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La fondazione svizzera ReBin dà una seconda vita ai rifiuti organici in Benin

Nel comune di Toffo, nel sud del Benin, dal 2018 i rifiuti organici generati dalle attività locali vengono trasformati in compost e biogas. Siamo andati sul posto per capire come funziona l'impianto.

Mentre stava svolgendo una tesi per il suo MBA in sviluppo sostenibile, nel 2016 Mark Giannelli ha deciso di unire teoria e pratica creando la fondazione ReBin. Dopo aver visitato diversi luoghi del continente africano, ha scelto il Benin per sviluppare il suo progetto. In meno di un anno, su un ettaro di terreno a dieci minuti di auto dal mercato di Houègbo, degli artigiani locali hanno costruito un centro per il recupero dei rifiuti organici.

Le popolazioni locali e chi si occupa di agricoltura portano le bucce e altri rifiuti organici al centro di Rebin e ricevono in cambio del denaro. In questo modo possono acquistare i prodotti del centro: pesce, compostaggio, biogas e acqua. In cinque anni, il numero di famiglie iscritte è raddoppiato, così come la quantità di biogas prodotto, una risorsa rinnovabile molto meno inquinante rispetto alla legna o al carbone solitamente utilizzati per cucinare.

Giannelli si reca regolarmente in Benin per sviluppare partenariati con attori pubblici e privati. L’esperienza acquisita nel Paese dell’Africa occidentale è già stata richiesta per altri progetti. “Siamo impegnati in un programma di sviluppo dell’economia circolare in campi profughi in Mauritania, insieme all’UNHCR e alla Cooperazione tedesca”, spiega l’imprenditore ginevrino. “L’obiettivo principale è quello di ottimizzare le catene del valore verdi, al fine di ridurre l’immensa pressione che queste popolazioni esercitano sull’ambiente e sulle risorse naturali. Anche in questo caso, il biogas è un’alternativa indispensabile a legna e a carbone.”

Questo reportage è stato realizzato nell’ambito di En Quête d’Ailleurs (EQDACollegamento esterno), un progetto di scambio tra giornalisti e giornaliste svizzeri e dei Paesi in via di sviluppo. Quest’anno, otto coppie di giornalisti/e hanno lavorato sul tema “I rifiuti, una responsabilità collettiva”. In questo contesto, Espoir Hounmabou, giornalista di Eden TV/Diaspora FM nel Benin, ha voluto scoprire la campagna di sensibilizzazione sul littering in Svizzera (clicca quiCollegamento esterno per vedere il suo servizio).

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