Interesse stagnante per la maturità professionale
Ottenere un diploma che permetta di studiare dopo un apprendistato è un tratto distintivo del sistema di formazione professionale svizzero, ma il numero di giovani che intraprendono questo percorso è stagnante. Perché?
Un tempo in Svizzera o si svolgeva un apprendistato o si studiava all’università. Ma il diploma di maturità professionale, introdotto negli anni Novanta, ha permesso agli apprendisti di proseguire gli studi per conseguire un Bachelor o un Master presso una delle scuole universitarie professionali del Paese, dove l’accento è posto sulle applicazioni pratiche e sull’industria.
Da allora studi internazionali Collegamento esterno– ed esperti nazionaliCollegamento esterno – hanno individuato in questa permeabilità del sistema formativo elvetico una delle chiavi del successo della Confederazione nel mantenere bassa la disoccupazione giovanile, nonché nella competitività e nell’innovazione.
La maggior parte dei paesi che puntano in modo particolare sulla formazione professionale, fornisce anche una via d’accesso all’istruzione superiore. “Ma la maturità professionale svizzera si distingue per il fatto che non è un percorso “stretto” ed eccezionale, ma un grande ponte: due terzi di tutti i giovani svizzeri frequentano un programma di apprendistato e circa un quarto di essi ottiene anche la maturità professionale”, ha spiegato Jürg SchweriCollegamento esterno, professore dell’Istituto Federale della Formazione Professionale (IUFFPCollegamento esterno).
Un elettricista può quindi facilmente proseguire gli studi di ingegneria elettrotecnica presso una scuola universitaria professionale (SUP) – dove gli studenti sono per lo più apprendisti qualificati. (Per frequentare un’università accademica è necessario un esame supplementare).
Questo approccio flessibile – racconta Schweri – è stato concepito per garantire una forza lavoro altamente qualificata per l’economia moderna.
L’accento posto sulla formazione professionale comporta che solo il 25% circa dei giovani frequenta l’università in Svizzera, una percentuale bassa rispetto ad altri Paesi dell’OCSE come l’Australia e gli Stati Uniti.
Nessuna crescita
Tuttavia, un recente studio dello IUFFP ha evidenziato una stagnazione dell’interesse per il diploma di maturità professionale, che negli ultimi otto anni è aumentato solo del 7%. Circa il 13% degli apprendisti ottiene la maturità durante la formazione professionale e circa il 10% opta per un anno supplementare di scuola dopo la formazione (questa opzione sta diventando sempre più popolare e l’aumento del 7% citato prima è dovuto proprio a questa scelta). È il primo modello che sta perdendo il passo, come dimostrano le statistiche, perché può essere difficile per gli apprendisti destreggiarsi tra la formazione e la scuola.
“Il programma scolastico per arrivare alla maturità professionale – racconta Schweri – è difficile per gli apprendisti”.
Nell’ambito del sistema svizzero di apprendistato a doppio binarioCollegamento esterno, i giovani combinano la formazione sul posto di lavoro con lezioni in una scuola professionale durante il loro apprendistato. A ciò si aggiungono le lezioni di maturità professionale, il che significa che un apprendista deve essere molto motivato e ben organizzato.
Inoltre, ad alcune aziende non piace che i loro apprendisti siano troppo assenti.
A tutto ciò va aggiunto che alcuni genitori – che sono fondamentali nella scelta della carriera dei loro figli che viene decisa precocemente, intorno ai 14 o 15 anni – non sono ancora a conoscenza del diploma di maturità professionale.
Resistenza e sfide
Una giovane assistente odontoiatrica che ha optato per il diploma di maturità professionale ha affermato in una recente conferenza online della SFVET che è importante “tenere a mente il proprio obiettivo di carriera” e trovare un equilibrio tra lavoro e gioco nel perseguire un diploma.
I giovani hanno bisogno e vogliono essere messi alla prova, ha aggiunto Oskar Egli, responsabile della formazione professionale presso la HunkelerCollegamento esterno, un’azienda di lavorazione della carta in cui tutti gli apprendisti specializzati (coinvolti nello sviluppo/produzione high-tech) svolgono la maturità professionale parallelamente al loro apprendistato. “Altrimenti questi giovani opterebbero semplicemente per le scuole medie superiori [le scuole che portano all’università ordinaria]”.
Anzi, gli apprendisti che continuano gli studi puntano solo su poche professioni, le più impegnative: tre quarti di coloro che ottengono la maturità professionale sono attivi in solo otto professioni, le più popolari sono ingegnere elettronico, specialista di laboratorio e ingegnere di progettazione.
La percentuale di successo è di circa due terzi per la qualifica parallela (lavoro-studio) e quattro quinti per il modello post-apprendistato.
Di tutti quelli che ottengono la maturità professionale, due terzi passano all’istruzione superiore, la maggior parte dei quali si iscrive a una scuola universitaria professionale. Un terzo ha colto l’occasione per cambiare totalmente il proprio indirizzo professionale.
La maturità professionale è necessaria?
È possibile che il sistema svizzero di formazione professionale offra già oggi ai giovani una prospettiva sufficiente sul mercato del lavoro senza la maturità professionale? Esistono già programmi di formazione superiore per gli apprendisti che non richiedono la maturità, come ad esempio il diploma federale superioreCollegamento esterno, che comporta l’acquisizione di competenze manageriali e pratiche più approfondite.
Secondo Schweri, questa è probabilmente una parte della spiegazione della stagnazione.
Ma questo non vuol dire che non ci sia posto per la maturità professionale. Un apprendista di Hunkeler ha raccontato alla conferenza online che l’apprendistato gli ha dato “l’esperienza in azienda”, ma che la maturità professionale gli ha garantito la possibilità di iscriversi a una scuola universitaria professionale. Qui ha potuto aggiungere alle sue conoscenze pratiche una parte teorica importante.
“Il diploma di maturità professionale diventerà ancora più importante – sottolinea Schweri – se l’economia continuerà a chiedere lavoratori sempre più istruiti”.
In Svizzera è in corso un dibattito sull’opportunità che più giovani frequentino il liceo e vadano all’università. Ma finora la Confederazione ha mantenuto il suo approccio: “la formazione professionale prima di tutto”.
“Ciò significa – aggiunge Schweri – che il numero di studenti nei diversi tipi di università deve aumentare grazie a coloro che arrivano dalla maturità professionale”.
Nel frattempo, il diploma di maturità professionale potrebbe essere incrementato da diverse misure, come la suddivisione del lavoro durante e dopo l’apprendistato. “Dovremmo anche concentrarci sulle questioni pedagogiche e sul sostegno agli apprendisti, perché – conclude Schweri – c’è un gruppo significativo di apprendisti che inizia questi corsi e poi li abbandona”.
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