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La beffa del Tamiflu

Il prezzo del Tamiflu varia parecchio da paese a paese Keystone

Molti italiani non esitano a cercare il Tamiflu in Svizzera. Ma, doppia beffa: il medicinale non previene l'influenza aviaria e costa più che negli altri paesi.

Di fronte alle minacce di pandemia, l’aspetto irrazionale sembra prevalere. Il problema è l’informazione: imprecisa e insufficiente.

Non è una novità che i lombardi, dall’introduzione dell’ Euro, siano diventati turisti della spesa.

Il Ticino offre molte opportunità per risparmiare: dall’abbigliamento, agli alimentari, alla benzina, addirittura al pacchetto vacanze.

Diecimila clienti

Questa volta, l’obbiettivo è procurarsi il Tamiflu, l’antivirale prodotto dalla Roche, ritenuto fra i pochi farmaci in circolazione in grado di curare l’influenza aviaria.

Solo negli ultimi giorni, secondo l’agenzia di stampa Ansa, sono stati almeno 10 mila gli italiani a cercare di procacciarsi il medicamento in Ticino.

Un trend, confermato anche dal farmacista cantonale, Giovan Maria Zanini, secondo il quale, da sempre gli italiani si procurano in Svizzera i farmaci che in Italia non trovano.

In Italia, complice probabilmente un’esagerata e spesso parziale informazione, la ricerca del Tamiflu è diventata una vera e propria corsa all’oro.

Basta girare per le farmacie di Roma. I farmacisti ci confermano che decine di clienti, ogni giorno, richiedono il farmaco, senza tuttavia ottenerlo. Nella Penisola, infatti, il Tamiflu non è in vendita.

Tamiflu fuori mercato

“Questo farmaco, non ha mai avuto mercato”, dice a swissinfo Vittorio Demicheli, epidemiologo della regione Piemonte. Il Tamiflu, concepito come antivirale per la prevenzione della semplice influenza, aveva effetti modesti rispetto al prezzo di vendita. “Per questo non è mai stato commercializzato su grande scala e oggi è assolutamente fuori mercato in Italia”.

Ma oggi, l’antivirale della Roche, sta vivendo una nuova e insperata rinascita da quando, circa due anni fa, sono stati scoperti i suoi effetti benefici per combattere l’influenza aviaria.

Medici irresponsabili

“Non c’è dubbio che ci sia molta irresponsabilità da parte dei medici che rilasciano la ricetta”, ci dice ancora Demicheli.

“Il Tamiflu è sicuramente un’arma importante. Ma il suo uso indiscriminato rischia di sviluppare delle resistenze, come nel caso degli antibiotici. Inoltre, si ha poca conoscenza degli effetti collaterali in questo campo”.

Roche-Italia, da noi interpellata conviene che l’allarme pandemia è largamente ingiustificato. Tuttavia nella corsa a procacciarsi il medicamento non ravvede particolari pericoli.

“La maggior parte delle persone”, dice il responsabile dell’ufficio comunicazione, “si procura probabilmente il Tamiflu come sicurezza in caso di pandemia dichiarata. Per ciò che riguarda gli effetti collaterali, il Tamiflu ne provoca in quantità limitatissime”.

Tuttavia, la multinazionale non è insensibile a questa corsa all’antivirale.

“In Germania, ad esempio, il Tamiflu non è più in vendita nelle farmacie, proprio per evitare questo fenomeno”, aggiunge l’ufficio stampa della multinazionale farmaceutica.

“Più in generale, Roche ha rivisto i suoi piani di produzione, proprio per fare fronte alla grande richiesta del farmaco. Si sta lavorando a stretto contatto con le autorità sanitarie dei vari paesi per assicurare a chi ne fa richiesta una sufficiente scorta di Tamiflu”.

Il problema del prezzo

Chi cerca di procurarsi il Tamiflu in Svizzera lo paga a caro prezzo: 86.50 franchi la confezione, mentre in Francia, ad esempio, costa 39 franchi.

In Germania, fin quando era disponibile, costava 53 franchi. Senza comunque avere la certezza che sia un medicinale efficace.

“Le possibilità che ci possa essere una trasmissione uomo-uomo, è limitatissima”, dice Demicheli.

“Il virus H5N1 è in circolazione in Asia dal 1997, regione ad altissima densità demografica, con allevamenti diffusi e una grande promiscuità. Eppure, fino ad oggi abbiamo registrato circa 120 casi, ma nessun caso accertato di trasmissione uomo-uomo”.

Ma la paura è spesso più forte della ragione. Intanto, la Roche, (gli ultimi dati borsistici lo stanno a dimostrare), registra un continuo apprezzamento di valore.

Affari d’oro li fanno anche i promotori via Internet. La scarsità di Tamiflu ha di fatto accelerato il mercato nero che offre sulla rete il farmaco a prezzi anche doppi rispetto a quello di mercato.

Tamiflu come ultima ratio

“Il Tamiflu”, puntualizza in conclusione l’epidemiologo Vittorio Demicheli, “è solo un elemento della strategia contro il virus. E’ l’ultima ratio in caso di pandemia dichiarata”.

Solo adeguate barriere fisiche fra uomo e animali, l’eliminazione degli allevamenti contagiati, guanti e mascherine per chi è a contatto con i volatili e soprattutto il sistematico lavaggio delle mani se si ha il dubbio di essere venuti a contatto con situazioni a rischio rimangono le prevenzioni essenziali per evitare il contagio.

swissinfo, Paolo Bertossa, Roma

In Svizzera una confezione di Tamiflu costa circa 86 franchi.
In Germania, fin quando era disponibile, il Tamiflu costava 53 franchi, in Francia soltanto 39 franchi.
Il medicinale non è in vendita in Italia.

Le vendite dell’antivirale Tamiflu prodotto dalla Roche sono esplose da quest’estate.

Roche ha anticipato questo fenomeno e immagazzinato una parte della produzione in previsione dell’arrivo dell’ondata annuale di influenza ordinaria.

Circa 40 paesi hanno ordinato ingenti quantitativi di Tamiflu per costituire riserve in caso di un’eventuale pandemia di influenza aviaria.

Le scorte in Svizzera sono già al completo.

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