PISA bis, friburghesi francofoni in testa
Un studio nazionale aggiuntivo a PISA 2003, mette in luce le differenze intercantonali nelle prestazioni ottenute dagli allievi al termine dell'obbligo scolastico.
La classifica, che vede in testa la parte francofona del canton Friburgo e in coda il Ticino, è criticata dai responsabili dell’istruzione.
Il secondo rapporto PISA, consacrato alle competenze degli allievi alla fine dell’obbligo scolastico, mostra un quadro differenziato della Svizzera e mette in luce delle chiare differenze tra i vari cantoni.
Matematica, lettura, scienze naturali e soluzione di problemi: questi i quattro pilastri dello studio PISA, condotto dall’Ufficio federale di statistica (UST). I cantoni con i risultati migliori, come Friburgo e il Vallese, si trovano in cima alla classifica sia in lettura, sia in matematica. Ginevra e il Ticino, per contro, sono agli ultimi posti in tutte le categorie. Buoni i risultati di San Gallo e Turgovia.
Critiche
Attesi sempre con una certa impazienza – la Svizzera non si è ancora del tutto ripresa dalla constatazione che le competenze in lettura dei suoi allievi non sono tra le migliori nel confronto internazionale – i risultati PISA sono stati criticati dalla Conferenza dei direttori cantonali della pubblica educazione (Cdpe) e dalle associazioni degli insegnanti.
Lo studio nazionale aggiuntivo a PISA 2003, ha detto Hans Ulrich Stöckling, presidente della Cdpe, «fornisce pochi elementi nuovi». L’interpretazione dei dati proposta dall’Ufficio federale di statistica, inoltre, non fornirebbe sufficienti strumenti per un intervento concreto sui programmi scolastici e sull’insegnamento.
Anche gli insegnanti sono delusi dal rapporto, che non giunge a conclusioni in grado di spiegare le differenze intercantonali. Dal canto suo, il Ticino fa notare in un comunicato che sì, i suoi allievi ottengono risultati inferiori alla media svizzera, ma che le differenze «sono contenute e raramente significative».
Inoltre, punto a favore del cantone italofono, il sistema scolastico ticinese è da ritenersi il più equo del paese, dal momento che i risultati ottenuti dagli allievi sono relativamente omogenei e non presentano scarti notevoli tra i migliori e i peggiori. Diversa la situazione in altri cantoni, dove fattori socioeconomici e culturali influiscono sulle prestazione dei discenti.
Matematica, lettura e famiglia
In matematica, le prestazioni degli allievi giunti al termine dell’obbligo scolastico sono buone in tutta la Svizzera e superiori alla media dei paesi dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE).
In tutti i cantoni, il tallone d’Achille è rappresentato dalle competenze in lettura. Apparentemente, il sistema scolastico – diverso in ogni cantone – non è all’origine delle differenze nei risultati degli allievi.
Più incisive, secondo l’UST, le conseguenze legate allo status sociale, culturale ed economico delle famiglie degli allievi. In questo campo, i cantoni che riescono meglio a compensare le differenze sono Ticino, Giura e Friburgo.
Per quanto riguarda la variabile “sesso” non si registrano differenze rispetto al precedente rapporto. I ragazzi hanno dei risultati migliori in matematica e scienze naturali (ovunque, tranne nel Liechtenstein, che partecipa allo studio svizzero) e sono tendenzialmente migliori per quanto riguarda la soluzione di problemi. Le ragazze, per contro, ottengono dei risultati significativamente migliori dei maschi in lettura.
swissinfo e agenzie
270’000 allievi di 15 anni, provenienti da 41 paesi, hanno preso parte allo studio PISA 2003.
In Svizzera, hanno partecipato al test 25’000 ragazzi.
8’420 erano quindicenni (campione per il confronto internazionale)
21’300 frequentavano l’ultimo anno dell’obbligo scolastico (campione per il confronto tra regioni linguistiche e cantoni).
Lo studio PISA valuta ogni tre anni le competenze linguistiche (soprattutto lettura), matematiche e scientifiche dei giovani.
Il rilevamento dei dati avviene in base a strumenti sviluppati e normati a livello internazionale.
In Svizzera, lo studio, impostato sul lungo termine, è condotto dall’Ufficio federale di statistica.
Contiene anche degli indicatori sulle competenze transdisciplinari dei discenti e sulla loro capacità di risolvere dei problemi.
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