Un dibattito nazionale sullo sviluppo del territorio
L'Ufficio federale dello sviluppo territoriale intende coinvolgere, oltre a specialisti e politici, anche diversi gruppi di interesse nel suo progetto di pianificazione del territorio.
Tra la primavera e l’autunno 2007, associazioni ed organizzazioni potranno esporre le proprie idee in occasione di nove forum di discussione regionali.
Alla base del Progetto territoriale Svizzera elaborato da Confederazione, cantoni e comuni vi è il desiderio di coordinare maggiormente lo sviluppo del territorio in modo da ottenere un elevato grado di consensi presso i partecipanti.
Per questa ragione – scrive l’Ufficio federale dello sviluppo territoriale (Are) in una nota – la Confederazione non vuole limitare le discussioni a specialisti e politici, ma coinvolgere vari gruppi di interesse.
Da marzo a novembre 2007, saranno così organizzati dei forum in nove regioni della Svizzera per permettere ad organizzazioni ed associazioni, nonché ad ulteriori cerchie politiche, economiche e sociali, di presentare le proprie richieste in ambito territoriale.
Nove forum regionali
I forum di discussione si terranno ad Aarau (canton Argovia), San Gallo, Losanna (Vaud), Lucerna, Winterthur (Zurigo), Liestal (Basilea Campagna), Lugano (Ticino), La Chaux-de-Fonds (Neuchâtel) e Berna.
I partecipanti potranno presentare il modo in cui immaginano lo sviluppo territoriale della loro regione e definire le sfide da affrontare. In occasione di un incontro nazionale nel mese di maggio, verranno poi raccolti e confrontati i risultati, i quali confluiranno nei lavori per il Progetto territoriale Svizzera.
“Speriamo in nuovi imput per il nostro progetto. Vorremmo che esso raccogliesse un ampio consenso e proprio grazie a queste prime reazioni potremo verificare il grado di accettazione e la fattibilità del progetto”, ha indicato Christine Wittwer dell’Are.
In un secondo tempo, da settembre a novembre, i medesimi partecipanti confronteranno le idee e le percezioni emerse durante i nove forum regionali ed elaboreranno una prima bozza del progetto.
Svizzera urbana policentrica
L’Are intende puntare su una «Svizzera urbana policentrica», ovvero un modello che prevede diverse reti di località di varia importanza separate fra loro da spazi rurali e naturali.
La Svizzera conserverebbe così la rete metropolitana composta da cinque centri (le regioni di Zurigo, Basilea, Berna, l’Arco lemanico e il Ticino) e la cinquantina di agglomerazioni esistenti.
Le città al di fuori della rete – come Delémont, Sion o Coira – potranno costituire delle reti strategiche. Lo sviluppo territoriale al di fuori delle agglomerazioni punterebbe inoltre sulle grandi stazioni turistiche e sui centri rurali importanti.
swissinfo e agenzie
La pianificazione del territorio è ancorata nella Costituzione svizzera dal 1969 e a livello nazionale è regolamentata dalla Legge federale sulla pianificazione del territorio del 1979. La messa in atto spetta però a cantoni e comuni.
Lo strumento centrale della pianificazione cantonale è il Piano direttore. Questo deve ottenere l’approvazione del Consiglio federale.
I comuni devono invece definire quali sono le zone edificabili e quale densità urbana avere sul loro territorio.
La legge stabilisce inoltre che Confederazione, cantoni e comuni devono pianificare il territorio in modo economo e nel rispetto delle risorse naturali quali il suolo, l’aria, l’acqua, le foreste e il paesaggio.
Ogni anno, 29 km2 del territorio nazionale (su un totale di 42’000 km2) vengono destinati alla costruzione, ciò che corrisponde circa alla superficie occupata da Lugano.
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