattutto tra gli animali più piccoli ed i gruppi meno studiati, come i lombrichi, le farfalle, i ragni, gli acari.
swissinfo e agenzie
Graziana quadrifoglio: è il nome scientifico di una nuova specie scoperta per la scienza di chiocciola d’acqua dolce.
Quasi invisibile ad occhio umano, vive in due sorgenti del Monte San Giorgio, nel Canton Ticino.
A repertoriarla i ricercatori dell’Institut für Natur-, Landschafts- und Umweltschutz dell’Università di Basilea.
1,5 millimetri, la lunghezza del mollusco
8, le nuove specie scoperte in Ticino negli Anni 80
1950 circa, l’anno della errata catalogazionê
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