Il calcio anche sui banchi di scuola
Con l'avvicinarsi dell'Euro 2008, diverse scuole per adulti propongono lezioni legate al calcio. Nella Svizzera tedesca i corsi registrano un grande successo.
Le lezioni spaziano dall’insegnamento dei rudimenti del calcio alla preparazione degli stuzzichini da consumare davanti alla televisione.
Le scuole per adulti hanno senza dubbio preso la palla al balzo: i prossimi campionati europei di calcio, organizzati congiuntamente dalla Svizzera e dall’Austria, hanno fornito lo spunto per organizzare tutta una serie di corsi più o meno legati alla manifestazione.
La Scuola Club Migros, ad esempio, propone corsi destinati a presentare i rudimenti, le regole e la storia del calcio, in particolare a un pubblico femminile. I maestri sono degli arbitri.
Le lezioni registrano un grande successo, in particolare nella Svizzera tedesca e soprattutto nelle città che ospitano le partite.
A Berna e a Basilea già da qualche tempo vi è una grande euforia, indica Stephan Dünner, un arbitro che ha già animato diverse lezioni. Dünner non pensava che la frequentazione sarebbe stata così elevata: diverse donne di ogni età assistano infatti a questi corsi. La loro attenzione è rivolta in particolare alla regola del fuorigioco, una regola – precisa l’arbitro – che crea del resto diversi problemi non solo alle donne.
Romandi poco interessati
Nella Svizzera francese, per contro, queste lezioni hanno suscitato scarso interesse. A Ginevra non vi è stata nemmeno un’iscrizione, forse perché i corsi sono stati proposti troppo presto, spiega Laura Sanna, della Scuola Club Migros ginevrina.
Per l’arbitro di lega nazionale Nicole Petignat, questo disinteresse dei romandi per i corsi di calcio non è da mettere in relazione con il sesso. Gli svizzeri tedeschi in generale – e anche le donne – sono più interessati al calcio rispetto ai romandi. Basta guardare il numero di entrate negli stadi nelle due regioni, sottolinea la giurassiana.
Gli organizzatori dell’Euro si rallegrano di questa “offensiva” pedagogica. Questi corsi contribuiscono alla comprensione del calcio, dichiara Christoph Neuhaus, portavoce dell’Euro 2008. Il sostegno degli organizzatori rimane tuttavia simbolico, poiché mancano le risorse per un aiuto finanziario o un altro tipo di collaborazione.
Anche per gli anziani
Alcune persone anziane possono pure loro seguire dei corsi destinati ad imparare i rudimenti di questo gioco. L’Euro 2008 non costituisce di certo una priorità per Pro Senectute (l’associazione svizzera di sostegno alle persone anziane), ma la sua sezione dell’Emmental/Oberaargau ha creato un corso intitolato “Per non restare fuorigioco”.
Secondo il responsabile regionale di Pro Senectute, Markus Schneeberger, questi corsi hanno un certo senso, poiché offrono la possibilità non solo di conoscere meglio le regole del calcio, ma anche di visitare lo Stade de Suisse di Berna.
Le università popolari, dal canto loro, hanno ideato un supporto didattico in diverse lingue che sarà in particolare distribuito nei luoghi dove saranno organizzate delle proiezioni pubbliche delle partite. Il breviario spiega particolare i termini calcistici e contiene un calendario delle partite, indica Barbara Schwickert, direttrice delle università popolari.
Lingue e cucina
Inoltre le università popolari – un centinaio di scuole circa – sono incitate ad offrire dei corsi delle 14 lingue parlate nei 16 paesi che parteciperanno all’Euro 2008. I campionati europei costituiranno uno strumento per promuovere questi corsi e incoraggiare le persone che si sono iscritte a proseguire la loro formazione una volta concluso il torneo.
E nell’offerta legata ad Euro 2008 non potevano mancare i corsi di cucina. Alcune scuole propongono ricette specifiche ad ogni paese qualificato per il girone finale. La Scuola Club Migros, dal canto suo, ha invece deciso di organizzare un corso per “preparare stuzzicanti snack per tenere alto il morale tra un tempo e l’altro”. “In questo modo – si legge sul sito internet della scuola – i vostri stuzzichini, spiedini ed involtini diventeranno i veri vincitori di ogni partita”. Imperdibile!
swissinfo con ATS, Gérald Hammel
(traduzione ed adattamento di Daniele Mariani)
Il fischio d’inizio dei Campionati europei di calcio, organizzati congiuntamente dalla Svizzera e dall’Austria, sarà dato a Basilea il sette giugno 2008.
La terza più grande manifestazione sportiva mondiale dovrebbe attirare da 400’000 a 500’000 visitatori stranieri a Basilea, Berna, Ginevra e Zurigo, secondo le stime di Svizzera Turismo.
Nei 16 paesi che partecipano alla fase finale dell’Euro si parlano 14 lingue. La lingua di comunicazione principale dovrebbe essere verosimilmente l’inglese.
Per preparare coloro che saranno direttamente a contatto con i tifosi, l’ente turistico del canton Berna ha lanciato una campagna di preparazione. Intitolata “Welcome to Bern”, la campagna prevede in particolare dei distribuire un opuscolo che riassume le principali frasi per accogliere i visitatori provenienti dall’Olanda, dalla Francia, dall’Italia e dalla Romania. Queste nazionali giocheranno infatti nella capitale federale.
Svizzera Turismo ha pure pubblicato un manuale simile. La guida, in formato passaporto, contiene un lessico che servirà a dare una formazione minima ai volontari e agli impiegati dei settori che lavorano coi turisti.
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