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La Svizzera e la sua nuova immagine all’estero

Uno spettacolo di luci laser a Zurigo. Keystone

La musica elettronica svizzera risuona a Londra… Al di là dei pascoli o del cioccolato, un’immagine più alla moda, più urbana, comincia a imporsi all’estero.

Consapevole del potenziale, Svizzera Turismo e le città puntano sempre più sulla carta della cultura giovanile, o addirittura gay e lesbica.

Il meglio dei dj e dei produttori di musica elettronica si è appena esibito nel quadro del Festival “La Suisse East London”. Un’occasione d’oro per portare la creatività elvetica nel cuore della città di riferimento in materia di vita notturna e musicale. La stampa inglese ha d’altronde dato ampio risalto all’avvenimento.

Ancora solo il 17 gennaio scorso, il quotidiano francese Libération notava che Zurigo, in particolare il suo quartiere Ovest, pullula di club e di bar perfettamente trendy, in aperta contraddizione con l’immagine “compassata” di una città che ha la “reputazione di essere una noiosa cassaforte”.

Questo cambiamento di percezione deve certamente molto alla dichiarazione d’amore di Tyler Brulé. Nel 2000, il papa del “life style” aveva definito Zurigo “hippest city in Europe” nella sua rivista-culto Wallpaper.

E il fatto che Zurigo sia stata classificata per la terza volta come la città con la migliore qualità di vita al mondo (rapporto annuale William M. Mercer) ha indubbiamente avuto il suo peso in questa evoluzione.

Quanto alla Svizzera romanda, non è certo da meno. Anche l’immagine di Losanna è evoluta molto, in Svizzera come all’estero. Anche se più modesto, lo sviluppo del Flon, il quartiere nel quale si concentrano bar, club e boutique, è valso alla città un posto nella mappa del turismo alla moda.

Un mercato di nicchia

La formula magica – shopping intercalato da qualche visita ai musei e da uscite notturne – non è passata inosservata presso Svizzera Turismo. “Anche se questa clientela resta un mercato di nicchia, difficile da quantificare, e l’essenziale del turismo rimane tradizionale, quindi non urbano” puntualizza Laurence Gabriel.

Questo non impedisce all’organizzazione di puntare sempre più sulle città che, grazie anche all’esiguità del territorio, può presentare in offerta singola o abbinandole a formule più tradizionali, come i soggiorni sciistici, precisa ancora l’addetta stampa.

Grazie a questa politica, alcune stazioni hanno saputo attirare una clientela “fun”, essenzialmente inglese. E’ il caso della regione di Flims/Laax, Leysin o Verbier, tutte relativamente vicine a una grande città.

Hanno scommesso sullo snowboard e il free ride. E organizzato delle competizioni sportive che le hanno fatte conoscere all’estero.

Una promozione ancora timida

Globalmente, questo pubblico in cerca di divertimenti urbani ha tra i 15 e i 35 anni. Il principale mercato per le città è la Germania. L’anno scorso, un supplemento su Zurigo, Berna e Basilea è apparso nella rivista Max.

Anche Svizzera Turismo pubblica, a scadenza annuale, un City Guide che descrive per sommi tratti 28 città. La guida è distribuita soprattutto all’estero, a un pubblico che non conosce il paese.

Esiste poi un City Guide molto completo dedicato esclusivamente a Zurigo. Pubblicato dalle Edizioni Hellovisitors è aggiornato quattro volte all’anno, e viene distribuito a tutti i turisti che passano attraverso l’Ufficio del turismo della città.

Ma l’argomento non è ancora considerato in grado di reggere da solo un’intera campagna pubblicitaria. Il “core business” di Svizzera Turismo rimangono pur sempre paesaggi e montagne.

Se per il momento è ancora poco sfruttato, “il settore città potrebbe però trovare maggior spazio nel prossimo piano marketing”, annuncia Laurence Gabriel.

La clientela gay e lesbica

Parallelamente all’offerta urbana e alla moda, da alcuni anni si sta sviluppando anche il settore gay e lesbiche. Il mercato americano e inglese è tra i più sollecitati in quest’ambito.

Losanna, che si è guadagnata il titolo di capitale omosessuale della Svizzera romanda, e Zurigo hanno molto puntato su questo settore. Entrambe hanno organizzato dei viaggi per la stampa nel corso dei quali hanno messo in risalto il carattere “gay friendly” della loro città.

Ginevra non ha invece ritenuto utile esplorare questa via, “non avendo nulla di specifico da offrire in materia”, spiega Christian Rey, presidente dell’Ufficio del turismo di Ginevra.

Se Ginevra è la città più visitata della Svizzera, lo è principalmente per affari o per congressi (70%). Questo spiega forse perché non è considerata, all’estero come in Svizzera, una città alla moda. Anche se offre numerose opportunità sia per le uscite che per lo shopping.

Il problema, spiega Christian Rey, è la dispersione dei luoghi. Non esiste un unico quartiere nel quale si concentra il movimento, come il Flon o Zurigo Ovest.

Detto questo, anche a Zurigo la partita è tutt’altro che vinta. “Facciamo del nostro meglio per cambiare l’immagine sterile che la città può ancora avere, ma ci vuole tempo”, conclude Susanne Steiger dell’Ufficio del turismo zurighese.

swissinfo, Anne Rubin
traduzione di Luisa Orelli

– Nel 2003, Zurigo è stata classificata per la terza volta come la città con la migliore qualità di vita al mondo nel rapporto annuale William M. Mercer.

– E definita la città più “hip” d’Europa nella rivista Wallpaper da Tyler Brulé.

– Sui 31 milioni di pernottamenti registrati in Svizzera, 5,5 vanno alle città.

– Ginevra è stata nel 2003 la città più visitata della Svizzera: 2,3 milioni di pernottamenti.

– Dal punto di vista culturale, la Svizzera è soprannominata “festival land”: è uno dei paesi con il maggior numero di festival, in ambiti molto diversi.

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