Sempre più giovani hanno un 3° pilastro, studio
(Keystone-ATS) La percentuale di persone che risparmia per il terzo pilastro è aumentata negli ultimi anni, ma ancora oggi la metà degli svizzeri vi rinuncia, spesso per motivi finanziari.
I giovani che scelgono la previdenza privata rappresentano attualmente circa un terzo del totale, stando ad un studio condotto dall’istituto di ricerca Demoscope su mandato della Banca CIC.
Dal 2012 ad oggi la quota di risparmiatori del terzo pilastro è cresciuta del 9% e ha raggiunto il 48%. Un lavoratore su tre (34%) rinuncia alla previdenza privata. Molti lo fanno perché non dispongono dei soldi necessari (31%), altri (22%) semplicemente non se ne sono mai interessati.
I giovani tendono ad iniziare a risparmiare sempre prima perché “evidentemente cresce nelle giovani generazioni la percezione di insicurezza riguardo alle prestazioni del primo e secondo pilastro”. Nel 2012 solo un quarto dei ragazzi sotto ai 25 anni effettuava versamenti di previdenza privata, oggi la percentuale è salita a un terzo. Anche la quota di risparmiatori sotto i 35 anni che ha iniziato con la previdenza privata prima dei 25 anni è aumentata raggiungendo il 66%.
Il potenziale del terzo pilastro però non è ancora sfruttato appieno, afferma un comunicato della banca. Solo la metà circa dei risparmiatori versa l’importo massimo di contributi per usufruire del maggior risparmio fiscale possibile. Tra le donne la quota scende al 35%. Inoltre molti risparmiatori non paragonano le offerte disponibili e ben il 78% non conosce il tasso d’interesse del proprio conto.
Il sondaggio è stato realizzato fra il 22 al 31 ottobre 2018. Sono state intervistate 1205 persone nella Svizzera tedesca, nella Svizzera romanda e in Ticino.