Storico processo per pedofilia di Terre des Hommes
Yesid Torres non è nemmeno riuscito a raggiungere l’ospedale. L’overdose di cocaina non ha lasciato scampo a questo 15enne colombiano. La droga però non è l’unica responsabile della sua morte: l’italiano di 72 anni che gli fornì la coca e ne abusò sessualmente, avrebbe fatto di peggio…
Accusato di pornografia infantile, atti sessuali con minori e induzione alla prostituzione, P.P. attende la sentenza mentre la difesa cerca in tutti i modi di temporeggiare. Definito storico, il suo è il primo processo di questo tipo contro un cittadino straniero in Colombia ed è il risultato degli sforzi portati avanti da Terre des Hommes.
«Gli avvocati della difesa vogliono trovare un accordo per sospendere il processo, ma noi andremo fino in fondo per dimostrare a quanti praticano il turismo sessuale che possono essere puniti anche in Colombia», spiega Pierre Zwahlen, portavoce dell’ONG svizzera.
Nonostante l’impunità che può regnare nel paese, continua Zwahlen, «è indispensabile che gli stranieri non si sentano protetti quando commettono questi crimini contro i bambini».
L’avvocato di Terres des Hommes e responsabile del caso, Fredy del Toro, è convinto che durante la prossima udienza – prevista a metà mese – si conoscerà il finalmente il verdetto. E questo anche se la difesa ha cercato – tra mille stratagemmi – di far passare il settantenne come un malato mentale.
Gli avvocati di P.P. hanno poi cercato di far annullare processo dicendo che il loro cliente non capiva lo spagnolo. Una richiesta respinta però dal giudice. «Non soltanto P.P. parla spagnolo, ma il suo avvocato è sempre stato al suo fianco», ha spiegato Fredy Del Toro a swissinfo.
Cartagena, paradiso e inferno
La triste storia di Yesid «non è un caso isolato a Cartagena», afferma Pierre Zwahlen. In questa signorile città caraibica – principale destinazione turistica colombiana – il mercato del sesso a pagamento è sempre più florido, non risparmia i bambini e si nutre della povertà che affligge la popolazione, soprattutto in periferia.
«Il turismo sessuale è molto importante a Cartagena e lungo tutta la costa caraibica. Ci sono centinaia di bambini vittime di questo dramma, in seguito alla grande indigenza e alla miseria che colpisce soprattutto gli sfollati», rincalca Zwahlen. Negli ultimi anni, oltre quattro milioni di colombiani hanno dovuto abbandonare le loro abitazioni in seguito ai conflitti armati o alle pressioni dei narcotrafficanti.
La storia di Yesid
Per mesi e mesi, P.P. portò minori, giovani adulti e prostitute nel suo appartamento, in un lussuoso quartiere di Crespo. Eppure, questo singolare pellegrinaggio non sembrò destare attenzione.
Almeno fino al 23 febbraio 2009, quando il portiere del palazzo chiamò la polizia. Nell’appartamento dell’italiano, le autorità scovarono un gran numero di fotografie pornografiche, droga e Whisky. In pantaloncini e visibilmente ubriaco, l’uomo abbracciava il giovane colombiano, nudo e in preda alle convulsioni. Più tardi, il ragazzo morì mentre lo stavano trasportando all’ospedale.
Yesid era stato “ingaggiato” dal settantenne come “lavoratore domestico”. In realtà, secondo l’avvocato dell’accusa, il suo compito consisteva nel partecipare ad atti sessuali con altri minori – di cui uno appena 13enne – e giovani adulti.
«Sembra che Yesid abbia cercato di prendere le distanze e che avesse una ragazza. Ci chiediamo se questa overdose di cocaina non sia la conseguenza della rabbia e, in qualche modo, della gelosia dall’italiano. L’accusa di omicidio non è però stata portata avanti perché non c’erano le prove necessarie.
I trucchi della difesa
Oltre ai già citati tentativi di temporeggiare o annullare il processo, la difesa ha pure cercato di comprare la famiglia di Yesid affinché ritirasse le accuse: una strategia che non è certo nuova ai rappresentanti legali di Terres des Hommes. «È estremamente difficile ottenere giustizia perché queste persone hanno dei buoni avvocati e usano tutti i trucchi possibili per ritardare il procedimento o per corrompere i giudici», spiega Zwahlen.
Il portavoce dell’ONG svizzera racconta di aver assistito a un’udienza dove era chiaro che l’avvocato dell’accusa aveva comprato i genitori della vittima per farli testimoniare contro il loro stesso figlio. «E tutto questo per denaro».
Malgrado le difficoltà, Terre des Hommes è riuscita a far condannare 11 colombiani coinvolti in un caso di sfruttamento sessuale su minori e, con il processo di P.P., prosegue la sua battaglia e manda un messaggio forte e chiaro, che va oltre i confini della Colombia: «Nessuna impunità per il turismo sessuale!».
Marcela Águila Rubín, swissinfo.ch
(Traduzione dallo spagnolo di Stefania Summermatter)
Secondo le stime dell’UNICEF, ogni anno circa 2 milioni di bambini sono oggetto di sfruttamento sessuale, soprattutto in Asia, Sudamerica, Africa ed Europa orientale.
Tra i paesi più colpiti figurano la Thailandia (circa 800’000 bambini vittime di abusi), il Brasile (500’000) e l’India (400’000). Il 90% degli abusi è commesso negli alberghi.
La stragrande maggioranza dei clienti proviene dall’estero.
Nel 2006, 842 milioni di persone hanno effettuato viaggi turistici; a livello globale, il settore turistico impiega circa 100 milioni di persone.
Il giro d’affari legato alla pedofilia – prostituzione e pornografia infantile – è stimato a 20 miliardi di dollari annui (circa 23 miliardi di franchi).
Oltre quattro milioni di colombiani hanno dovuto abbandonare le loro abitazioni in seguito ai conflitti armati o alle pressioni dei narcotrafficanti.
Le imprese – ad esempio – spingono i contadini a vendere la loro terra, spiega Pierre Zwahlen. Questi campi vengono utilizzati per coltivare prodotti che rovinano la terra e destinati a servire da agrocarburanti.
Privati dei loro beni, i contadini si spostano verso le città dove vivono in condizioni di estrema povertà.
Presente in Colombia dal 1979, Terre des Hommes ha sviluppato diversi programmi a sostegno degli sfollati e contro lo sfruttamento sessuale. Tra questi figura anche la prevenzione della violenza e la difesa delle vittime.
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