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Crescono le sette come nuovi gruppi religiosi

L'attore Tom Cruise, esponente di spicco di Scientology Keystone

In Svizzera il paesaggio religioso cambia costantemente, con un'evidenza: le chiese tradizionali perdono terreno rispetto ai nuovi movimenti spirituali.

La globalizzazione rappresenta indubbiamente un fattore di cambiamento. La crisi economica che stiamo attraversando sembra giocare un ruolo nelle reazioni della gente, che cerca aiuto e conforto in nuovi sistemi di valori spirituali e credenze.

Mentre numerose persone sembrano apparentemente toccate dalla diffusione dell’Islam, i ricercatori sottolineano che il problema risiede piuttosto nell’ignorare il pericolo rappresentato da nuove sette e culti.

Oltre alle chiese principali, gli esperti stimano attorno al migliaio il numero di gruppi religiosi cristiani ed esoterici attivi in Svizzera, Circa 200 di essi rappresentano un problema per i metodi di reclutamento e di funzionamento.

“Al momento il tratto distintivo del paesaggio religioso svizzero è probabilmente rappresentato dalla diversità. La globalizzazione – spiega a swissinfo.ch Brigitte Knobel, direttrice del Centro di informazione intercantonale sulle credenze con sede a Ginevra – ha permesso a nuove forme di culto di circolare liberamente, esattamente come i beni di consumo. La diversità trae anche origini dal fatto che oggi le persone si sentono più libere di scegliere la religione desiderata”.

In occasione della conferenza dell’Associazione di studi internazionali sui culti che si è svolta in luglio a Ginevra, è stato sottolineato che al momento non sono disponibili statistiche aggiornate; le ultime indicazioni sulle religioni in Svizzera risalgono al censimento della popolazione del 2000. Gli indizi della crescita di nuovi gruppi religiosi sono collegabili all’aumento delle domande di informazione.

Un clima di paura

Il giornalista del quotidiano svizzero tedesco Tages Anzeiger Hugo Stamm, che negli ultimi trent’anni ha condotto numerose ricerche e curato diverse pubblicazioni sulle sette e sui nuovi culti, è considerato uno dei massimi esperti svizzeri in materia.

“La crisi economica e l’influenza suina – ha scritto in un commento – hanno contribuito alla crescita di sette e culti, molto abili nel capitalizzare le paure delle persone”. Come confermato a swissinfo.ch, Stamm è letteralmente bombardato da telefonate e messaggi di posta elettronica: la gente vuole sapere.

Georg Schmid, pastore in pensione della Chiesa Riformata, lavora presso Relinfo, il centro di informazione su chiese, religioni e sette. Chiamato a rispondere a circa 200 domande ogni mese, conferma il recente aumento. In base alla sua esperienza, sono in aumento i gruppi spirituali molto piccoli che ruotano attorno ad un leader o a un guaritore. “Attualmente vanno forte i guaritori che si richiamano all’esoterismo e alla tradizione cristiana”.

Sfruttare le debolezze

Schmid è convinto di una cosa: il bisogno di aiuto può essere così grande, che le persone a volte mettono a tacere il loro senso critico. “Le loro debolezze possono così essere sfruttate. Le persone che attraversano un momento difficile, sono aperte a qualsiasi tipo di messaggio religioso”. Può trattarsi di giovani adulti, che attraversano la crisi della mezza età, o di persone più anziane, particolarmente vulnerabili.

“Ho avuto una lunga conversazione con una donna sensata che ha incontrato un uomo – lo potremmo definire il guru di una setta – che trasudava fascino dando l’impressione di poter risolvere qualsiasi problema. La donna, di mezza età, non aveva grossi problemi ma riteneva di non avere ancora trovato la giusta direzione”.

“Per un paio d’anni questo guru irradiava amore, comprensione, conoscenze e questa donna capace di discernimento si è tuttavia lasciata completamente influenzare. Lui l’ha maltrattata, l’ha sfruttata e le ha preso i soldi”.

Pericoli troppo sottovalutati

Schmid e Stamm ritengono che la gente sottovaluti i pericoli di sette e culti, in parte perché questi nuovi gruppi hanno un profilo molto basso nei media. Il pastore fa l’esempio di Scientology. Nel passato, osserva, gli adepti di Scientology privilegiavano una tattica aggressiva, distribuendo volantini, incoraggiando l’acquisto di libri e sottoponendo test della personalità. Questo approccio era così controverso, che è stato criticato sugli organi di informazione.

“Ora hanno cambiato strategia e si presentano come persone servizievoli. Alla stazione ferroviaria di Zurigo hanno per esempio ottenuto il permesso di allestire una piccola tenda, con un messaggio: ‘Ecco perché è così difficile, ora ci sono persone amichevoli’. Ma Scientology non ha modificato di una virgola i suoi scopi, cioè spillare denaro alle persone. Non appena diventi membro, perdi la tua libertà. I giovani non prestano abbastanza attenzione ai pericoli”.

Jürg Stettler, portavoce della Chiesa di Scientology, ritiene che la sua religione viene ingiustamente criticata. “All’inizio tutte le religioni hanno dei problemi. Centocinquant’anni fa l’Esercito della Salvezza era considerata la sette più pericolosa della Svizzera e pertanto era stata contrastata”.

“Un sacco di cose che vengono dette su di noi – aggiunge Stettler – non sono giuste o sono basate su una interpretazione distorta. In certi casi è pura malafede. Alcune persone cercano di dipingerci in modo estremamente negativo”.

Georg Schmid non manca di sottolineare che in Svizzera le sette tornano di attualità soltanto quando succede qualcosa di brutto. “Il numero di richieste di informazioni esplode non appena si produce un dramma legato ad una setta, cosa che evidentemente nessuno spera”.

L’ultima tragedia del genere si è prodotta in Svizzera quindici anni fa: una cinquantina di membri della setta dell’Ordine del Tempio solare è stata protagonista di un vero massacro nella Svizzera occidentale. Tra le vittime – la maggior parte delle quali uccise con un’arma da fuoco – anche diversi bambini.

Morven McLean, swissinfo.ch
(traduzione e adattamento dall’inglese Françoise Gehring)

Setta indica un gruppo di persone che segue una dottrina religiosa, filosofica o politica che, per particolari aspetti dottrinali o pratici, si discosta da una dottrina preesistente già diffusa e affermata.

Il termine setta viene ancora utilizzato in senso dispregiativo per indicare gruppi che hanno credenze, miti e ritualità differenti rispetto a quelli della religione o della mentalità dominante.

Viene anche associato il valore di pericolo e di forme di credenze estreme. Alcuni sociologi della religione preferiscono utilizzare il termine “culto”, ritenuto più neutrale.

Le sette vengono anche viste come gruppi religiosi che promuovono metodi di indottrinamento.

L’articolo 15 della Costituzione federale promuove la libertà di culto e di fede; il codice penale prevede delle sanzioni per ogni forma di discriminazione contro qualsiasi religione o affiliati.

In Svizzera negli ultimi anni l’appartenenza alle chiese cristiane si è notevolmente ridotta. I cattolici rappresentano il 41,8%, i protestanti il 35,3%. I musulmani rappresentano il 4,3%, gli ortodossi l’1,8%; le persone ce dichiarano di non appartenere a nessuna religione costituiscono l’11,1%.

Tra le religioni o le filosofie che rappresentano meno dell’1%, spiccano gli induisti, i buddisti e gli ebrei.

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