Migliaia di stranieri a rischio d’esclusione
La Commissione federale contro il razzismo propone un miglioramento dello statuto degli stranieri che beneficiano di un permesso d’ammissione provvisorio.
Secondo i risultati di due studi, le restrizioni legate al permesso di soggiorno F comportano notevoli pregiudizi.
In Svizzera vi sono 26 mila stranieri in possesso di uno statuto d’ammissione provvisoria.
Le restrizioni legate a questo permesso di soggiorno comportano notevoli pregiudizi, afferma la Commissione federale contro il razzismo (CFR), che su tale questione ha pubblicato martedì i risultati di due studi.
L’ammissione provvisoria (permesso di soggiorno F) di fatto finisce col prolungarsi negli anni, limitando le possibilità d’integrazione e le prospettive degli stranieri, afferma la CFR, poiché non appartengono a gruppi protetti contro le discriminazioni e contro i divieti. La dignità umana può essere lesa, aggiunge la CFR.
Il provvisorio stabile
L’ammissione provvisoria è “un provvisorio che dura degli anni”, indica la Commissione federale contro il razzismo. Il 60% delle persone ammesse provvisoriamente vivono in Svizzera da oltre 5 anni ed il 21% da più di dieci.
Il primo studio, presentato martedì alla stampa, è un’analisi socio politica realizzata dal Forum svizzero per lo studio delle migrazioni e della popolazione e presenta le condizioni di vita delle persone ammesse a titolo provvisorio.
La ricerca rivela a quale punto le restrizioni legate a questo statuto limitano il potenziale d’integrazione e le prospettive, determinando un importante pregiudizio sociale.
Le persone ammesse provvisoriamente vivono sovente in una situazione di tensione e di stress permanente dovuta all’insicurezza.
Il permesso di soggiorno F è sovente assimilato, anche in seno all’amministrazione, a quello N rilasciato ai richiedenti l’asilo e ciò per mancanza d’informazione sulle sue particolarità.
La perizia giuridica
Il secondo studio presentato alla stampa dalla Commissione federale contro il razzismo è una perizia giuridica elaborata dall’Istituto di diritto pubblico dell’Università di Berna.
Le conclusioni cui giunge la perizia indicano che le persone ammesse provvisoriamente non fanno parte dei gruppi protetti dal divieto di discriminazioni.
Queste restrizioni imposte dallo statuto d’ammissione provvisoria, possono essere accettate in casi di breve soggiorno. Se si applicano però sul lungo periodo, possono avere delle conseguenze sulla dignità umana.
La Commissione federale contro il razzismo propone dunque di migliorare lo statuto delle persone ammesse in Svizzera provvisoriamente, offrendo loro una reale opportunità d’integrazione.
Al proposito la CFR giudica positivamente la nuova ordinanza che permetterà ai titolari del permesso F di beneficiare delle misure d’integrazione, come postulato nei due studi.
swissinfo e agenzie
Il permesso F per stranieri ammessi provvisoriamente in Svizzera limita le possibilità d’integrazione e le prospettive degli stranieri.
Lo denuncia la Commissione federale contro il razzismo.
Il permesso F potrebbe infatti ledere la dignità umana, poiché lo statuto d’ammissione provvisoria non protegge contro le discriminazioni.
26 mila, le persone ammesse provvisoriamente in Svizzera, la maggior parte delle quali provenienti dall’ex Yugoslavia e dallo Sri Lanka
Il 45% dei possessori dello statuto d’ammissione provvisoria è costituito da bambini ed adolescenti
Il 60% vivono in Svizzera da oltre cinque anni ed il 21% da più di dieci
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