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Salute: no all’aumento dei premi per gli anziani

Per gli svizzeri, la qualità del sistema sanitario è primordiale Keystone

Secondo un sondaggio, gli svizzeri non vogliono che gli anziani contribuiscano di più ai costi della salute. Un'opinione che va contro l'idea di Avenir Suisse.

Di fronte all’aumento costante dei premi, i sostenitori di una cassa malati unica rappresentano oramai la maggioranza degli intervistati.

La proposta formulata mercoledì da Avenir Suisse – un «think tank» vicino agli ambienti economici – di aumentare i premi dell’assicurazione malattia per gli anziani, non convince i cittadini svizzeri.

Come rivela l’inchiesta «Monitoraggio della salute pubblica 2005» realizzata dall’Istituto gfs.bern su richiesta di Interpharma (l’associazione elvetica dell’industria farmaceutica), una chiara maggioranza (68%) vi si oppone, mentre i favorevoli rappresentano soltanto il 26%.

Aumentare i premi degli anziani

Il sistema dell’assicurazione malattia in Svizzera – aveva indicato Avenir Suisse – incita le persone più anziane a spendere di più, ciò che pesa sul portamonete dei giovani.

Nel comunicato si legge che tra il 1996 e il 2003, le spese della salute degli under 55 sono cresciute del 30%, mentre sono salite del 40% per coloro tra i 55 e gli 80 anni. La progressione ha superato il 50% per la categoria degli ultra ottantenni.

«Attualmente, i costi generati dai più anziani ammontano a circa 4 miliardi di franchi all’anno», ha ricordato Lukas Steinmann, coautore dello studio di Avenir Suisse.

Oltre a contribuire maggiormente ai costi della salute, la «fabbrica d’idee» vicina al centrodestra suggerisce che gli anziani debbano pagare una franchigia ed una partecipazione maggiore.

OK per una cassa unica

Sulle 1’229 persone interrogate dall’Istituto gfs.bern nel mese di luglio, il 56% si dice favorevole all’idea di affidare ad una cassa unica la gestione dell’assicurazione malattia.

È la prima volta dopo 5 anni che l’idea – sostenuta a livello politico solamente dalla sinistra – trova il consenso della maggioranza degli intervistati, sempre più in collera di fronte all’annuncio del nuovo aumento dei premi per l’anno prossimo (+5,6% in media).

«Il fenomeno non è partitico o a carattere regionale, ma è alimentato dalla delusione nel confronto degli assicuratori», osserva l’istituto demoscopico.

Il popolo svizzero sarà chiamato a pronunciarsi sull’iniziativa «Per una cassa unica e sociale» nel 2006.

La qualità prima di tutto

Tra i risultati più interessanti del sondaggio, il fatto che la qualità resta uno dei valori primordiali del sistema sanitario svizzero e il consenso per l’introduzione di bonus.

Per 4 interrogati su 5, la qualità del sistema di salute è più importante della riduzione dei costi. Anche la libera scelta del medico rimane una facoltà a cui gli svizzeri rimangono molto attaccati (84%).

Per contenere le spese, gli interrogati si dicono disposti a risparmi mirati: il 70% è pronto a ricorrere a farmaci generici invece degli originali più cari e il 53% sarebbe disposto a pagare di tasca propria i medicinali per i mali di poco conto.

L’idea del sistema bonus-malus – in cui sarebbe premiato chi si impegna a mantenersi in salute e contenere i costi, mentre verrebbe punito chi fa il contrario – seduce quasi i tre quarti degli svizzeri (72%).

Infine, la recente decisione del ministro della salute Pascal Couchepin di stralciare alcuni ambiti della medicina alternativa dall’assicurazione di base sembra essere caduta in un terreno favorevole: il 51% degli intervistati è d’accordo che queste prestazioni siano messe a carico dell’assicurazione complementare.

swissinfo e agenzie

84% degli intervistati vogliono mantenere la libertà di scegliere il proprio medico.
72% sono favorevoli all’introduzione di un sistema a bonus.
68% sono contrari all’aumento dei premi dell’assicurazione malattia per gli anziani.
56% sono favorevoli ad una cassa malattia unica.
53% sono disposti a pagare di tasca propria i medicinali destinati a curare mali di poco conto.

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