In memoria delle vittime di Wimmis
Familiari, amici, rappresentanti dell'esercito e il consigliere federale Samuel Schmid si sono riuniti martedì nella chiesa di Thun per commemorare le vittime dell'incidente militare di Wimmis, che ha causato la morte accertata di quattro soldati.
Nella chiesa riformata della località bernese sono state accese cinque candele in ricordo dei quattro militi deceduti e del soldato ancora disperso nell’incidente di giovedì scorso sul fiume Kander.
Le vittime – tra i 25 e i 33 anni di età – stavano effettuando un esercizio su canotti pneumatici nell’ambito di un corso di ripetizione della compagnia di sicurezza del trasporto aereo 3. Le imbarcazioni si sono rovesciate in prossimità di Wimmis, nell’Oberland bernese, in un tratto di fiume dove la navigazione commerciale è solitamente proibita.
Di fronte alle centinaia di persone riunitesi a Thun, il capo del Dipartimento federale della difesa Samuel Schmid ha espresso le sue condoglianze ai familiari, assicurando loro tutto il suo sostegno.
Il ministro della difesa ha detto di attendersi spiegazioni rapide sulle circostanze del dramma. «Comprendo la rabbia di fronte a questo incidente e le questioni che restano ancora aperte. Ma non è ancora giunto il momento per le critiche».
Quattro morti e un disperso
Nonostante le assidue ricerche condotte lungo il corso del fiume e nel lago di Thun, dove si getta la Kander, manca all’appello ancora un milite. Il bilancio della tragedia di giovedì scorso potrebbe quindi aggravarsi, dal momento che non vi sono più speranze di ritrovarlo in vita.
Oltre ai quattro morti e un disperso, l’incidente ha causato anche cinque feriti, tra cui il comandante di compagnia, fratturatosi la mascella. Le autorità militari hanno avviato un’inchiesta preliminare nei suoi confronti. Sull’ufficiale gravano sospetti di omicidio colposo plurimo e lesioni personali plurime.
La giustizia dovrà in particolare determinare come mai il gruppo ha intrapreso la discesa proprio in un tratto di fiume ritenuto dagli specialisti estremamente pericoloso e chiarire se le imbarcazioni utilizzate – gommoni gonfiabili di tipo M6 – erano appropriate.
Giustizia militare
Le domande che restano ancora in sospeso sono molte. Sarebbe tuttavia sbagliato pronunciare un verdetto prima che l’inchiesta sia conclusa, ha sottolineato lunedì la Commissione di politica di sicurezza del Consiglio nazionale (camera bassa del parlamento).
Secondo il presidente Bruno Zuppiger, la commissione non vuole nemmeno rimettere in causa l’indipendenza della giustizia militare sulla base di questo incidente. Alcuni membri della commissione vorrebbero infatti che la giustizia militare sia affidata a quella civile.
«Dapprima occorre procedere a un dibattito di fondo», ha detto Zuppiger. Questa discussione si svolgerà in una prossima seduta, in presenza dell’uditore in capo dell’esercito.
Basta esercizi superflui
Davanti ai media, il capo dell’esercito Roland Nef ha affermato negli scorsi giorni di voler proibire in futuro esercizi senza legame diretto con la missione di base delle unità in formazione, compresi quelli organizzati al di fuori del servizio.
Il rischio deve essere limitato al minimo assoluto, ha dichiarato. I programmi di formazione dovranno essere esaminati specificatamente dal punto di vista della sicurezza dal comandante responsabile.
In merito all’incidente di Wimmis, ha puntualizzato Nef, l’esercito si assumerà le sue responsabilità di fronte ai familiari delle vittime.
swissinfo e agenzie
12 giugno 2008 – Due canotti si rovesciano sul fiume Kander nell’Oberland bernese provocando quattro morti e un disperso.
12 luglio 2007 – Una valanga travolge sei militi che, insieme ad altri compagni, stavano salendo sulla Jungfrau.
12 ottobre 2001 – Un elicottero militare del tipo Alouette III precipita vicino a Montana, in Vallese, causando la morte dei quattro occupanti.
25 maggio 2001 – Un elicottero militare Alouette III si schianta vicino a Delémont, nel Giura, dopo aver urtato una linea telefonica. Il pilota e tre guardie di confine perdono la vita.
12 novembre 1997 – Un pilatus Turbo-Porter PC-6B precipita durante un’esercitazione nella Simmental (canton Berna). Muoiono il pilota e i quattro passeggeri.
L’esercito svizzero è composto di 140mila militi, di cui solo 4200 sono professionisti (soldati, istruttori e ufficiali).
La legge obbliga tutti gli uomini svizzeri a prestare servizio nell’esercito, purché siano atti.
Nella pratica, quasi un terzo è escluso per svariati motivi.
Per le donne il servizio è volontario.
Il servizio si svolge a partire dai 18 anni. La scuola reclute dura dalle 18 alle 21 settimane. Seguono corsi di ripetizione di tre settimane scaglionati fino ai 35 anni.
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