Syngenta multata per il mais transgenico
Syngenta ha ricevuto una multa di 375'000 dollari (450'000 franchi) negli Usa per sementi di mais transgenico Bt10 non autorizzate.
Secondo l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare questo tipo di mais contiene un gene resistente agli antibiotici. Per Syngenta invece il gene è inattivo e non è pericoloso per la salute umana.
Il prodotto, messo in circolazione per errore, «non pone alcun rischio per i consumatori, la salute pubblica e l’ambiente».
Questa la conclusione cui è giunto il Dipartimento americano dell’agricoltura (USDA), sottolinea Syngenta in un comunicato, in cui afferma anche di accettare la sanzione.
La multinazionale agrochimica basilese ricorda di aver venduto sementi di mais Bt10 invece di Bt11 «in una quantità piccolissima» tra il 2001 e il 2004.
La coltura del Bt11 è autorizzata, tra l’altro, negli Usa, in Canada, Argentina, Giappone, Sudafrica e Uruguay. Nell”Ue, in Svizzera e in altri paesi l’importazione è consentita.
L’errore era stato scoperto dalla società basilese durante un suo test DNA. Le sementi incriminate potrebbero essere state piantate su una superficie stimata a 15’000 ettari, generando un raccolto pari allo 0,01% del totale annuale di mais americano.
In totale la percentuale di mais esportato dagli Stati Uniti è di circa 18%, quindi è pure possibile che una parte, seppur piccola, sia entrata in altri paesi.
L’Europa vuole informazioni entro martedì
In Europa la questione non è ancora chiusa: un portavoce della Commissione europea ha detto che Bruxelles ha chiesto «entro martedì» informazioni a Syngenta su questo dossier.
«Pensavamo di ricevere tali risposte questa settimana, ma purtroppo non è stato il caso», ha deplorato il portavoce della Commissione responsabile della sanità Philip Tod.
La Commissione riflette su «misure» da prendere nel caso in cui Syngenta non fornisca un metodo di analisi per identificare il mais transgenico Bt10 nei tempi richiesti.
È immaginabile una sospensione temporanea dell’importazione di mais transgenico destinato all’alimentazione animale, ossia 3,5 tonnellate tra Usa e Ue.
Il rilevamento della distinzione fra Bt10 e Bt11 è possibile in Svizzera, ha indicato l’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP).
Ma l’eventualità della sua presenza nell’alimentazione umana o animale è tuttavia «estremamente bassa», hanno sottolineato dei portavoce dell’UFSP e dell’Ufficio federale dell’agricoltura. La Svizzera non importa praticamente più derrate alimentari a base di OGM.
swissinfo e agenzie
Syngenta ha scoperto di aver venduto sementi di mais Bt10 al posto di Bt11 tra il 2001 e il 2004.
Potrebbe essere stato coltivato su circa 15’000 ettari negli Usa.
Una piccola parte potrebbe essere stata esportata.
La Svizzera e l’Unione europea vietano la coltivazione del Bt10.
Il Bt11 fu autorizzato per il consumo alimentare negli Stati Uniti nel 1996 e nel 1998 nell’Ue.
Il Bt10 non può essere utilizzato invece neppure nei mangimi animali.
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