Segnali positivi per le vendite di Natale, dice BAK Economics
I segnali sono positivi in vista delle vendite di Natale: lo sostiene l'istituto di ricerca renano BAK Economics, secondo cui il settore può approfittare di una certa stabilizzazione dei prezzi, dopo due anni all'insegna dell'inflazione.
(Keystone-ATS) Gli esperti basilesi non avanzano peraltro cifre concrete in relazione al fatturato di fine anno: lo fanno però per quanto riguarda l’insieme del 2024, con un dato atteso in progressione dell’1,0% rispetto all’anno precedente. Questo grazie a un rincaro che si limita allo 0,7% nel comparto alimentare – inferiore quindi all’inflazione complessiva – e sarà addirittura negativo in quello non alimentare.
All’orizzonte non mancano però le nuvole. “Le indagini attuali indicano che i consumatori risentono ancora degli effetti degli sconvolgimenti economici degli ultimi anni”, osservano gli specialisti del BAK. E anche altri fattori, come l’aumento dei premi delle casse malati, pesano sui bilanci delle famiglie. “Di conseguenza è probabile che la spesa dei consumatori rimanga contenuta nel 2025, il che significa che la domanda si svilupperà in modo meno dinamico rispetto a quest’anno”. In percentuale, i proventi del commercio al dettaglio saliranno solo dello 0,5%.