In 27 anni di attività, la Fondazione della Catena della solidarietà ha raccolto 1'066'218'796 di franchi. Gli svizzeri hanno confermato la generosità verso la fondazione anche nel 2009, anno di crisi economica, donando complessivamente 23,7 milioni di franchi.
Questo contenuto è stato pubblicato al
2 minuti
Un miliardo è “una somma impressionante, che riflette la fiducia della popolazione svizzera”, si è rallegrata venerdì la fondazione umanitaria, in occasione della pubblicazione del rapporto annuale di attività 2009. Grazie a questi fondi sono state soccorse “centinaia di migliaia di persone vittime di catastrofi naturali o causate dall’uomo”, scrive la Catena della solidarietà in un comunicato
Dalla creazione, nel 1983 a oggi, la Catena della solidarietà ha indetto 33 giornate di raccolta di fondi. La somma più elevata è stata riunita nel dicembre 2004, con 227 milioni di franchi, a favore delle vittime dello tsunami nel Sudest asiatico. Seguono le collette per le intemperie in Vallese e Ticino dell’ottobre 2000, con 74 milioni, e il terremoto ad Haiti dello scorso gennaio, con 64 milioni.
La fondazione precisa che il 25% delle donazioni ricevuti in questi 27 anni è stato destinato a beneficiari in Svizzera (aiuto sociale, aiuto all’infanzia, intemperie), il 6% all’aiuto all’infanzia all’estero e il 69% all’aiuto in seguito a catastrofi all’estero.
Così, nel 2009 ha finanziato 133 nuovi progetti in 30 paesi per un totale di 19,2 milioni di franchi con il partenariato di 25 organizzazioni umanitarie svizzere. Inoltre ha sostenuto 18 progetti di aiuto all’infanzia in 13 paesi, per un totale di 1,3 milioni di franchi, come pure 2’533 persone in Svizzera per complessivi 1,01 milioni di franchi.
swissinfo.ch
Articoli più popolari
Altri sviluppi
Quinta Svizzera
Come il festoso ragazzaccio svizzero Schmutzli si è dato una regolata
Riformare il sistema pensionistico svizzero è possibile? Se sì, come?
Vanno trovate soluzioni per affrontare la sfida dell'invecchiamento della popolazione e per migliorare le pensioni delle persone con un salario basso, la maggior parte delle quali sono donne.
Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Colletta nazionale per le vittime delle catastrofi
Questo contenuto è stato pubblicato al
L’appello è stato lanciato in stretta collaborazione con organizzazioni umanitarie elvetiche partner della Catena della Solidarietà: Caritas, Chiese Protestanti, Terre des Hommes-Aiuto all’infanzia, Medici senza frontiere Svizzera, Croce Rossa Svizzera, Handicap International, Soccorso operaio svizzero, ADRA, Medair, che già hanno iniziato a prestare aiuti urgenti sui luoghi dei disastri. In occasione della giornata di colletta,…
Questo contenuto è stato pubblicato al
La colletta è organizzata dalla Catena della solidarietà, con il sostegno attivo delle emittenti radiofoniche e televisive della SRG SSR idée suisse e altri media. Le operazioni sono iniziate alle 6 del mattino e termineranno a mezzanotte. In questo lasso di tempo, le donazioni possono essere annunciate al numero telefonico gratuito della Catena della Solidarietà…
Catena della solidarietà: meno catastrofi e meno soldi
Questo contenuto è stato pubblicato al
Non essendosi verificata nessuna grande catastrofe, nel 2006 le donazioni hanno registrato un notevole calo rispetto all’anno precedente. Dei 120 milioni elargiti l’anno scorso dalla Catena della solidarietà, la fetta più importante (81 milioni di franchi) è andata per finanziare gli aiuti nelle regioni colpite dallo tsunami del dicembre 2004. Dal rapporto annuale, pubblicato lunedì,…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Per la ricostruzione di Haiti, devastata da un terremoto di magnitudo 7, sono stati promessi miliardi di dollari. A quattro mesi dal sisma, la popolazione locale dispone tuttavia di risorse limitate per coprire le spese domestiche e per acquistare cibo, acqua potabile e uniformi scolastiche per i bambini. (Thomas Kern, swissinfo.ch).
Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.
Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.