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Ripulire Losanna dalla diossina grazie a una ricerca pionieristica sui batteri

La città di Losanna, nella Svizzera occidentale, è stata massicciamente contaminata dalla diossina, un inquinante potenzialmente molto tossico presente in tutto il mondo. Una ricerca pionieristica che utilizza batteri coltivati in laboratorio offre una speranza per l'enorme bonifica che si prospetta. 

L’inquinamento da diossina è un problema globale, soprattutto nei Paesi più poveri dell’Asia e dell’Africa. Questi inquinanti ambientali tossici sono principalmente sottoprodotti indesiderati dei processi produttivi, ma i maggiori responsabili sono gli inceneritori di rifiuti non controllati e le combustioni a cielo aperto. Mentre le emissioni di diossina nei Paesi sviluppati sono rimaste a livelli relativamente bassi e stabili grazie alle misure di controllo, quelle negli Stati Stati a basso reddito sono ancora relativamente alte o hanno continuato ad aumentare negli ultimi anni, secondo una ricercaCollegamento esterno

La Svizzera ha una reputazione di pulizia e bellezza naturale. Ma ha anche una grave eredità tossicaCollegamento esterno. Nella città di Losanna, nella Svizzera occidentale, nel 2021 è stata scoperta per caso una storica contaminazione da diossinaCollegamento esterno causata da un vecchio inceneritore. Le e i residenti interessati sono preoccupati per i problemi di salute a lungo termine e per i danni alle loro proprietà, e le autorità locali stanno ancora affrontando la costosa opera di bonifica. 

Tra le varie misure prese in considerazione, le autorità stanno finanziando un progetto della start-up svizzera di biotecnologie TibioCollegamento esterno, che ha sviluppato una tecnica di “biorisanamento” che utilizza microrganismi per decontaminare il suolo. 

Il progetto pilota sembra promettente: in un mese, i batteri divoratori di diossina coltivati nel laboratorio di Chavornay, nel Ccanton Vaud, sono in grado di dimezzare la quantità di diossina. 

Rimangono però dei punti interrogativi sulla possibilità che questo approccio sperimentale funzioni su larga scala. Un totale di 4’000 appezzamenti di terreno, l’equivalente di 340 campi da calcio, sono stati contaminati dalle diossine emesse dall’inceneritore di Vallon, in funzione nel centro della città dal 1958 al 2005. In alcuni luoghi, l’inquinamento da diossina è ben al di sopra del livello accettato in Svizzera. 

Molto resistente 

Normalmente, il terreno contaminato viene portato in una discarica e sostituito con terreno pulito. Ma il metodo biologico di Tibio prevede il trattamento del terreno contaminato sul posto, senza necessità di scavare e trasportare il materiale con un camion. 

Questo nuovo approccio non sarà facile, ammette Davide Städler, CEO di Tibio. 

“Sappiamo che la diossina è molto resistente e difficile da degradare, perché è piuttosto dispersa nel terreno. Non è facile per i batteri trovarla ed eliminarla”, ha dichiarato alla Ttelevisione pubblica svizzera di lingua francese RTS. 

Nei prossimi mesi saranno condotti test su terreni contaminati provenienti da tre siti. In caso di successo, i batteri saranno utilizzati su larga scala a partire dalla primavera del 2025. 

“C’è molta speranza [riguardo a questo progetto] perché ci permetterebbe di proteggere le risorse del suolo”, afferma Isabelle Proulx, che supervisiona il progetto per il servizio ambientale del Canton Vaud. “È un metodo che è ancora in fase di ricerca; a mia conoscenza non è mai stato fatto in nessun’altra parte del mondo. Il biorisanamento esiste, ma per altri inquinanti. Per la diossina è totalmente innovativo”. 

Le diossine sono inquinanti ambientali che appartengono a un gruppo di sostanze chimiche pericolose note come inquinanti organici persistenti (POP). Si trovano in tutto il mondo nell’ambiente, dove possono persistere per decenni e accumularsi nella catena alimentare. Oltre il 90% dell’esposizione umana avviene attraverso gli alimenti, soprattutto carne e latticini, pesce e crostacei. 

Le diossine sono principalmente sottoprodotti indesiderati dei processi produttivi, tra cui la fusione, lo sbiancamento con cloro della pasta di carta e la produzione di alcuni erbicidi e pesticidi. Secondo l’OMS, gli inceneritori incontrollati di rifiuti (rifiuti solidi e ospedalieri) sono spesso i principali responsabili a causa di una combustione incompleta. 

Nel caso di Losanna, le autorità locali affermano di non farsi prendere dal panico. La diossina può essere cancerogena, ma solo l’assorbimento quotidiano di grandi quantità è problematico. L’acqua potabile della città non è interessata. Tuttavia, l’ingente inquinamento da diossina ha sollevato preoccupazioni a livello locale circa il suo impatto sulla salute delle persone e gli studi continuano. 

A cura di Veronica de Vore.

Traduzione di Marija Milanovic.

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