«Anche per la Svizzera il terrorismo è più vicino»
In seguito all’attentato al mercatino di Natale di Berlino, che ha causato dodici morti e decine di feriti, si è attivata anche una task force in Svizzera. Sebbene possano violare i diritti fondamentali, le misure preventive contro il terrorismo sono necessarie per garantire la sicurezza della collettività, spiega in un’intervista a un quotidiano elvetico Nicoletta della Valle, direttrice dell’Ufficio federale di polizia.
Il Servizio delle attività informative della Confederazione (SICCollegamento esterno) ritiene che dai primi attentati in Europa (Parigi, Bruxelles, Nizza,…) la minaccia del terrorismo in Svizzera si sia accentuata, afferma la direttrice di Fedpol ai giornali Der Bund e Tages-Anzeiger. «In quanto parte del mondo occidentale, la Svizzera rientra tra i nemici dei terroristi. Non fa però parte dell’alleanza contro lo Stato islamico».
Task force svizzera
In seguito a eventi come quello di Berlino, viene rapidamente riunita una task force operativa. Ne fanno parte rappresentanti di Fedpol, del SIC, del Corpo delle guardie di confine e collaboratori della Segreteria di Stato della migrazione e del Dipartimento federale degli affari esteri. La task force discute dell’attuale situazione di minaccia, di eventuali misure e di un’eventuale partecipazione alle indagini.
Per combattere il terrorismo ci vuole una «cassetta degli attrezzi». Tra le priorità c’è ad esempio la prevenzione della radicalizzazione già nelle scuole. Altri strumenti sono la nuova legge sulle attività informative, la legge federale sulla sorveglianza della corrispondenza postale e del traffico delle telecomunicazioni oppure i divieti d’entratain Svizzera pronunciati nei confronti di jihadisti di nazionalità straniera. «Utilizziamo spesso questi strumenti. Quest’anno, fino al mese di ottobre, abbiamo vietato l’accesso a cento persone, tra cui 26 simpatizzanti della jihad».
Sebbene le misure preventive contro il terrorismo possano interferire con i diritti e le libertà fondamentali, «ci vogliono delle azioni risolute e coerenti contro i singoli nemici della nostra società per salvaguardare la libertà degli altri», anche a protezione degli stranieri in Svizzera, sostiene Nicoletta della Valle.
Il terrorismo non è soltanto più vicino, ma anche più imprevedibile, sottolinea la direttrice di Fedpol. «Per un attacco con un coltello o con un camion non ci vogliono molti soldi e nemmeno una grande logistica. Più la fase preparatoria è corta e più è difficile per i servizi segreti o la polizia rendersi conto di ciò che sta succedendo».
Articoli più popolari
Altri sviluppi
Finanza
Sempre più super-ricchi emigrano e la Svizzera affronta una crescente concorrenza internazionale
L’iniziativa per la responsabilità ambientale vuole che l’economia svizzera rispetti i limiti planetari. Un passo necessario o la prosperità della Confederazione ne risentirebbe troppo?
La vostra opinione sull'iniziativa per la responsabilità ambientale ci interessa.
Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Misure di sicurezza rafforzate in Svizzera dopo l’attacco a Berlino
Questo contenuto è stato pubblicato al
I Cantoni di Basilea e Zurigo hanno deciso di adeguare le loro misure di sicurezza in seguito l'attacco contro un mercatino di Natale perpetrato lunedì a Berlino. Nei Cantoni di lingua francese, disposizioni speciali vengono già messe in atto per grandi eventi dalla strage di Nizza del luglio scorso.
La Svizzera è assicurata contro il rischio terrorismo?
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Svizzera non è tra gli obiettivi principali del terrorismo di matrice jihadista, poiché non partecipa alla campagna militare contro lo Stato islamico (IS). È quanto scrive nel suo ultimo rapportoCollegamento esterno il Servizio delle attività informative della Confederazione. Tuttavia dopo gli attacchi di Parigi, Bruxelles e Nizza, anche sul territorio elvetico il rischio di…
“La Svizzera ha pochi mezzi per lottare contro il terrorismo“
Questo contenuto è stato pubblicato al
Lunedì la televisione svizzero-tedesca SRF mostra il lungometraggio “Terror – Ihr Urteil” (Terrore – il vostro giudizio), in cui un gruppo di terroristi dirotta un velivolo per farlo precipitare su uno stadio di calcio gremito di pubblico. L’aereo viene abbattuto da un pilota dell’aviazione militare, il quale deve poi rispondere dinnanzi alla giustizia per la…
Le minacce per la Svizzera sono il terrorismo e gli abusi sulla rete
Questo contenuto è stato pubblicato al
Benché il rapportoCollegamento esterno non presenti nulla di rivoluzionario, «negli ultimi 6 anni la situazione internazionale si è deteriorata, come dimostrano non solo la fondazione del sedicente Stato islamico, ma anche la situazione in Ucraina e in Crimea», ha spiegato il ministro della difesa Guy Parmelin. Anche i pericoli che corrono sulla rete sono cresciuti,…
La lotta contro il terrorismo, tra protezione e intrusione
Questo contenuto è stato pubblicato al
Adottata nel settembre 2015 dal Parlamento, la Legge federale sulle attività informative (LAIn)Collegamento esterno dovrebbe migliorare la lotta contro il terrorismo, lo spionaggio e la proliferazione delle armi. Per raggiungere questo obiettivo, il Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC)Collegamento esterno verrebbe dotato di nuovi mezzi. Oltre alla sorveglianza telefonica, in futuro sarebbe anche autorizzato…
Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.
Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.