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Il trasporto di animali poco conforme alla legge

Troppo spesso, il trasporto di animali vivi non rispetta le norme Keystone

Solamente un camion su quindici rispetta le esigenze legali in materia di trasporto di animali. La denuncia viene dalla Protezione svizzera degli animali sulla base dei rilevamenti effettuati nel 2006.

Di conseguenza, l’organizzazione chiede maggiori controlli da parte dei cantoni.

Sui 76 camion esaminati nel 2006 dalla Protezione svizzera degli animali (PSA), solamente 5 erano conformi alle norme. Il preoccupante (e triste) quadro della situazione sul fronte del trasporto di animali su strada è stato presentato a Brunegg (canton Argovia) dal capo del Servizio di controllo della PSA, Cesare Sciarra.

In totale, l’anno scorso sono stati presentati 248 reclami. In quasi due terzi dei casi veniva pregiudicato il benessere degli animali.

Troppi animali nei camion

«Riteniamo che bisogna intervenire innanzitutto nei trasporti in cui ci sono troppi animali nei camion. La legge stabilisce quanti metri quadrati debbano avere a disposizione gli animali. Se il loro numero è del 10% superiore al limite, dovranno confrontarsi a problemi fisici e psichici», ha indicato Sciarra alla Radio svizzera di lingua italiana.

«Spesso i camion non sono attrezzati appropriatamente o lo sono in modo difettoso. Inoltre, i camionisti non sempre sanno come comportarsi con gli animali», ha aggiunto il responsabile dei controlli.

Per la veterinaria cantonale di Argovia, Erika Wunderlin, le grandi imprese di trasporto hanno fatto dei progressi in questi ultimi anni. Lo stesso non si può dire per le ditte più piccole e i trasportatori non professionisti.

«Anche la mentalità dell’impresa è determinante: quando il profitto rappresenta la preoccupazione principale, si spingerà il camionista a caricare qualche maiale di troppo», ha osservato Wunderlin.

Milioni di animali sulle strade

La PSA ha così invitato le autorità cantonali ad effettuare maggiori controlli, sebbene sia consapevole che gli uffici dei veterinari, delle strade e la polizia sono oberati di lavoro e che in alcuni casi non dispongono delle necessarie conoscenze specialistiche.

«Considerati i flussi importanti di animali sulle strade, le possibilità di controllo sono puntuali. Disponendo di risorse maggiori potremmo effettuare dei controlli più capillari», ha osservato Tullio Vanzetti, veterinario cantonale in Ticino.

In merito ad un’eventuale apertura del traffico di animali da un paese all’altro dell’Unione europea attraverso la Svizzera (un genere di traffico per il momento vietato in Svizzera) Vanzetti si mostra inquieto. «Ci preoccupa siccome si tratta di trasporti su lunghe distanze».

Secondo i dati forniti dalla PSA, ogni anno 40 milioni di animali da allevamento sono trasportati su strada in Svizzera. 23 milioni tra bovini, suini, ovini e caprini finiscono ai macelli. La stessa sorte è subita da circa 20 milioni di polli.

swissinfo e agenzie

Fondata nel 1861, la Protezione svizzera degli animali (PSA) è oggigiorno rappresentata in tutta la Svizzera, tramite le sue sezioni cantonali.

La PSA è attiva anche a livello internazionale nell’ambito della Società mondiale per la protezione degli animali e di EuroGroup.

L’organizzzazione non riceve sostegni da parte dei poteri pubblici ed è finanziata unicamente tramite le donazioni dei suoi simpatizzanti.

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