In Svizzera quattro suicidi al giorno
Uno svizzero su dieci ha già tentato di togliersi la vita, secondo uno studio reso noto mercoledì.
La cifra di 1’300-1’400 suicidi annui è superiore alla media internazionale e il Governo intende attuare misure preventive.
Il numero dei morti per suicidio è troppo elevato in Svizzera ed è quindi necessario correre ai ripari, introducendo provvedimenti concreti per ridurre i casi.
Lo ha indicato mercoledì il Consiglio federale, approvando un rapporto sul suicidio e sulla sua prevenzione. Il Governo ha ordinato all’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) di integrare il problema nei programmi di promozione della salute e prevenzione delle dipendenze.
Dati allarmanti
Lo studio, redatto sotto forma di risposta ad un’interrogazione parlamentare formulata nel giugno 2002 dal consigliere nazionale socialista Hans Widmer, traccia una panoramica del fenomeno dal profilo epidemiologico e della sua prevenzione. Nel documento – indica il Dipartimento federale dell’interno – si giunge alla conclusione che la prevenzione in Svizzera è insufficiente.
Dall’analisi emerge infatti che la Svizzera, con 1300-1400 decessi all’anno dovuti al suicidio, presenta un tasso mediamente alto se paragonato ai dati internazionali. Annualmente il numero delle persone che si tolgono la vita è doppio rispetto a quello dei morti per incidenti della circolazione. Il suicidio inoltre è la principale causa di morte tra gli uomini dai 15 ai 44 anni.
Problema complesso
Secondo lo studio, dal titolo «Suicidio e prevenzione del suicidio in Svizzera», quasi ogni individuo, nel corso della propria esistenza, è confrontato all’interno della famiglia, nella cerchia degli amici, nella scuola o sul posto di lavoro con uno o più suicidi o tentativi di suicidio. Il 10% della popolazione svizzera tenta, durante la propria vita, una o più volte di togliersi la vita e una persona su due riferisce di aver avuto intenzioni suicide.
Secondo Salome von Greyerz, responsabile della politica sanitaria presso il Dipartimento federale della sanità e co-autrice del rapporto, «è difficile spiegare per quale motivo la Svizzera presenta un tasso così elevato, in quanto la decisione di togliersi la vita è influenzata da diversi fattori. Tuttavia si può affermare che nel 90% dei casi i soggetti soffrono di malattie psichiche».
Per quanto concerne le possibili contromisure, Salome von Greyerz sottolinea l’importanza di istruire adeguatamente gli educatori, affinché sappiano riconoscere e i sintomi di disagio nei giovani e siano in grado di intervenire. Parallelamente, anche la formazione del personale medico dovrebbe essere migliorata, «in particolare per quanto concerne il trattamento e la riabilitazione dei pazienti affetti da problemi psichici o reduci da tentativi di suicidio».
Salome von Greyerz ricorda infine l’importanza di altri servizi destinati alle persone che stanno attraversando un periodo di crisi, quale ad esempio il «Telefono amico».
Sfida per la società
Essendo parte della fornitura di prestazioni sanitarie e della promozione della salute in generale, la prevenzione per quanto concerne i suicidi è un compito che spetta innanzitutto ai Cantoni. Tuttavia, il Consiglio federale ha incaricato l’UFSP di ampliare la base scientifica di dati e di integrare la questione nei programmi attuali della Confederazione.
Infatti, secondo l’Esecutivo si tratta di un fenomeno che concerne la sanità pubblica, e quindi la prevenzione in questo campo deve essere anche considerata come una sfida per l’intera società. L’obbiettivo è quello di dimezzare il tasso di suicidi tra i giovani entro il 2020.
swissinfo e agenzie
Il suicidio è la causa di 1-2% dei decessi in Svizzera; circa 1’000 uomini e 400 donne si tolgono la vita ogni anno.
Uno svizzero su dieci commette uno o più tentativi di suicidio nel corso della propria esistenza, e una persona su due ammette di avere avuto dei pensieri suicidi.
Con quattro decessi al giorno, il tasso di suicidi è del 19,1 per 100’000 abitanti; questi dati sono superiori alla media internazionale e situano la Svizzera alla spalle di Russia, Ungheria, Slovenia, Finlandia e Croazia.
Il suicidio provoca il doppio di vittime della strada ed è diventato la principale causa di decesso tra gli uomini tra i 15 e i 44 anni.
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