Maremoto, svizzeri generosi come non mai
La Catena della Solidarietà è riuscita a raccogliere 114 milioni di franchi a favore delle vittime del maremoto, un record storico.
Nella giornata di cordoglio nazionale di mercoledì, la Svizzera si è raccolta per commemorare gli scomparsi.
La Catena della Solidarietà, la fondazione elvetica della SRG SSR idée suisse che si occupa di raccogliere fondi a scopo umanitario, ha ricevuto mercoledì, nel corso della giornata di cordoglio nazionale, offerte per 62 milioni di franchi a favore delle vittime del maremoto che ha colpito il sud-est asiatico.
La somma va ad aggiungersi ai 52 milioni già raccolti nei giorni precedenti. Globalmente gli svizzeri hanno versato 114 milioni di franchi, ciò che ha permesso di superare il record di 74 milioni raggiunto nel 2000, in seguito alle alluvioni che avevano distrutto il villaggio vallesano di Gondo e danneggiato diverse regioni dell’arco alpino.
Solo mercoledì, i centralini hanno ricevuto più di 50’000 chiamate. La somma poteva essere ancora superiore, ma l’intasamento delle linee ha portato quasi al collasso l’intero sistema, ha indicato il portavoce dell’organizzazione Roland Jeanneret
Manifestazioni di solidarietà in tutto il paese
Oltre a dar prova di un’impressionante generosità, gli svizzeri hanno commemorato gli scomparsi in molti altri modi.
Migliaia di persone si sono raccolte per un minuto di silenzio in luoghi pubblici, sul posto di lavoro e nelle scuole.
Seguendo l’esempio della Confederazione, anche molti Cantoni e Comuni hanno issato a bandiere a mezz’asta nelle loro sedi.
Nel corso di una cerimonia ecumenica tenuta nella cattedrale di Berna e trasmessa dalle televisioni nazionali, anche il presidente della Confederazione Samuel Schmid ha nuovamente reso omaggio alle vittime della catastrofe.
“Condividiamo il lutto di tutte le persone che hanno perso i loro cari in questa tragedia”, ha detto Schmid durante la sua orazione funebre, seguita da un migliaio di persone, tra cui i consiglieri federali Micheline Calmy-Rey e Joseph Deiss, rappresentanti diplomatici e membri delle comunità asiatiche residenti in Svizzera.
Non rinunciare alla speranza
“Questo lutto è ancora più straziante, dal momento che molte persone sono scomparse per sempre nei flutti del mare e la loro morte resterà nascosta agli occhi delle loro famiglie”, ha aggiunto il presidente della Confederazione.
Martedì Schmid aveva annunciato, nel corso di una conferenza stampa, che il maremoto in Asia è costato quasi sicuramente la vita a centinaia di svizzeri. Forse fino a 500 persone, tuttora considerate disperse.
“Ma non abbiamo ancora rinunciato ad ogni speranza. Il dolore non deve trionfare: la sua ombra deve lasciare il posto al nostro sostegno e alla nostra solidarietà in favore delle persone colpite dalla catastrofe”, ha proseguito il presidente della Confederazione.
Aiuti anche dalla Confederazione
Sempre mercoledì, la ministra degli esteri Micheline Calmy-Rey ha presentato un resoconto del suo viaggio in Thailandia e Sri Lanka, con il quale ha voluto portare conforto e solidarietà alle vittime, alle popolazioni e ai governi colpiti dal maremoto.
«Ciò che ho visto è un’apocalisse», ha detto la consigliera federale, visibilmente scossa dalle immagini e dalle testimonianze raccolte in Asia.
Micheline Calmy-Rey ha annunciato che il 60% dei fondi previsti dalla Confederazione, 27 milioni di franchi, saranno impiegati per aiuti diretti e concreti.
Tra questi la ricostruzione di un villaggio in Thailandia e di dodici scuole per 3’000 allievi nello Sri Lanka.
Il rimanente 40% passerà attraverso le organizzazioni internazionali.
La ministra degli esteri ha infine avuto parole di lode per il lavoro svolto dal personale diplomatico elvetico di stanza nei paesi colpiti dal maremoto, che è stato chiamato a operare 24 ore su 24 e si è trovato confrontato con una situazione catastrofica, difficile da gestire per tutti.
swissinfo e agenzie
Il 26 dicembre scorso un sisma della magnitudo di 9 gradi sulla scala Richter si è prodotto nei pressi dell’isola indonesiana di Sumatra.
Le onde sollevate dal maremoto hanno distrutto le coste di diversi paesi del sud-est asiatico.
Il bilancio delle vittime è salito a circa 150’000 morti e 2 milioni di persone bisognose di aiuti umanitari.
Martedì le autorità svizzere hanno annunciato che quasi sicuramente anche diverse centinaia di connazionali hanno perso la vita.
Finora è stata accertata la morte di 23 cittadini svizzeri, ma rimangono ancora circa 500 dispersi.
Complessivamente la Catena della Solidarietà ha ricevuto offerte per 114 milioni di franchi, un record.
Nella sola giornata di mercoledì, i doni hanno raggiunto la cifra di 62 milioni.
Le autorità svizzere dal canto loro hanno annunciato il versamento di 27 milioni di franchi in favore delle vittime della catastrofe.
Numerose manifestazioni si sono svolte mercoledì in tutta la Svizzera per commemorare le vittime del maremoto.
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