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Sistema sanitario elvetico: inadeguato per le malattie psichiche

Gli psicologi elvetici chiedono di poter svolgere la loro professione in condizioni migliori. RDB

Una persona su quattro in Svizzera soffre di disturbi psichici. Solo una su venti si sottopone però a una cura specialistica. La situazione rischia inoltre di precipitare a causa di una penuria di psichiatri.

L’allarme è lanciato dagli psicoterapeuti, che sollecitano misure urgenti: in primis il rimborso delle loro prestazioni da parte dell’assicurazione malattie di base.

I disturbi psichici sono una delle malattie più diffuse in Svizzera. Le conseguenze sono devastanti, poiché possono portare persino all’invalidità totale o al suicidio.

L’Osservatorio svizzero della salute (Obsan) li ha classificati fra i problemi prioritari ed ha istituito un monitoraggio. Questo ha evidenziato carenze e inadeguatezza del sistema sanitario elvetico.

Benché il numero delle persone che fa capo a trattamenti per disturbi psichici sia costantemente aumentato negli ultimi dieci anni, le inchieste dimostrano che la stragrande maggioranza di coloro che ne sono affetti al massimo opta per l’assistenza da parte del medico di famiglia.

I gruppi più a rischio

Secondo un nuovo studio pubblicato venerdì dall’Obsan la percentuale delle persone, che si sottopongono a una cura psichiatrica stazionaria durante l’anno, è rimasta costante (otto abitanti su mille).

Le persone con un basso livello di formazione, non occupate, beneficiarie di rendite e che non convivono con un partner stabile risultano essere più soggette a malattie psichiche, che devono poi essere curate in modo stazionario, conferma il nuovo studio dell’Osservatorio svizzero della salute.

Ancora un tabù

Il problema del disagio psichico rappresenta infatti ancora un tabù, ha rilevato giovedì in una conferenza stampa a Berna il presidente dell’Associazione svizzera degli psicoterapeuti (ASP) Thomas Merki.

Ciò spiega in parte le reticenze nel rivolgersi a professionisti da parte di quanti necessiterebbero di una psicoterapia, con serie conseguenze dal profilo sociale, professionale ed economico.

D’altra parte, per lo stesso motivo, pochi politici sono disposti ad esporsi per affrontare la problematica. Cosicché non si riesce a creare una lobby che eserciti pressioni in parlamento, afferma Merki.

Sistema restrittivo

Ma quella dell’immagine della psicoterapia nella società non è sicuramente l’unica ragione per cui la gente è ancora restia a rivolgersi a uno psicoterapeuta professionista. Secondo l’ASP, un grosso ostacolo è anche costituito dal fatto che l’assicurazione malattie obbligatoria paghi solo le cure prestate da psichiatri. Il rimborso dei trattamenti psicoterapeutici è peraltro diventato ulteriormente restrittivo dal primo gennaio di quest’anno.

All’orizzonte si profila inoltre una penuria di psichiatri: la loro età media attualmente è di 53 anni e il ricambio generazionale non è assicurato, ha spiegato Merki.

L’offerta non sarebbe dunque più in grado di soddisfare la domanda, e già attualmente vi sono carenze di effettivi, in particolare nel settore ospedaliero. Per questo motivo – sostiene l’ASP – non si può più rimandare il riconoscimento degli psicoterapeuti nell’assicurazione di base.

Iter complesso

Un’accelerazione dei tempi che non viene però considerata possibile dall’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP). La questione potrà essere affrontata unicamente quando la professione sarà chiaramente regolamentata con una base giuridica, ha commentato il portavoce dell’UFSP Daniel Dauwalder.

Il progetto di Legge federale sulle professioni psicologiche da sottoporre al parlamento è atteso solo per la metà del 2009.

Situazione simile all’estero

Questa scadenza tardiva rischia di avere gravi ripercussioni, secondo le previsioni dell’ASP. Per avere successo nell’approccio psicoterapeutico è infatti essenziale un intervento tempestivo, afferma Thomas Merki.

Il presidente dell’ASP riconosce comunque che la sottovalutazione del problema e le infrastrutture inadeguate non sono unicamente una caratteristica del sistema elvetico. Pur non disponendo di dati precisi, si sa effettivamente che la situazione nei paesi vicini è simile. «Ma ciò non significa che la Svizzera debba continuare di questo passo», ha osservato.

Investimento per la società

L’ASP sottolinea infine che il miglioramento delle condizioni quadro per la categoria costituisce un investimento per l’intera società. Drammatiche per le persone che ne soffrono, le conseguenze dei disturbi psichici gravi, in particolare l’inabilità al lavoro, pesano infatti su tutta la collettività.

In tema di costi, Merki ha poi ricordato che la tariffa di una seduta da uno psicoterapeuta psicologo è di 140 franchi, contro i 194 franchi di uno psichiatra. Il riconoscimento dei primi comporterebbe dunque grossi risparmi per l’assicurazione di base.

swissinfo, Sonia Fenazzi e Andrea Clementi

In Svizzera, l’assicurazione malattia di base rimborsa unicamente le cure fornite da psichiatri, e soltanto quando questo tipo di trattamento è stato indicato come necessario dal medico curante. I costi delle sedute presso psicologi o psicoterapeuti indipendenti non vengono assunti.

L’Associazione svizzera degli psicoterapeuti (ASP) chiede quindi che tale situazione sia modificata, inserendo le loro prestazioni nel catalogo di quelle riconosciute dall’assicurazione di base.

Secondo studi scientifici citati dall’Associazione svizzera degli psicoterapeuti, il 25% circa della popolazione elvetica soffre di problemi psicologici, segnatamente nella fascia d’età 18-25 anni. Soltanto il 5%, tuttavia, si sottopone a un trattamento specialistico.
In Svizzera, durante il periodo 1986-1998, il numero di persone al beneficio di una rendita d’invalidità per motivi psichici è aumentato del 100%. Dal 1986 al 2005, la quota di rendite d’invalidità concesse per questo tipo di patologie è salita dal 20% al 37%.
Il numero di suicidi in Svizzera ammonta a circa 1’400 l’anno. Il suicidio causa più decessi degli incidenti automobilistici, della droga e dell’AIDS.
Il costo medio di una seduta di psicoterapia ammonta a circa 190 franchi, quello di una consultazione presso uno psichiatra a 140 franchi.

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