Dal dibattito allo scontro
I toni delle discussioni, dai privati cittadini alla politica, si fanno sempre più duri – Un dibattito costruttivo è ancora possibile? Approfondite e discutete il tema con “dialogo”
Con Israele o con i palestinesi. Il conflitto in Medio Oriente accende gli animi e le discussioni, in cui le sfumature e le prospettive sembrano perdersi, a favore di opinioni forti e immutabili.
Questo è però solo un esempio di quella che da molti è percepita come una deriva dei dibattiti, dai privati cittadini alla politica, in cui non c’è spazio per le opinioni diverse e ogni discussione viene vista come una battaglia da vincere.
Anche in Svizzera, Paese del compromesso, i toni si fanno sempre più duri, minacce e insulti contro gli eletti più diffusi e anche all’interno dell’arena politica le discussioni si fanno più aggressive e segnate dagli attacchi personali.
In questo contesto si inseriscono poi le “echo chamber” dei social media, dove anche le opinioni più estreme vengono rafforzate, e la “cancel culture”, che può essere una forma di censura, ma anche lanciare un dibattito più ampio.
Per farsi un’idea su questo tema complesso e importante, la SSR con “dialogo” vi propone una selezione di contenuti da tutta la Svizzera, tradotti nelle quattro lingue nazionali e in inglese.
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Con “dialogo” avete anche la possibilità di esprimere la vostra opinione in uno spazio di dibattito online, moderato e tradotto nelle quattro lingue nazionali e in inglese, in cui questa settimana vi invitiamo a discutere la questione della libertà di esprimere la propria opinione in Svizzera.
>>> >>> Clicca qui per partecipare al dibattitoCollegamento esterno
Dal sondaggio della SSR “Svizzera, come stai?”, a cui hanno partecipato più di 57’000 persone, sul tema emerge che nel Paese si vorrebbe più tolleranza nei confronti delle opinioni degli altri, ma allo stesso tempo si ritiene che la popolazione si offenda troppo facilmente. Una forte minoranza ritiene poi che si dovrebbe poter dire quello che si vuole, anche se qualcuno potrebbe offendersi.
Che cos’è “dialogo”?
La nuova offerta editoriale mira a favorire il dialogo tra le diverse regioni del Paese.
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