L’Appenzello Interno propone di limitare il turismo di massa
Il cantone situato nella Svizzera nord-orientale, con le sue montagne spettacolari e i suoi sentieri escursionistici, è estremamente popolare tra i turisti... troppo popolare, secondo i politici locali che ora vogliono porre un freno.
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Appenzell proposes to limit mass tourism
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L’anno scorso 1,8 milioni di persone hanno visitato la piccola regione dell’Appenzello Interno, perlopiù in gita. Molti hanno fatto escursioni in luoghi pittoreschi come il Lago Seealp o la pensione Äscher-Wildkirchli ad Alpstein, che ha guadagnato fama mondiale dopo essere apparsa sulla copertina di un libro di National Geographic nel 2018.
Si ritiene che Instagram e altre piattaforme di social media, nonché la crescita dell’escursionismo, siano in parte alla base del recente aumento di visitatori che continua ancora oggi. Il turismo genera circa 125 milioni di franchi svizzeri (136 milioni di dollari) all’anno di entrate per la regione; un posto di lavoro su sei è direttamente collegato all’accoglienza dei visitatori.
Ma i funzionari locali del Cantone Appenzello Interno sostengono che i parcheggi pieni, le strade congestionate e i cassonetti stracolmi non possono continuare ad esistere nell’attuale forma.
Il Governo locale ha quindi elaborato una strategia turistica che il Parlamento ha discusso lunedì, il cui titolo è “Dove sono i limiti del turismo?”. La strategia contiene 15 misure, due delle quali mirano a incoraggiare un minor numero di gite giornaliere e un maggior numero di pernottamenti più lunghi. La decisione sul progetto è ancora in sospeso.
Roland Dähler, consigliere di Stato del Cantone, ha dichiarato alla televisione pubblica svizzera SRF: “Tutto ha dei limiti. È nostro compito trovare un sano equilibrio tra turismo e natura”.
Le esperienze fatte durante la pandemia di Covid-19 hanno portato altre regioni svizzere a rivedere le proprie strategie turistiche.
La città di Lucerna, che è una tappa popolare per i tour in pullman e in particolare per i turisti provenienti dall’Asia, vuole allontanarsi dal turismo di massa con la sua strategia “Vision Tourism 2030”. Vorrebbe attirare più ospiti dalla Svizzera e dall’Europa, più congressi e pernottamenti più lunghi.
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