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È il momento di grandi di decisioni all’OMS, per il bene della nostra salute

gente con tute protettive si passa delle scatole di cartone sulla scala che porta all entrata di aereo
La lenta risposta allo scoppio dell'epidemia in Cina ha permesso al virus di diffondersi in tutto il mondo. Nell'immagine: addetti in Venezuela scaricano delle scatole contenenti materiale medico d'emergenza proveniente dalla Cina, 30 marzo 2020. Keystone

L'Assemblea Mondiale della Sanità si riunirà dal 24 maggio a Ginevra. Potrebbe essere un momento decisivo per ridefinire una risposta meglio coordinata alle future pandemie.

L’assemblea di una settimana, che quest’anno si svolge virtualmente, è un incontro di delegazioni di alto livello dei 194 Paesi membri dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Stabilisce la politica, si occupa delle nomine e rivede il bilancio dell’OMS.

L’edizione di quest’anno potrebbe essere la più seguita in assoluto, dato che il recente conflitto sull’accesso ai vaccini ha opposto non solo i Paesi in via di sviluppo a quelli industrializzati, ma anche gli Stati occidentali tra loro.

Alcune settimane prima dell’inizio dell’assemblea, la rappresentante degli Stati Uniti per il commercio, Katherine Tai, ha sganciato una bomba annunciando che Washington era favorevole a una sospensione temporanea della protezione della proprietà intellettuale sui vaccini Covid-19.

L’annuncio ha colto di sorpresa l’Europa, inclusa la Svizzera, con il suo importante settore farmaceutico. Come riportato da SWI swissinfo.ch e da altri media, la Svizzera non è disposta a rinunciare così facilmente alla protezione dei brevetti.

Anche se una decisione finale su una rinuncia alla proprietà intellettuale sarà presa nei prossimi mesi dagli Stati membri nel quadro dei colloqui dell’Organizzazione Mondiale del Commercio, la questione di un migliore accesso ai medicinali e ad altre tecnologie sanitarie sarà in cima all’agenda dell’Assemblea Mondiale della Sanità.

Risposta iniziale all’epidemia di Wuhan

Sia l’OMS che la Cina sono stati criticate per non aver agito abbastanza velocemente per contenere il nuovo coronavirus quando è apparso per la prima volta nella città cinese di Wuhan, alla fine del 2019. Nonostante abbia permesso a un team internazionale di esperti di recarsi a Wuhan all’inizio di quest’anno, la Cina è sospettata di non aver condiviso delle informazioni chiave che avrebbero potuto permettere di capire meglio l’origine dell’epidemia.

In effetti, senza gli Stati membri e la cooperazione regionale, l’OMS è una tigre di carta. SWI swissinfo.ch ha esaminato da vicino come l’organismo mondiale dovrebbe – e in molti casi lo fa – coordinare efficacemente la sua risposta alle emergenze sanitarie. Gran parte del lavoro svolto dagli uffici regionali dell’OMS non è noto: rafforzare le capacità dei laboratori per individuare i virus, migliorare i sistemi sanitari locali e facilitare la segnalazione tempestiva e accurata dei focolai.

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Uno dei motivi della scarsa risposta internazionale alla Covid-19 è stata l’incapacità dei governi di rispettare gli impegni nei confronti del Regolamento Sanitario Internazionale, concepito nel 2005 proprio per migliorare la collaborazione globale. I delegati all’assemblea dovrebbero esaminare da vicino le ragioni per cui il regolamento si è dimostrato così inefficace negli ultimi 12 mesi.

In un’intervista, l’ex vice direttore generale* dell’OMS Keiji Fukuda ha affermato che “la questione più fondamentale è se i Paesi credono che un approccio multilaterale e cooperativo sia auspicabile e se sia possibile adottarlo nell’epoca attuale”.

Il livello al quale i Paesi cooperano e definiscono le priorità non è stabilito solo dai governi. I donatori privati giocano un ruolo sempre più importante nel definire la politica e la risposta globale. La Fondazione Bill & Melinda Gates è il secondo maggior contribuente al bilancio dell’OMS e fornisce più del 9% del finanziamento dell’organizzazione.

Anche se le buone azioni della fondazione sono indiscutibili, si teme che degli individui possano influenzare le priorità della sanità mondiale. “[L’OMS] è in debito con un attore privato che in pratica non deve rendere conto a nessuno”, ha detto Lawrence Gostin dell’Università di Georgetown, citato nel seguente articolo:

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Bill Gates

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Bill Gates ha troppa influenza sull’OMS?

Questo contenuto è stato pubblicato al La Fondazione Bill e Melinda Gates è il secondo finanziatore dell’Organizzazione mondiale della sanità, la cui indipendenza è messa in discussione.

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Da parte sua, Linsey McGoey, professoressa di sociologia all’Università di Essex, nel Regno Unito, ritiene che Bill Gates abbia un interesse ideologico nel vedere risultati misurabili in tempi brevi, per dimostrare che la “filantropia dei miliardari” funziona.

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Dibattito
Moderato da: Julia Crawford

Bisognerebbe limitare i finanziamenti privati alle organizzazioni internazionali come l’OMS?

Gli organismi come l’Organizzazione Mondiale della Sanità sono sempre più dipendenti dai finanziamenti privati e ciò solleva alcune preoccupazioni. Cosa ne pensate?

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Come ha dunque fatto l’OMS a ritrovarsi nella situazione attuale: un organismo creato per garantire il bene pubblico, ma “in debito” con dei privati, e il cui ruolo di coordinamento della risposta alle emergenze sanitarie è indebolito dai suoi stessi membri? In questo video, esaminiamo i risultati dell’OMS nei suoi 73 anni di storia e le molte sfide che deve affrontare oggi.

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* Una precedente versione, in cui Keiji Fukuda veniva definito “ex direttore generale dell’OMS”, è stata corretta il 26.05.2021

Traduzione dall’inglese: Luigi Jorio

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