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Il sogno dell’adozione internazionale

Per le numerose coppie senza figli residenti in Svizzera le possibilità di adottare un bambino straniero sono sempre più ridotte.

Molte coppie non possono realizzare il sogno di avere un figlio. E’ infatti diventato più difficile adottare un bambino straniero, siccome nel paese d’origine si cercano sempre più spesso soluzioni in loco per gli orfani. L’anno scorso, si è appreso giovedì a Basilea in occasione della Giornata svizzera delle adozioni internazionali, le richieste sono state tre volte superiori al numero dei bimbi adottati.

Analogamente a quanto osservato a livello internazionale, dal 2005 gli affidamenti sono in forte calo anche in Svizzera: l’anno scorso sono stati 299, contro i 577 del 2004. La maggior parte dei bambini provengono da Etiopia, Thailandia, India, Colombia e Russia.

Molti paesi riescono attualmente a trovare soluzioni interne, attraverso affidamenti o adozioni, ha precisato l’Ufficio federale di giustizia spiegando la nuova tendenza. È diventato quindi più difficile ottenere un bambino e questo aumenta il pericolo di abusi ai danni dei piccoli e dei loro reali genitori.

Per combatterli è in vigore la Convenzione dell’Aia sull’adozione, alla quale la Svizzera aderisce dal 2003. L’accordo facilita la cooperazione fra gli Stati di origine e quelli di accoglienza.

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