Lo spirito di Porto Alegre soffia sulla Svizzera
Venerdì si è aperto a Friborgo il primo Forum Sociale Svizzero (FSS) sul modello del Forum Mondiale di Porto Alegre e di quello Europeo di Firenze.
Lo slogan è «un’altra Svizzera è possibile». I partecipanti dibattono del ruolo del nostro paese nel mondo globalizzato, un mondo che vorrebbero più umano e solidale.
Un’ottantina le organizzazioni, i movimenti e le organizzazioni non governative (ong) elvetiche dagli scopi sociali, religiosi, sindacali e culturali che partecipano al forum. In programma conferenze, ateliers, musica e cinema. Attesi tra gli ottocento e i mille partecipanti.
Le parole d’ordine, come a Porto Alegre e al Forum Sociale Europeo di Firenze, sono globalizzazione solidale, sviluppo sostenibile, rispetto della dignità dei popoli. Si discuterà anche di guerra e di neoliberismo, di pensioni, d’immigrazione e di smantellamento sociale.
Da venerdì sera fino a domenica, la città e l’università Miséricordes offrono l’infrastruttura, uno spazio aperto a tutti per il dibattito di questi temi importanti, ma anche per animazioni culturali e musicali in vari punti della città.
Uno dei fondatori del Forum Mondiale di Porto Alegre a Friborgo
Venerdì sera, all’apertura ufficiale, è previsto anche un discorso di Chico Whitaker, cofondatore del forum di Porto Alegre.
Al secondo Forum Sociale Mondiale di Porto Alegre in Brasile, nel 2002, parteciparono 25 mila persone, sei volte in più rispetto al primo forum, nel 2001.
Ispirati dall’esperienza i delegati svizzeri decisero in quell’occasione di organizzare una manifestazione analoga in Svizzera. Il FSS sembra partito sul piede giusto, visto il crescente interesse, soprattutto nel corso delle ultime settimane, come ha spiegato il suo portavoce, Sergio Ferrari.
Un coro di mille voci
«La nostra sfida è l’alfabetizzazione politica», ha dichiarato il doppio cittadino argentino-svizzero, che dal 1992 vive a Berna. Da notare che il Forum sociale è stato messo in piedi in soli 18 mesi ed è accompagnato dalla costituzione di un’aggregazione di movimenti sociali senza precedenti in Svizzera. “Fatto che dovrebbe spingere i partiti politici a rimettersi in questione”, ha aggiunto Ferrari.
“Un movimento di mille voci”, ha definito il FSS Alessandro Pelizzari, rappresentante del movimento antiglobal ‘attac’.
In piazza a Berna
Per marcare la propria solidarietà con tutti i cittadini minacciati dallo smantellamento sociale, i partecipanti al FSS prenderanno parte anche alla manifestazione di sabato pomeriggio a Berna sul diritto alla pensione.
Tra i temi caldi, discussi nei quaranta ateliers e le cinque conferenze previste, vi sono le privatizzazioni e i tagli alle pensioni, ma anche il ruolo della piazza finanziaria elvetica e di quello della multinazionale Nestlé nel terzo mondo.
Verso un’agenda unica
La città di Friburgo “é stata scelta per la sua posizione centrale, il suo bilinguismo e per il sostegno fornito”, hanno precisato gli organizzatori.
Il FSS, come d’altronde il Forum Mondiale di Porto Alegre, “è, e deve restare, uno spazio e un processo aperto”; non dipende da altre organizzazioni di questo genere. Il programma e i contenuti non sono “dettati dall’alto”, hanno precisato.
Il suo scopo principale è di mettere in rete i movimenti, esistenti o in via di formazione, che sostengono l’alternativa alla globalizzazione e di elaborare un’agenda unica per l’insieme dei movimenti sociali in Svizzera.
swissinfo e agenzie
Il FSS riunisce un’ottantina di enti: associazioni assistenziali, tra cui Amnesty International, Caritas, Sacrificio quaresimale, Helvetas e Swissaid; sindacati quali il SEI e l’SSP/VPOD; partiti di sinistra, organizzazioni ambientaliste e no- global.
Il FSS si svolge principalmente in 3 luoghi: la Piazza Python – manifestazioni culturali, bancarelle d`informazione e di ristoro. l`Università Miséricorde – conferenze, atelier, seminari e meeting – e il Forum Friborgo.
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