Sfida svizzera per Marte
Un mini aereo svizzero, ad energia solare, potrebbe un giorno solcare i cieli di Marte.
Il Politecnico federale di Losanna sta lavorando a questo fantascientifico progetto su incarico dell’Agenzia spaziale europea (ESA).
Nell’ambito del suo programma di ricerca internazionale Star Tiger, l’ESA ha affidato al Politecnico federale di Losanna il compito di svolgere uno “studio di fattibilità” per la costruzione di questo velivolo.
Un prototipo dell’aereo, concepito senza pilota, potrebbe essere testato già nei prossimi mesi.
“Stiamo lavorando alla struttura, al controllo, all’aerodinamica e alla gestione dell’energia solare per mettere a punto un velivolo in grado di volare in modo completamente autonomo nell’atmosfera marziana”, informa il professor Roland Siegwart, docente di microtecnica e robotica al Politecnico e responsabile del progetto.
Munito di piccole telecamere, l’aereo sarebbe in grado di filmare e fotografare il suolo del pianeta rosso nei minimi dettagli.
“Grazie al suo impiego si potranno studiare anche le regioni non accessibili ai robot che si muovono sul suolo”, spiega a swissinfo Stéphane Michaud, uno dei ricercatori coinvolti nel progetto.
24 ore di autonomia
La sfida tecnologica non è da poco. L’aereo, battezzato Sky-Sailor, avrà un’apertura alare di tre metri, peserà in tutto non più di tre chilogrammi e avrà un sistema di propulsione ad elica.
“Il nostro primo lavoro consiste nell’individuare soluzioni per integrare le cellule solari nella struttura delle ali”, precisa Siegwart.
“L’atmosfera di Marte è ottanta volte meno densa di quella terrestre. I dati relativi alla portanza saranno quindi sensibilmente diversi. Tuttavia nei nostri studi di progettazione saremo avvantaggiati dalla debole forza di gravità di Marte”.
Il velivolo sarà costruito con fibra di carbonio e balsa, un legno molto leggero fornito da un albero dell’America centrale, ampiamente usato nell’aeromodellismo e nella costruzione di galleggianti.
Ancora non si è scelto un luogo preciso per il decollo nell’ambito della prima fase di test, prevista già la prossima estate dai ricercatori losannesi.
“Dovrà essere un’area vicina a un aeroporto”, aggiunge Siegwart. “Il nostro obiettivo è di far volare il prototipo per 24 ore di seguito in condizioni stabili a bassa quota”.
Dieci anni di lavori
Il professore losannese si dice alquanto ottimista. “In caso di successo potremmo ottenere dall’ESA un contratto per la fattibilità di un aereo più evoluto”.
In tal caso, questo velivolo potrebbe compiere i primi voli sperimentali nel corso del prossimo inverno.
L’obbiettivo è di far raggiungere a questo modello un’altitudine di 35 chilometri, in modo che possa librarsi nella stratosfera, dove la densità è simile a quella marziana.
Secondo le previsioni di Siegwart, il mini aereo solare potrebbe essere inviato su Marte nel giro di una decina di anni.
La complessità dell’opera e i suoi costi sollevano tuttavia alcuni interrogativi.
“Bisognerà valutare se i costi del progetto sono giustificabili in relazione alle sue ricadute scientifiche”, dichiara a swissinfo Nicolas Thomas, docente di ricerca spaziale all’Università di Berna.
Il professore ricorda che l’ESA dispone soltanto di un settimo del budget della Nasa.
swissinfo e agenzie
Il Politecnico di Losanna vanta già una grande esperienza nel settore della miniaturizzazione di robot e nella concezione di velivoli ultraleggeri.
Il laboratorio di microtecnica diretto dal professor Roland Siegwart ha già collaborato, su incarico dell’ESA, alla messa a punto di prototipi per la costruzione di veicoli da impiegare su Marte.
Il gruppo di ricercatori losannesi conta in tutto una dozzina di ingegneri ed è coadiuvato da alcuni specialisti del Politecnico di Zurigo.
Sono associati al progetto anche il gruppo tecnologico Ruag Aerospace, che metterà a disposizione i propri impianti, e Walter Engel, un pensionato residente a Einsiedeln (SZ).
Engel, costruttore di velivoli di aeromodellismo, detiene il record mondiale di volo con un apparecchio solare del peso di 1,8 chilogrammi.
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