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Un piccolo pezzo di casa svizzera nel mezzo della cosmopolita città di Londra

Bild von einem Haufen 1. August-Weggen
Keystone / Arno Balzarini

A molte persone svizzere espatriate mancano due o tre cose quando sono lontane: le montagne, la loro lingua madre e il pane. A Londra, Tanja Burri e André Brogli offrono alla diaspora elvetica un pezzo di casa. 

Ashburnham Road a Ham, nel sud di Londra: case di mattoni, bei giardini all’entrata, cortili squallidi. In breve: la periferia inglese. La mucca di plastica rossa e bianca non si inserisce bene nel quadro. È il marchio del panificio svizzero dove André Brogli fa il pane dalle prime ore del mattino. 

“Solij, il mio dipendente e sous-chef, sta infornando il Berner Zwiebelkuchen in questo momento. Dobbiamo prepararlo fresco ogni giorno, perché va benissimo, piace molto alla gente”, dice Brogli. Oltre alla torta di cipolle bernese, la “Swiss Bakery” di Ham vende anche pane di San Gallo, pane di ruta del Seeland, il Büürli o pane di farro. 

Eine Kunststoffkuh vor dem Laden
L’animale si trova davanti all’ingresso della Swiss Bakery di Londra. SRF/PATRIK WÜLSER

“Il pane inglese è solitamente un pane bianco. Nel processo di produzione, oltre alla farina si usa spesso lo zucchero. Il pane è spesso molto morbido. In Svizzera utilizziamo una varietà di farine diverse per i nostri pani: farina di grano, di segale o di farro. Ma questo non è comune in Inghilterra.” 

Per addentare un’altra fetta di pane svizzero, i e le clienti accorrono a Ham da tutto il Regno Unito. Non è insolito che il sabato gli svizzeri e le svizzere all’estero vengano a Londra anche da Birmingham, dal Galles o dalla Scozia. 

Nel negozio con la mucca rossa e bianca e l’orologio a cucù, non solo la fame viene soddisfatta al suono di Radio Swiss Pop con la treccia bernese, ma anche la nostalgia di casa. Una svizzera espatriata che vive in Scozia da vent’anni ha recentemente pianto di gioia quando è entrata per la prima volta nel negozio, racconta la socia Tanja Gugger. 

Auch Schweizer Patisserie wird hier angeboten: Spitzbuben, Berliner, Gipfeli
Anche i dolci non sono da meno. SRF/PATRIK WÜLSER

Chi parte all’estero con armi e bagagli vuole conoscere ciò che è altro e straniero. A Londra, in Quebec o a Nairobi, ci si rende subito conto che la Svizzera non è né l’ombelico né il punto di riferimento del mondo. 

Ma a molte persone mancano due o tre cose lontane: le montagne, la lingua madre – e il pane. Lo conferma anche una bernese che è cresciuta in Africa. Ora vive con la famiglia a Londra e fa regolarmente la spesa alla Swiss Bakery: “È così bello qui. È un pezzo di casa. Quando vengo in questa panetteria, mi sento sempre un po’ a casa, in Svizzera. Qui posso anche parlare lo svizzero tedesco, cosa che non posso fare in nessun altro posto di Londra”. 

Diese 5 Personen arbeiten in der Schweizer Bäckerei: 2 Frauen, 3 Männer
Questo è il team della panetteria svizzera a Londra. SRF/PATRIK WÜLSER

Dodici anni fa, André Brogli, 42 anni, di Zurigo, e Tanja Gugger, 41 anni, di Ins a Berna, sono partiti per l’estero dopo aver terminato la scuola alberghiera. A Londra, in un garage, hanno iniziato a produrre piccoli panini che consegnavano con un vecchio furgone a ristoranti e hotel. 

Uno dei loro primi clienti fu lo chef svizzero Anton Mosimann. Brogli e Gugger dicono che ancora oggi ordina i panini della Swiss Bakery quando occasionalmente deve cucinare per gli e le ospiti reali al Castello di Windsor. 

Da quattro anni non viaggiano più in furgone, ma gestiscono la Swiss Bakery di Ham, il posto dove andare quando si ha nostalgia del pane di San Gallo, della treccia o del croccante Mutschli. E probabilmente, di tanto in tanto, questi prodotti finiscono anche sulla tavola del re. 

Traduzione dal tedesco: Sara Ibrahim


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