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La rete ad altissima tensione nelle mani di Swissgrid

Swissgrid può certo gestire la rete, ma i produttori di corrente vogliono conservarne la proprietà swissinfo.ch

La nuova società nazionale di gestione di rete Swissgrid assume da venerdì la responsabilità della rete ad altissima tensione. Una risposta alla liberalizzazione del mercato europeo dell'elettricità.

Il settore dell’elettricità prende così un certo vantaggio sulla futura Legge sull’approvvigionamento elettrico, tuttora discussa dal Parlamento.

Fedele al motto «moving power», Swissgrid segna l’inizio di una nuova era in Svizzera. Da venerdì, i 6’700 km della rete elettrica ad altissima tensione sono infatti gestiti da un’unica società.

L’azienda – creata in seguito all’apertura del mercato dell’elettricità nell’Unione europea – diventa così l’unico interlocutore in questo settore a livello nazionale.

Punto nevralgico in Europa

La fondazione di Swissgrid costituisce un’iniziativa senza precedenti nel panorama europeo.

L’Unione svizzera delle società elettriche Swisselectric (costituita dalle sette aziende produttrici di corrente ATEL, BKW, CKW, EGL, EOS, EWZ e NOK) ha dato vita di propria iniziativa alla società nazionale dei gestori di rete prima ancora che i principi giuridici rendessero necessario un intervento in tal senso.

La mossa – che anticipa l’entrata in vigore della Legge sull’approvvigionamento elettrico, attualmente discussa dal Parlamento – consolida il posizionamento dell’industria elettrica elvetica quale punto nevralgico del settore energetico europeo.

Mediante l’adozione di strumenti moderni nell’ambito dello sviluppo, dell’automatizzazione e dell’applicazione di sistemi di individuazione precoce e monitoraggio – scrive l’azienda – Swissgrid assume un ruolo di leader per le reti ad altissima tensione in Europa.

In futuro, Swissgrid opererà inoltre in veste di interlocutore per tutte le questioni inerenti la gestione e l’operatività della rete, facendosi portavoce degli interessi della Svizzera in materia di gestione della rete di trasmissione su scala nazionale e internazionale.

Il primo appuntamento è previsto per il 2007, quando Berna e Bruxelles avvieranno i negoziati in vista di un accordo bilaterale nell’ambito dell’approvvigionamento elettrico.

Autorità di regolazione

«L’inizio delle attività di Swissgrid rappresenta una tappa intermedia», ha indicato Walter Steinmann, direttore dell’Ufficio federale dell’energia (UFEN).

Per il momento, la Svizzera non dispone ancora di un’autorità di regolazione specifica. Quella prevista dalla futura legislazione, chiamata «Elcom» all’immagine della «Comcom» (la Commissione federale delle comunicazioni), sorveglierà non soltanto i prezzi, ma anche le tariffe di utilizzazione della rete.

La commissione determinerà pure la redditività della rete di trasmissione, che secondo Steinmann non dovrebbe essere troppo elevata, trattandosi di un monopolio.

«Non bisogna attendersi ad un rendimento di fondi propri del 15% come ci si aspetterebbe da una grande banca», ha rilevato.

Blackout in vista?

La separazione tra la gestione della rete e la produzione di elettricità suscita numerose controversie.

Lunedì, il Consiglio nazionale (Camera bassa) si è allineato al Consiglio degli Stati sulla creazione di una società nazionale unica proprietaria e amministratrice della rete di approvvigionamento d’elettricità.

Se così sarà, la proprietà della rete verrebbe trasmessa a Swissgrid e i suoi attuali proprietari diventerebbero azionari della società.

Secondo il presidente di Swisselectric e responsabile del gruppo vodese EOS, si tratta di una soluzione imposta dalla politica. «I problemi appariranno appena si tratterà di sviluppare la rete, le cui capacità sono giunte al limite», ha detto Hans Schweickardt.

I bisogni dei produttori di corrente si vedranno così confrontati ad interessi di politica regionale. «Di conseguenza, delle interruzioni della rete non possono essere escluse», ha avvertito Schweickardt.

Timori che non sono condivisi dal direttore dell’UFEN. «Un gruppo di esperti sta già esaminando la questione dell’espansione della rete. Conformemente alla legge, nelle sue decisioni dovrà tener conto degli aspetti di politica regionale», ha rammentato Steinmann.

swissinfo e agenzie

Di fronte all’apertura del settore dell’elettricità in Europa, i produttori di energia ATEL, BKW ed EOS fondano nel 1998/1999 la società svizzera di rete SNG.

Parallelamente, EWZ Zurigo, CKW, EGL e NOK mettono le loro reti in comune.

Le società dei due gruppi creano alla fine del 1999 un’entità comune chiamata ETRANS SA, attiva a partire dal 2000.

Nell’aprile 2002, ATEL, BKW, CKW, EGL, EOS e NOK fondano l’Unione svizzera delle società elettriche Swisselectric.

Durante la votazione popolare del 22 settembre 2002, il 52,6% dei cittadini rifiuta la Legge sul mercato dell’energia elettrica. L’apertura progressiva del settore avrebbe implicato la creazione di un’unica società nazionale di gestione di rete.

Swisselectric crea questa società nazionale il 30 aprile 2004. Si chiamerà Swissgrid e sarà responsabile del funzionamento della rete di distribuzione in Svizzera e del transito internazionale di corrente.

Swissgrid è operativa a partire dal 15 dicembre 2006, dopo che il suo dossier è passato tra le mani della Commissione della concorrenza, della Commissione di ricorso e del Tribunale federale, accumulando un anno di ritardo.

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