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La Svizzera si riscalda il doppio della media

Neve a marzo in Engadina: con l'aumento delle temperature potrebbe farsi più rara Keystone

Dagli anni Settanta ad oggi le temperature sono aumentate di 0,57 gradi ogni dieci anni. Un dato che equivale al doppio della media registrata nell'emisfero nord.

I climatologi dell’Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio (WSL) spiegano questa situazione con la lontananza dagli oceani e la relativa vicinanza della Svizzera al polo nord

In Svizzera le temperature sono aumentate in media di 0,57°C ogni decennio a partire dagli anni Settanta. L’aumento ha raggiunto una velocità doppia rispetto alla media registrata nell’emisfero nord. È quanto emerge da uno studio dell’Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio (WSL).

Due sono i fattori che spiegano il forte surriscaldamento climatico della Svizzera, ha spiegato la climatologa Martine Rebetz, responsabile dello studio.

Il primo è la relativa distanza dagli oceani, i quali assorbono una parte del calore dell’atmosfera.

Ghiaccio che riscalda

Il secondo fattore è la latitudine piuttosto elevata. In altre parole: più ci si avvicina al polo nord, più il riscaldamento dell’aria è rapido, perché il ghiaccio e la neve riflettono i raggi del sole molto più della terra e degli alberi.

Tutti i paesi alpini sono interessati in modo analogo dal surriscaldamento, sottolinea la professoressa Rebetez. Anche altre regioni dell’emisfero nord, come il nord della Svezia, l’Ucraina o il nord della Cina, registrano aumenti di temperatura altrettanto rapidi della Svizzera.

Lo studio, i cui risultati sono pubblicato sull’ultimo numero della rivista «Theoretical and applied climatology», si basa su rilevamenti effettuati in 12 punti di misurazione distribuiti in tutta la Svizzera fra i 316 e 2490 metri d’altitudine. I valori misurati variano di poco da una regione all’altra perché l’aumento delle temperature è un fenomeno globale a non locale.

Primavera estate

Negli ultimi 30 anni le stagioni più toccate dal riscaldamento climatico sono state la primavera e l’estate. In questi periodi dell’anno l’aumento medio delle temperature ha superato gli 0,8°C per decennio.

Ciò spiega per esempio il ritiro dei ghiacciai sulle Alpi svizzere registrato a partire dagli anni Ottanta, come pure l’avanzamento della vegetazione in primavera.

L’innalzamento della temperatura ha inoltre conseguenze notevoli sull’agricoltura, il turismo, la salute, il consumo d’energia e la frequenza delle catastrofi naturali.

swissinfo e agenzie

La politica climatica è una sfida mondiale. Per questo la Svizzera dà una grande importanza ai piani d’azione concertati a livello internazionale. La Confederazione ha firmato i protocolli di Kyoto, che chiedono una riduzione dell’8% dei gas a effetto serra entro il 2012.

La legge sulle emissioni di CO2 è la principale base legale della politica climatica svizzera. In vigore dal 2000, la legge prevede una riduzione delle emissioni di CO2 che nel 2010 dovranno essere del 10% inferiori ai valori registrati nel 1990.

Se gli obiettivi non saranno raggiunti attraverso azioni volontarie, la legge prevede a partire dal 2008 una tassa sulle emissioni di CO2

Un recente sondaggio indica che lo stato di salute del pianeta è la principale preoccupazione degli svizzeri. Seguono il timore della disoccupazione e l’insicurezza.

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