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Svizzeri più bravi con i numeri che con le parole

Gli svizzeri sono bravi in matematica e nella risoluzione dei problemi, ma solo discreti in lettura: lo dice un'indagine dell'Ufficio federale di statistica (UST).

Oltre alla Svizzera, lo studio denominato «Adult Literacy and Lifeskills» (ALL) ha preso in considerazione la Norvegia, l’Italia, il Canada, gli Stati Uniti, le Bermuda e lo stato messicano di Nuevo León.

L’indagine, realizzata in collaborazione con l’università di Zurigo, fotografa la situazione nel 2003. La Norvegia ottiene i risultati migliori in tre dei quattro ambiti del test (lettura di testi solidamente strutturati, lettura di testi schematici, risoluzione dei problemi).

La Svizzera si piazza al primo posto quanto alle competenze di matematica: nella risoluzione dei problemi si situa immediatamente dietro al paese nordico, mentre nell’ambito della lettura è superata anche da Canada e Bermuda.

Gli USA ottengono prestazioni inferiori a quelle svizzere, mentre l’Italia realizza in tutti i settori i risultati meno soddisfacenti.

In Svizzera e Italia le donne meno brave degli uomini

Le donne in generale si sono dimostrate più brave dei soggetti maschi in lettura e il dato ricalca l’esito dell’indagine PISA riguardante le competenze degli scolari: fanno però eccezione la Svizzera e l’Italia.

Stando a PISA, i ragazzi erano invece migliori delle ragazze in matematica e questa superiorità si riscontra anche tra gli adulti in tutti gli stati considerati.

Nella risoluzione dei problemi le donne sono risultate migliori degli uomini in Canada e in Norvegia e in modo ancora più marcato nelle Bermuda. Anche qui Svizzera e Italia fanno eccezione. Nei due paesi gli uomini superano le donne in tutti gli ambiti.

«Siamo piuttosto stupiti di questo risultato e non abbiamo ancora una spiegazione», osserva Philippe Hertig dell’UST. «Le donne continuano però ad essere meno attive professionalmente degli uomini. Forse questa è una delle ragioni».

Prestazioni contrastanti tra gli immigrati

In Svizzera, negli Stati Uniti e in Canada gli immigrati di lunga data (da oltre cinque anni) hanno ottenuto prestazioni molto al di sotto della media. Gli stranieri di recente immigrazione hanno invece conseguito risultati che non si discostano da quelli del resto della popolazione.

Questo paradosso, commenta l’UST, è una conseguenza dei criteri di selezione degli immigrati attuati da qualche anno a questa parte: i soggetti immigrati di recente dispongono in generale di almeno una formazione secondaria.

Le competenze diminuiscono con l’aumentare dell’età

L’indagine rivela anche che una parte importante della popolazione si situa al di sotto delle esigenze minime per poter partecipare pienamente alla vita della società moderna. In tutti i paesi è stata constatata una medesima realtà: le competenze diminuiscono con l’aumentare dell’età e in modo sempre più rapido.

Alcuni test hanno evidenziato che la quota delle persone che hanno unicamente competenze molto rudimentali nella comprensione dei testi corrisponde al 9% nella fascia d’età dai 16 ai 25 anni, al 12% in quella dai 26 ai 45 anni e al 21% in quella dai 46 ai 65 anni.

L’aumento del livello medio di formazione nel corso degli ultimi decenni spiega in parte queste differenze.

In Svizzera i migliori sono gli svizzero-tedeschi

Sul territorio svizzero si constatano differenze tra le varie regioni per quanto concerne la media delle prestazioni. Queste disuguaglianze sono minime, ma a volte statisticamente significative.

La Svizzera tedesca realizza risultati migliori delle altre regioni linguistiche in matematica e nella comprensione dei testi, ambito quest’ultimo dove la Svizzera italiana ottiene invece risultati «significativamente inferiori». Nella risoluzione dei problemi i più bravi sono i romandi.

swissinfo e agenzie

In Svizzera i risultati dello studio ALL si basano su 5210 interviste realizzate nel 2003 con adulti di età compresa tra 16 e 65 anni.
Oltre ai paesi i cui risultati sono stati pubblicati ora, altri cinque paesi parteciperanno a ALL (Ungheria, Paesi Bassi, Australia, Nuova Zelanda e Corea del Sud)

Lo studio «Adult Literacy and Lifeskills» (ALL) analizza la competenza degli adulti in quattro ambiti: lettura di testi solidamente strutturati, lettura di testi schematici, competenza matematica e risoluzione di problemi.

L’indagine prosegue sulla via intrapresa negli anni Novanta dello studio denominato «International Adult Literacy Survey» (IALS).

Paragonati ai dati dello IALS, gli attuali risultati mostrano che i progressi maggiori si sono avuti in Svizzera e Norvegia. «Questo dimostra che una politica dell’educazione meditata può influenzare in modo positivo il livello delle competenze», scrive sul proprio sito internet l’ufficio canadese di statistica, fra i promotori di ALL.

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