Un nuovo modello per far fronte alla domanda di organi?
Come altri paesi europei, anche la Francia ha ora introdotto il modello del “consenso presunto” per aumentare il numero di potenziali donatori di organi. In Svizzera, dove la domanda ha toccato un nuovo record, per prelevare un organo occorre ancora oggi il consenso esplicito del donatore o dei famigliari.
Alla fine di settembre dell’anno scorso, quasi 1500 persone erano in lista di attesa in Svizzera per la donazione di organi. Si tratta del numero più alto registrato dal 2010, rileva Swisstransplant, la Fondazione nazionale svizzera per il dono ed il trapianto d’organi.
Il periodo di attesa varia a seconda dell’organo richiesto. Le persone che necessitano un trapianto del cuore devono aspettare in media 371 giorni, mentre coloro che hanno bisogno di un nuovo rene attendono in media 1178 giorni fino al trapianto. Ogni settimana, circa due persone in lista di attesa perdono la vita in mancanza di un nuovo organo.
Secondo un sondaggio condotto da Swisstransplant, l’80% degli svizzeri è favorevole alla donazione di organi. Tuttavia, i parenti rappresentano spesso un ostacolo per attuare questa volontà. Circa la metà dei parenti rifiutano infatti di dare il loro consenso per la donazione degli organi di una persona cara.
Consenso presunto
In Francia, dal 1° gennaio 2017, i medici non devono più chiedere il permesso dei parenti. In base alla nuova legge, hanno il diritto di utilizzare gli organi se il potenziale donatore non ha espressamente rifiutato una donazione.
Questo modello, basato sul principio del “consenso presunto”, è già in vigore in altri paesi europei. In base ai dati di Eurotransplant, si applica infatti in Austria, Belgio, Croazia, Ungheria, Lussemburgo e Slovenia.
In Svizzera, un organo può essere prelevato solo se il donatore o i suoi parenti hanno dato espressamente il loro accordo. Nel 2015, il parlamento ha bocciato, per ragioni etiche, di introdurre anche in Svizzera il modello del consenso presunto.
Per contrastare la carenza di organi, il governo ha tuttavia previsto di lanciare un nuovo piano di azione, tra cui una campagna di informazione gestita da Swisstransplant.
Dal 2014 al 2015 il numero di donatori è passato da 14,4 a 17,4 persone per milione di abitanti (tendendo conto di tutti i gruppi della popolazione). Un numero insufficiente per far fronte alla domanda di organi. La Confederazione si è posta lʼobiettivo di raggiungere i 20 donatori per milione di abitanti entro il 2018.
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