La prima partita di calcio della lega femminile palestinese si è tenuta a Ramallah il 10 febbraio 2011: Diyar Bethlehem contro Seryiet Ramallah. Il campionato se l'è aggiudicato la squadra di Betlemme, della quale fanno parte giocatrici musulmane e cristiane.
Questo contenuto è stato pubblicato al
“Mentre in Cisgiordania la comunità cristiana è nettamente minoritaria, a Betlemme – luogo in cui secondo il Vangelo è nato Gesù – la sua proporzione è del 35-40 per cento, anche se in continua decrescita.
Nella società le tensioni tra cristiani e musulmani non scemano, ma la squadra non sembra soffrirne particolarmente. Soltanto una calciatrice indossa velo e pantaloni lunghi durante le partite. La sorella minore invece, che gioca da portiere, non copre i capelli.
Cinque calciatrici del Diyar Bethlehem sono state selezionate anche nella squadra nazionale palestinese. Per queste giovani donne, il calcio è anche un’opportunità per sfuggire al sentimento di prigionia in Cisgiordania. Di tanto in tanto, la nazionale e la Diyar Bethlehem partecipano a tornei e amichevoli all’estero”.
Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Casa di 17’000 camere
Questo contenuto è stato pubblicato al
Lunga più di un chilometro, questa costruzione doveva rispondere alla scarsità di alloggi nella vicina Ginevra. Realizzato dopo la metà del secolo scorso, l’audace progetto dell’architetto Georges Addor rispetta, oggi più che mai, la tendenza della pianificazione residenziale attuale. Una visione futuristica dal passato fotografata da Meinrad Schade.
Non è stato possibile registrare l'abbonamento. Si prega di riprovare.
Hai quasi finito… Dobbiamo verificare il tuo indirizzo e-mail. Per completare la sottoscrizione, apri il link indicato nell'e-mail che ti è appena stata inviata.
Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.
Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.