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Una pattumiera per i reattori nucleari russi

Reattori nucleari russi a Seversk, in Siberia, utilizzati per la produzione di plutonio durante la Guerra fredda (www.dtra.mil) www.dtra.mil

La Svizzera ha organizzato questa settimana una riunione internazionale sulle possibilità di aiutare la Russia a smantellare tre centrali nucleari militari.

All’incontro, che si è svolto a Spiez, nel canton Berna, hanno partecipato esperti di Stati uniti, Russia e Unione europea.

L’organizzazione di quest’incontro rientra nel quadro dei buoni uffici offerti dalla Confederazione, su richiesta di Stati Uniti e Russia, ha spiegato il portavoce del Dipartimento federale degli affari esteri Ivo Sieber, confermando una notizia pubblicata sabato dal quotidiano di Friborgo «La Liberté».

L’incontro, di carattere soprattutto tecnico, si è tenuto a Spiez, dove ha sede il laboratorio atomico-chimico della Confederazione.

Ultimi tre reattori militari

Stando al quotidiano romando, la Russia ha bisogno di 90 milioni di dollari per chiudere, da qui al 2006, un reattore nucleare situato a Zhelenogorsk e due a Seversk, nella regione occidentale della Siberia.

Si tratta degli ultimi tre impianti che facevano parte di un complesso di 13 centrali atomiche costruite durante la Guerra fredda a scopi militari.

Questi reattori, che servivano alla produzione di plutonio impiegato nell’ambito dell’arsenale atomico dell’ex-Unione sovietica, vengono tuttora utilizzati per fornire calore ed elettricità nelle regioni in cui si trovano.

Le condizioni di sicurezza dei tre impianti non corrisponderebbero però agli standard internazionali.

Promesse di aiuto

Subito dopo il crollo del Muro di Berlino, gli Stati uniti avevano promesso alla Russia consistenti aiuti per lo smantellamento o la riconversione dei suoi reattori nucleari ormai vetusti.

Dal momento che non tutti gli impegni assunti dall’amministrazione americana sarebbero stati mantenuti, le autorità di Mosca sono tuttora alla ricerca di altre fonti di finanziamento per ultimare un’opera piuttosto costosa.

Per la riconversione di due centrali nucleari russe nel 2003 era stati necessari ad esempio circa 500 milioni di dollari.

Il Ministero russo dell’energia atomica prevede una spesa di 89 milioni di dollari soltanto per lo smantellamento e il deposito di alcune componenti dei tre reattori rimasti in attività.

swissinfo e agenzie

Il Laboratorio di Spiez è incaricato dalla Confederazione di valutare i rischi e gli effetti di attacchi atomici, biologici e chimici (ABC).
L’istituto, che fa capo al Dipartimento federale della difesa, propone pure misure di prevenzione e protezione della popolazione contro eventuali catastrofi belliche.
Le conoscenze scientifiche del Laboratorio vengono impiegate inoltre dal governo svizzero nel quadro delle attività di promozione della pace e di controllo degli arsenali militari.

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