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Vaccino anti-nicotina in fase di test

In Svizzera il fumo della sigaretta costa la vita ogni anno a 8'000 persone swissinfo.ch

Ricercatori di Losanna e San Gallo stanno sperimentando su 300 volontari un nuovo metodo per lottare contro la dipendenza dal fumo.

Sinonimo di speranza per i fumatori e i medici, il vaccino sarebbe in grado di bloccare il senso di piacere provocato dalla sigaretta.

Anche la Svizzera figura nelle prime posizioni della corsa internazionale, lanciata alcuni anni fa, per la messa a punto di un vaccino destinato a combattere il vizio del fumo.

Due centri medici, quello dell’Ospedale cantonale di San Gallo e quello dell’Ospedale universitario di Losanna (CHUV), stanno lavorando intensamente per trovare questa nuova arma contro il tabacco.

Un medicinale che, se dovesse funzionare, potrebbe trasformarsi in una vera e propria miniera d’oro, visti gli effetti catastrofici sulla salute umana provocati dalla sigaretta a livello mondiale. Ogni anno, 5 milioni di persone soccombono a malattie dovute al fumo.

E visto soprattutto il fatto che una buona parte delle vittime del tabacco cercano a più riprese di sfuggirvi, sperimentando diversi prodotti e spendendo, spesso inutilmente, non pochi soldi.

Bloccare la dopamina

Le ricerche sul vaccino mirano quindi ad attaccare alla radice il problema del tabagismo, immunizzando nel cervello gli stimoli della dipendenza.

“Abbiamo chiaramente identificato nel cervello dei captatori di nicotina. Quando vengono attivati, stimolano la produzione di dopamina, una sostanza che crea una sensazione euforizzante e rilassante”, spiega il dottor Jacques Cornuz, responsabile del servizio di tabaccologia al CHUV.

Il vaccino dovrebbe in pratica impedire ai “messaggeri” della nicotina di raggiungere la materia grigia, dove fanno scattare il segnale della dipendenza.

“Il principio consiste nell’iniettare delle molecole di nicotina, un po’ modificate e associate ad un virus non attivo. L’organismo è quindi portato a produrre degli anticorpi che impediscono alla nicotina di arrivare al cervello”, precisa Cornuz.

Killer del piacere

La nicotina, come noto, non danneggia il corpo umano. Funge soltanto da miccia per riaccendere la voglia di fumare e quindi un’altra sigaretta.

Senza lo stimolo della nicotina, il piacere di fumare si riduce fortemente. Da qui la speranza dei ricercatori di Losanna e San Gallo di togliere la dipendenza dal fumo.

Secondo Jacques Cornuz, il killer del piacere del fumo non dovrebbe comunque pregiudicare la qualità di vita dei fumatori.

Anzi: ”Basta pensare a tutti i piaceri di cui si privano i fumatori. Il gusto, l’odorato o anche soltanto la sensazione di benessere che si prova quando si dispone di una buona respirazione”.

“Senza dimenticare che due terzi degli adulti svizzeri riescono a trovare piacere nella vita, anche senza la sigaretta”, aggiunge a scopo di motivazione il medico losannese.

Primi test su esseri umani

Già dagli anni ’70, i ricercatori hanno iniziato a muoversi per trovare dei vaccini in grado di sopprimere la dipendenza dal tabacco e da altre droghe, a cominciare dall’eroina. Finora senza successo.

Il tabagismo e le altre tossicomanie sono legate in buona parte a problemi di natura psicologica e sociale, fanno notare diversi esperti.

I ricercatori svizzeri sono comunque convinti di avere nelle mani il rimedio giusto, presentato per la prima volta 4 anni fa da Thomas Cerny, immunologo presso l’Ospedale cantonale di San Gallo.

Dopo una prima fase di test significativi sui topi, le sperimentazioni sono entrate nella seconda fase con l’avvio delle vaccinazioni di 300 volontari in Svizzera.

Effetti abbastanza duraturi

Secondo i ricercatori di San Gallo e Losanna, l’immunizzazione dovrebbe restare attiva anche per diversi mesi. Ma di certo non può aver effetto sull’arco di anni.

Tempo sufficiente comunque per permettere ad un fumatore di ridurre il suo senso di dipendenza dal tabacco e riscoprire altri piaceri meno pericolosi.

Anche se i suoi poteri saranno forse confermati dalle sperimentazioni su esseri umani, neppure questo vaccino è destinato a sopprimere la piaga del tabacco a livello mondiale.

“Come tutti gli altri metodi, il vaccino rappresenta un sostegno per coloro che vogliono veramente smettere di fumare. Non serve a niente provarlo senza motivazione”, ammette il medico losannese.

Attualmente, un fumatore su dieci riesce ogni anno a stralciare per sempre la sigaretta dalla sua vita. Il vaccino potrebbe far aumentare questa proporzione fino a due o tre persone su dieci.

Per gli altri bisognerà ancora trovare un vaccino in grado di sconfiggere la mancanza di volontà.

swissinfo

In Svizzera, un terzo della popolazione adulta fuma regolarmente.
La dipendenza dal tabacco costa la vita ogni anno a 8 mila persone.
A livello mondiale le vittime del tabacco sono circa 5 milioni di persone all’anno.

Solo un fumatore su dieci riesce ogni anno ad abbandonare la sigaretta, con i metodi utilizzati oggigiorno.

Ricercatori di Losanna e San Gallo sperano di aver maggior successo con un vaccino in grado di bloccare gli stimoli della nicotina sul cervello.

Ai fumatori vengono iniettate molecole di nicotina, modificate e associate ad un virus non attivo. L’organismo è quindi portato a produrre degli anticorpi che impediscono alla nicotina di raggiungere il cervello.

Dopo le sperimentazioni sugli animali, è iniziata ora la seconda fase dei test, condotti su 300 volontari.

I primi risultati dovrebbero essere resi noti nel 2005.

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