Mai un’estate così calda in mezzo millennio
Quella del 2003 è stata l'estate più calda in assoluto degli ultimi 500 anni: lo rivela una ricerca dei climatologi dell'Università di Berna.
I risultati, pubblicati sulla rivista scientifica Science, sono un’ulteriore prova del cambiamento climatico in atto.
Lo studio, diretto dal climatologo Jürg Luterbacher e pubblicato sull’ultimo numero della prestigiosa rivista scientifica americana, presenta dei modelli climatici secondo i quali, a partire dal 2070, un’estate su due sarà almeno altrettanto torrida di quella dell’anno scorso.
Mentre finora, non si sono mai riscontrare estati così torride. «Nel 1759
ci fu un’estate molto calda», conferma Luterbach a swissinfo, «ma mai con i livelli dello scorso anno».
L’uomo ha fatto la sua parte
Il climatologo sottolinea pure che nei vari modelli nei quali sono stati considerati tutti i fattori naturali di riscaldamento climatico, come i vulcani o l’irradiazione solare, non si giunge a temperature così alte. «Ci devono essere altri fattori», continua Luterbacher, «e noi pensiamo che parte del riscaldamento sia da imputare alle attività dell’uomo».
Pur aspettandosi un aumento della temperatura, gli scienziati non pensavano di riscontrare una tale differenza sull’arco di cinque secoli.
Tra le conseguenze più negative del rialzo della temperatura, Luterbacher cita il ritiro e la probabile scomparsa dei ghiacciai nelle Alpi, e lo scioglimento del permafrost, che rischia di minacciare parecchi centri abitati nelle regioni di montagna.
Bisogna cambiare
I risultati di studi come quello del gruppo bernese portano acqua al mulino degli ambientalisti e degli ecologisti, che si battono per un cambiamento di comportamento nei confronti della natura.
«Se si vuole chiedere alla gente di compiere degli sforzi e di cambiare drasticamente il modo di vita», afferma Isabelle Chevalley, presidente del gruppo Ecologie Libérale, «bisogna provare loro quanto sia necessario».
E certi messaggi vanno anche ripetuti, continua Isabelle Chavalley, «perché spesso si pensa che siano gli altri a dover fare il primo passo».
All’inizio del ‘700 l’inverno più freddo
Secondo l’articolo pubblicato su Science, anche durante l’era pre-industriale si erano registrati periodi molto caldi, e a volte addirittura più caldi di adesso. Ma si trattava di periodi più distanti nel tempo e più limitati geograficamente.
Lo studio dei climatologi bernesi dimostra ora, con un grado di affidabilità dell’85 per cento, che la temperatura media degli inverni degli ultimi 30 anni è risultata superiore a qualsiasi periodo analogo sull’arco degli ultimi 5 secoli.
Sebbene il clima sia andato via via riscaldandosi, per trovare l’estate meno calda non bisogna però andare troppo indietro nel tempo: sempre secondo lo studio del gruppo di Jürg Luterbacher, la ricostruzione del clima del continente degli ultimi 500 anni mostra che l’estate più fresca risale al 1902.
L’Europa fu invece stretta in una morsa di freddo senza pari nell’inverno 1708/1709: dall’Atlantico alla Russia occidentale le temperature si situarono di sette gradi al di sotto della media stagionale. L’inverno più mite risale invece al 1989/1990.
I ricercatori bernesi hanno ricostruito il clima del continente a partire da varie fonti, come archivi con documenti vecchi di secoli, prelievi di carote di ghiaccio in Groenlandia e la dendrocronologia su alberi della Scandinavia e della Siberia.
La regione coperta dallo studio si estende dalla Norvegia a Gibilterra e dalle isole europee nell’Atlantico fino alla Turchia e alla Russia.
swissinfo e agenzie
1973-2003: il trentennio più caldo degli ultimi 5 secoli.
2003: l’estate è la più torrida dal 1500 ad ora.
20esimo secolo: inverni e estati mediamente più caldi dei secoli precedenti.
20’000 : le vittime del caldo in Europa nell’estate 2003.
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