Svizzera e patrimonio mondiale dell’umanità
Per la cultura e la scienza elvetica il 2003 è stato un anno importante grazie anche all’inserimento del Monte San Giorgio nella lista del Patrimonio mondiale dell’Unesco.
Vent’anni fa i primi riconoscimenti: oggi i beni svizzeri dell’umanità sono sei.
Ubicato sulla riva meridionale del lago di Lugano, sopra Meride, il Monte San Giorgio, 1.096 metri sopra il livello del mare, ha la particolarità di essere una montagna unica al mondo per la ricchezza di fossili marini, anche molto rari, del Triassico medio, un’era geologica compresa fra i 230 e i 245 milioni d’anni fa.
Un’ottantina le specie di pesci finora scoperte, oltre ad una trentina di rettili terrestri e acquatici, un centinaio d’invertebrati e piante.
La superficie, dichiarata patrimonio mondiale dell’Unesco lo scorso mese di luglio a Parigi, si estende su 849 ettari e comprende i comuni di Meride, Riva San Vitale e Brusino Arsizio, nella parte meridionale del Canton Ticino.
Nel 1977 l’intera area è stata trasformata in zona protetta ed inclusa nell’inventario federale dei paesaggi, siti e monumenti naturali.
Con il riconoscimento del Monte San Giorgio, il canton Ticino conta, unico in Svizzera, due siti nella lista del patrimonio mondiale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura (Unesco): i castelli di Bellinzona ed il sito preistorico del Monte San Giorgio.
I sei siti svizzeri
Nella lista del Patrimonio mondiale figurano attualmente 754 «beni», naturali e culturali del mondo intero.
Sei i beni svizzeri. Quattro quelli culturali: i tre riconosciuti nel 1983, ossia il monastero e la biblioteca di San Gallo, l’abbazia di San Giovanni a Müstair (nel Canton Grigioni) e la città vecchia di Berna, nonché i castelli medievali di Bellinzona, iscritti nel 2000.
Gli altri due beni naturali svizzeri sono la regione Jungfrau-Aletsch-Bietschhorn (inserita nell’elenco dell’Unesco nel 2001), ed appunto il Monte San Giorgio quest’anno.
I tesori del Monte San Giorgio
Da più di 150 anni, gli studi sul Monte San Giorgio sono condotti in particolare dagli Istituti paleontologici delle università di Zurigo e Milano. Gli scavi vengono autorizzati dal Canton Ticino esclusivamente per scopi scientifici.
L’esposizione dei reperti rinvenuti avviene nei musei paleontologici di Zurigo, Lugano e Milano. Alcuni possono essere ammirati anche al Museo dei fossili di Meride.
I fossili, numerosi e ben conservati, non sono però l’unico tesoro custodito dal Monte San Giorgio.
La regione ospita, infatti, anche altre ricchezze naturali. Una è rappresentata dalle oltre 550 specie di funghi rilevate, le tre specie di ragni uniche al mondo, nonché la presenza di una rigogliosa flora insubrica, che si manifesta, ad esempio, nei cosiddetti prati magri.
Dal momento che gli strati fossiliferi del Monte San Giorgio si estendono all’Italia, il prossimo passo sarà l’inclusione della zona in una più ampia regione transfrontaliera riconosciuta dal Patrimonio mondiale dell’umanità dell’Unesco.
swissinfo, Sergio Regazzoni
849, gli ettari del comprensorio del Monte San Giorgio, nel sud del Canton Ticino
6, i siti svizzeri inseriti nella lista dell’Unesco
Il 2003 ha visto allargata la rappresentanza dei beni di valore culturale e naturalistico della Svizzera, con l’inserimento del Monte San Giorgio nella lista del Patrimonio mondiale dell’umanità.
La regione, nel meridione del Ticino e confinante con l’Italia, è unica per i reperti paleontologici di 230 milioni d’anni fa.
Un’ottantina le specie di pesci finora scoperte, oltre ad una trentina di rettili terrestri e acquatici, un centinaio d’invertebrati e piante.
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