Suicidi con armi da fuoco, il primato alla Svizzera centrale
Stando a uno studio dell’università di Zurigo, pubblicato nella rivista scientifica «European Psychiatry», i suicidi con armi da fuoco sono generalmente più frequenti nei cantoni Uri, Nidvaldo e Obaldo.
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Per la prima volta si è tentato di tracciare una relazione fra numero di suicidi e possesso di armi da fuoco nei cantoni svizzeri. La ricerca ha rivelato che nei cantoni della Svizzera centrale (Nidvaldo, Obvaldo, Uri, Svitto, Glarona ), Argovia, Berna e Basilea campagna il numero dei suicidi con arma da fuoco è superiore alla media.
Lo studio ha indicato inoltre che in molte abitazioni di questi cantoni è presente un’arma da fuoco. La percentuale maggiore (più del 45%) si è registrata nei cantoni Basilea campagna, Uri, Nidvaldo e Obvaldo. Negli ultimi tre cantoni, il 32,7% delle persone che si toglie la vita lo fa con armi da fuoco, la percentuale maggiore in Svizzera.
All’opposto si trovano i cantoni di Basilea città, Ginevra, Vaud e Neuchâtel dove la reperibilità di pistole e fucili non supera il 25%. Qui, il numero di suicidi con un’arma da fuoco è minore. Nel canton Ginevra è del 15,2% e del 24,4% nel canton Basiela città.
Lo studio si basa sulle statistiche di suicidi avvenuti in Svizzera tra il 1998 e il 2007. Durante questo periodo, il numero di persone che hanno posto fine alla loro esistenza sono state 13’410, di cui 3’169 con armi da fuoco (23,6%).
Il Ticino si situa al di sotto della media, con una percentuale di suicidi con armi del 20,9%, mentre il Grigioni è leggermente al di sopra con il 25,6%. Tuttavia, nel cantone retico la disponibilità di armi è molto più marcata (45%) rispetto al Ticino (24,7%).
swissinfo.ch e agenzie
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