Street Parade: Zurigo continua a ballare
Nonostante la pioggia, la 19esima edizione della Street Parade ha radunato a Zurigo 650'000 appassionati di musica elettronica. Alle cinque in punto, i raver hanno osservato un minuto di silenzio in memoria delle vittime di Duisburg. Reportage.
Angeli e demoni si aggirano sabato per le strade di Zurigo. Orecchie di coniglio spuntano tra la folla e ali celesti pendono dalle spalle delle migliaia di raver incantati dalla musica elettronica.
I travestimenti sono ormai una tradizione alla Street Parade. Alcuni partecipanti hanno in testa delle corna da diavoletto e un tridente in mano, altri somigliano a un pirata o un orsacchiotto, mentre altri ancora portano vestiti succinti e parrucche colorate.
Già prima dell’arrivo delle Lovemobiles, decine di migliaia di persone sono scese per le strade di Zurigo, musica nelle orecchie e danza nel sangue. La ressa è inevitabile alla Street Parade, anche se quest’anno la pioggia potrebbe aver scoraggiato qualcuno.
L’impressione è che ci sia meno gente rispetto allo scorso anno o almeno per ora ci si muove senza problemi per le vie di Zurigo, contrariamente a quanto accaduto poche settimane fa alla Love Parade di Duisburg. Ma non sarà che questo dramma ha smorzato gli entusiasmi?
«Sinceramente non penso a ciò che è successo a Duisburg», racconta una donna tedesca con una parrucca blu in testa. «Probabilmente chi è rimasto colpito, ha scelto di non venire a Zurigo. Io invece ci sono, e voglio divertirmi».
Non tutti però sembrano così indifferenti. «Certo che penso alla Germania», ci spiega un giovane svizzero. «Trovo che quanto successo sia davvero grave, ma sono sicuro che qui non possa ripetersi. A Duisburg hanno fatto un errore madornale: non avrebbero dovuto bloccare le zone in quel modo, senza vie di fuga. Inoltre l’area era troppo piccola per accogliere un così alto numero di partecipanti».
Nessun incidente di rilievo
Malgrado il dramma di Duisburg, i partecipanti alla Street Parade sembrano avere molta fiducia negli organizzatori. Le misure di sicurezza sono state intensificate e lungo tutto il percorso sono stati piazzati dei cartelli per indicare le vie di fuga.
Le Lovemobiles possono dunque partire, con al seguito i ravers scatenati diretti verso il QuaiBrücke, la Bürkliplatz e il porto di Enge. Il martello batte forte, la folla danza o si riposa bevendo una birra.
L’alcool si trova ovunque. E la gente anche. Al punto che sembra muoversi come un serpentone, senza strappi né buchi. Due uomini in costume si fanno strada tra la ressa. Uno ha un piede sanguinante e il volto visibilmente sofferente. Racconta di essersi tagliato stupidamente con un pezzo di vetro e di essere alla ricerca dei samaritani. Qualcuno gli ha buttato addosso una bottiglia, ma la ferita avrebbe potuto essere più grave, ci spiega prima di fuggire via trascinato dall’amico.
Zurigo non è Duisburg
«Adoro la Street Parade. È meravigliosa», ci dice un turista inglese. Anche se quanto accaduto in Germania è orribile, non ha pensato nemmeno per un istante che potesse esserci un pericolo simile in Svizzera.
«A Zuirgo c’è un lago. Invece di lasciarmi trascinare o di soffocare, in caso di pericolo potrei semplicemente tuffarmi nell’acqua», ci spiega. Il ragazzo al suo fianco non sembra però molto convinto. «E se non fossi vicino alla riva?», gli chiede perplesso.
I giovani inglesi non vogliono però guastarsi la festa con pensieri simili: «Siamo venuti per divertirci. La Street Parade è soltanto una volta l’anno!».
«Sono felice che gli organizzatori zurighesi abbiano tutto sotto controllo», sottolinea uno svizzero travestito da angelo. «Qui non accadrà nulla di spiacevole. Hanno calcolato ogni minimo rischio», ci dice con convinzione.
Non c’è mai stata così tanta ressa alla Street Parade da aver paura, prosegue il giovane. E poi, un po’ di calca è normale a una festa simile. «Potrebbero invece prevedere qualche gabinetto in più per gli uomini…».
Poi arriva la pioggia. Le ali degli angeli cedono sotto il peso dell’acqua, mentre le corna dei diavoli puntano dritte verso il cielo.
Alle cinque in punto tutto tace. I partecipanti osservano un minuto di silenzio in memoria delle vittime della tragedia di Duisburg. «Non ne sapevo nulla…», ci racconta una giovane ragazza francese con una parrucca rosa in testa. «Mi spiace davvero per le vittime di Duisburg, ma io sono qui per far festa. Mi piace tantissimo e voglio solo divertirmi».
Eveline Kobler in Zürich, swissinfo.ch
(Traduzione dal tedesco, Stefania Summermatter)
La Street Parade si è svolta per la prima volta nel 1992. Il promotore è stato uno studente di matematica, Marek Krynski, il quale ha preso spunto dalla Love Parade di Berlino.
Alla prima edizione hanno partecipato 2000 persone. Il corteo danzante è sfilato lungo la rinomata Bahnhofstrasse, suscitando il disappunto di molti zurighesi.
L’anno seguente le autorità hanno vietato ai raver di ballare «sulla via più ricca del mondo».
Da allora molto è cambiato: 13 sponsor ufficiali, accoglienza da ente del turismo e banchetti per le informazioni fanno da cornice alla manifestazione, giunta alla sua 19esima edizione.
Il corteo si snoda per 2,4 km: dall’Utoquai, ovvero dal quartiere Seefeld,
attraversando il ponte tra il fiume e il lago, per proseguire verso Piazza Bellevue, il QuaiBrücke, la Bürkliplatz, fino porto di Enge.
La 19esima edizione della Street Parade ha radunato 650’000 persone a Zurigo, ossia 50’000 in più rispetto al 2009.
I raver hanno danzato sulle note di oltre 200 artisti, 6 palchi, 30 love-mobile.
I media stranieri hanno seguito da vicino la manifestazione: 150 giornalisti erano accreditati, contro un centinaio appena dello scorso anno.
Le forze dell’ordine hanno dichiarato che non ci sono stati problemi significativi e che la manifestazione si è svolta in un clima sereno.
Il sistema di sicurezza è stato adeguato in seguito al dramma di Duisburg: lungo il percorso sono stati posti dei cartelli per segnalare le vie di fuga e diversi oggetti potenzialmente pericolosi sono stati sequestrati.
Una ventina di persone sono state arrestate per traffico o consumo di droga, guida in stato di ebrietà e infrazione alla legge sugli stranieri.
I samaritani hanno soccorso 444 persone, ossia un terzo in meno rispetto al 2009, e 53 persone sono state ricoverate in ospedale (101 nel 2009).
Centinaia di migliaia di persone si sono spostate coi trasporti pubblici. Le FFS avevano previsto 105 treni speciali e notturni.
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