La carta di credito magica non esiste
Una fiaba moderna intende insegnare ai bambini della scuola dell'infanzia e delle elementari come gestire i propri soldi. Pro Juventute lancia così una campagna nazionale di prevenzione contro l'indebitamento giovanile.
Janna, vestitino rosso e lunghe trecce d’oro, va al supermercato con i genitori. Il suo viso si illumina quando raggiunge il reparto dei giocattoli.
Lì la sua fantasia comincia a viaggiare: immagina di essere nel paese dei balocchi, in un mondo dove tutto è possibile, dove tutti i suoi desideri vengono esauditi. Si imbatte così in «Potz Tuusig», un personaggio fiabesco, che consegnandole una carta di credito magica la induce a riempire il suo carrello di bambole, peluche, leccornie.
Campagna di prevenzione
È l’incipit di una fiaba moderna dal titolo «Potz Tuusig» – esclamazione svizzero tedesca che significa perbacco – presentata di recente a Basilea da Pro Juventute, fondazione svizzera attiva nel settore dei bambini e giovani, e da Plusminus, ufficio di consulenza in materia di indebitamento e di gestione del canton Basilea. Si tratta di una pubblicazione illustrata e interattiva per bambini dai 5 agli 8 anni e pensata per farli riflettere sul valore dei soldi.
«Potz Tuusig segna l’inizio di una campagna di prevenzione sulla corretta gestione del denaro in Svizzera», spiega a swissinfo.ch Stephan Oetiker, presidente di Pro Juventute. «L’obiettivo del libro è di fornire ai bambini della fascia prescolare delle competenze per gestire correttamente i loro soldi. La storia invita inoltre genitori ed educatori a chinarsi sul tema soldi attraverso una serie di domande e di spunti di riflessione. È forse questa la principale novità del progetto».
Giovani in rosso
Questa iniziativa non giunge inaspettata e risponde a una situazione nuova e a volte drammatica che colpisce sempre più giovani in Svizzera: l’indebitamento.
Stando a un’inchiesta commissionata dall’Ufficio federale di giustizia (UFG) nel 2007, circa un terzo dei giovani adulti dai 18 ai 24 anni della Svizzera tedesca è indebitato. Spesso si tratta di diverse centinaia di franchi prestati loro di regola da genitori, amici o conoscenti.
Pro Juventute propone di combattere questo fenomeno potenziando il ruolo educativo della scuola e dei genitori. «Chiediamo ai cantoni l’introduzione nei programmi scolastici obbligatori del tema soldi, consumo e gestione finanziaria. Abbiamo formulato questa richiesta poiché la piaga dell’indebitamento ci preoccupa. Invitiamo quindi la scuola e la famiglia ad occuparsi di questa tematica di stretta attualità servendosi di questo mezzo didattico gratuito», sottolinea Oetiker.
Irresistibile acquisto
Cellulare di ultima generazione, pantaloni griffati, lettori MP3, automobile sportiva e uscite con gli amici sono solo alcune delle molte trappole per finire nel vortice dei debiti. Il mercato ha individuato nel giovane uno spensierato e affezionato cliente. I prodotti vengono offerti a rate e così, chi non sa resistere al desiderio di uscire in discoteca con l’ultimo gioiellino tecnologico o con la giacca di pelle firmata, finisce ben presto nelle grinfie dei creditori.
In Svizzera, stando a uno studio svolto dalla Scuola universitaria professionale bernese nel 2003, gli adolescenti fra i 12-18 anni spendono complessivamente tra mezzo e un miliardo di franchi all’anno. «Sono soldi che i giovani posseggono solo in parte – evidenzia il presidente di Pro Juventute – ed è quindi scontato vederli convivere con un conto in banca costantemente in rosso o con prestiti da saldare a dritta e a manca. I giovani non hanno purtroppo imparato come rispondere adeguatamente ai bisogni indotti dalla pubblicità».
Insegnamenti per la vita
È una lacuna che «Potz Tuusig» intende colmare partendo dai consumatori più piccoli. Infatti, anche loro sono bersagliati giornalmente dalla reclame. È sufficiente entrare in un supermercato con i figli per accorgersi delle linee di prodotti sviluppate a misura di bambino. Per i genitori, l’acquisto può trasformarsi a volte in un vero e proprio incubo, se non si adottano delle strategie educative adeguate.
Insegnamenti che Christa Rigozzi, miss Svizzera 2006 e nonnina raccontastorie per l’occasione, non ha più dimenticato. «Mia madre mi ha sempre responsabilizzata e mi ha insegnato a gestire da sola i soldi. Mi ha dato così la possibilità di imparare dagli errori. A volte, mi capitava di spendere subito la paghetta settimanale, per seguire un mio capriccio, e di pentirmene subito dopo».
Janna, la piccola protagonista della fiaba, resiste invece alla tentazione di soddisfare i suoi desideri. Fa le linguacce a «Potz Tuusig», abbandona il suo carrello della spesa e ritorna ad abbracciare i suoi genitori. «È importante che i bambini imparino subito che non esiste una carta magica e questa storia insegna loro a non spendere più di quanto si ha in tasca», conclude miss Svizzera 2006.
Luca Beti, Basilea, swissinfo.ch
Un’inchiesta svolta nel 2007 su mandato dell’Ufficio federale di giustizia ha delineato i contorni dell’indebitamento giovanile in Svizzera.
La ricerca è stata svolta dalla Scuola universitaria professionale della Svizzera occidentale e ha interessato un campione di 500 persone.
È il primo studio nel suo genere nella Svizzera tedesca e ha dimostrato che l’indebitamento ha colpito anche il nostro Paese, ma che non è ancora un fenomeno di massa.
Alcuni dati:
– Il 38 percento dei giovani adulti fra i 18 e 24 anni della Svizzera orientale è indebitato.
– Circa un terzo ha contratto il debito presso genitori, parenti o amici.
– Soltanto il 4 percento chiede invece un prestito a una banca.
– ll debito della metà dei giovani adulti ammonta a meno di 1000 franchi.
– Uno su dieci ha un debito superiore ai 2000 franchi.
– Uno su sette ha un debito superiore allo stipendio mensile.
È una pubblicazione destinata ai bambini dai 5 agli 8 anni pubblicata da Pro Juventute e da Plusminus.
Al momento è disponibile gratuitamente soltanto in tedesco. Verrà tradotta nei prossimi mesi anche in italiano e francese.
È un mezzo didattico interattivo che invita bambini a riflettere sul tema denaro. Fornisce inoltre dei suggerimenti educativi a genitori o educatori.
Segna l’inizio di una campagna di prevenzione nazionale sulla corretta gestione dei soldi. A questo primo libro, faranno infatti seguito altri due mezzi didattici per gli allievi della scuola dell’obbligo.
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