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Gli uomini in Svizzera non possono essere violentati

Ein Mann hat die Hände in Verzweiflung vors Gesicht geschlagen
Chiunque stupri un uomo in Svizzera è colpevole solo di aggressione sessuale. 123RF/ Amir Kaljikovic

Il diritto penale svizzero definisce lo stupro come una congiunzione carnale non consenziente con una donna. Ciò significa che gli uomini non possono essere vittime di una simile violenza. Una mozione parlamentare vuole ora cambiare la legge.

“Chiunque costringe una persona di sesso femminile a subire la congiunzione carnale” è colpevole di stupro in Svizzera. Se un uomo viene stuprato o una donna subisce una penetrazione con un oggetto, questa violenza viene invece considerata solo una coazione sessuale.

Anche se ambedue i delitti vengono puniti con una pena detentiva fino a dieci anni, il codice penale svizzero fissa solo per la violenza carnale una pena minima di un anno. La coazione sessuale può invece essere punita con una multa, poiché in questa definizione rientrano atti meno gravi.

In altri Paesi anche il sesso orale forzato è stupro

È una particolarità svizzera il fatto che lo stupro vaginale sia considerato un reato diverso rispetto alla penetrazione anale non consenziente di un uomo. La maggior parte degli Stati ha definito in maniera più ampia la violenza carnale e non fa alcuna distinzione di genere. In GermaniaCollegamento esterno, per esempio, sono considerati stupri “gli atti sessuali che comportano la penetrazione nel corpo”. Per questo motivo, anche il sesso orale o mettere il dito nella vagina possono essere giudicati come violenza carnale.

Das Schweizer Strafgesetzbuch
Il Codice penale svizzero vede la questione in modo molto ristretto: solo i rapporti sessuali forzati con una donna sono considerati stupro. Keystone

In Inghilterra, la penetrazione con il pene nella vagina, nell’ano o in bocca senza il consenso dell’altra persona è ritenuto stupro. Negli USA, la definizione non è uguale in tutti gli Stati. Nella tradizione anglo-americana del diritto penale, lo stupro ha un significato più ampio. “Per questo motivo, ogni atto sessuale non consenziente è considerato uno ‘stupro'”, spiega Lukas Gschwend, professore di storia di diritto e di diritto penale presso l’Università di San Gallo.

In passato, gli uomini non hanno quasi mai sporto denuncia

Oggi, questa differenza è piuttosto insolita. Dal punto di vista storico non è però per nulla strana. “Nel 19° secolo, secondo la tradizione del diritto germanico, il divieto della violenza carnale doveva proteggere l’onore della donna”, spiega Gschwend. Così, lo stupro della moglie o di una prostituta non era punito ed era considerato legittimo poiché non ledeva l’onore della donna.

Altri sviluppi

“Al contrario, la penetrazione di un uomo non era una violazione del suo onore”, indica ancora il professore. Anche questa violenza veniva punita, ma solo per proteggere “la moralità pubblica”. Tra l’altro, anche la vittima rischiava una pena. “Non conosco alcun caso di uomini stuprati nella storia svizzera. Gli uomini non hanno quasi mai sporto denuncia e quindi il numero di stupri rimasti impunti deve essere piuttosto elevato”.

La Svizzera adegua il suo codice penale

Nel 1991, il Consiglio federale scriveva in un messaggioCollegamento esterno che c’erano motivi psicologici per non equiparare lo stupro omosessuale ed eterosessuale. In risposta a una mozioneCollegamento esterno, su cui si dibatterà lunedì in parlamento, il governo svizzero propone ora una revisione del codice penale svizzero, affinché anche gli uomini possano essere considerati, da un punto di vista giuridico, a loro volta vittime di violenza carnale. Il Consiglio federale indica tuttavia che con tale revisione l’espressione “violenza carnale non includerà tutti gli atti sessuali estorti, bensì soltanto quelli analoghi alla congiunzione carnale”.

È una formulazione che lascia spazio all’interpretazione e che preoccupa l’autrice della mozione Laurence Fehlmann Rielle: “Dovremmo includere ogni penetrazione vaginale e anale non consenziente, così come il sesso orale forzato”. Su ciò che il Consiglio federale intende per “atti analoghi alla congiunzione” lo si evince leggendo il messaggio relativo alla revisioneCollegamento esterno: sono intesi gli atti, in cui l’organo sessuale (primario) di una delle persone coinvolte entra in stretto contatto con il corpo dell’altra persona. 

Nel messaggio vengono fatti anche degli esempi: l’inserimento dell’organo sessuale maschile nell’ano o nella bocca, nonché la penetrazione nella vagina o nell’ano con altre parti del corpo (dita, pugno) o oggetti. Ma anche la stimolazione della vagina o del pene con la lingua o le labbra vengono ipotizzati come atti analoghi alla congiunzione carnale e quindi essere considerati degli stupri. Una definizione quindi molto ampia della violenza carnale che dovrebbe accendere la discussione in parlamento.

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