Una caccia al tesoro… riciclato
I consumi crescono, e con loro anche i rifiuti: la Fondazione Pusch ha quindi organizzato - il 15 e il 16 maggio - le Giornate svizzere delle risorse e dei rifiuti, per sensibilizzare la popolazione in merito al riciclaggio, segnatamente quello dei telefoni cellulari.
«Mio padre fa spesso notare che ai suoi tempi l’accendino acquistato da ragazzi durava per quasi tutta la vita! Erano costruiti in ferro e potevano essere riempiti di volta in volta», afferma Steven Byrde, diplomato in scienze ambientali e segretario romando della Fondazione Pusch. «Oggigiorno, invece, compriamo continuamente accendini di plastica che gettiamo appena sono esauriti».
Proprio la gestione dei rifiuti è al centro dell’iniziativa «Tesoro nascosto», che si svolge nel quadro delle Giornate svizzere delle risorse e dei rifiuti ed è coordinata da Pusch: venerdì 15 e sabato 16 maggio in tutta la Svizzera sono proposte alla popolazione varie attività per far conoscere meglio la tematica del riciclaggio. Ad esempio, saranno organizzate visite a impianti di riciclaggio, azioni di pulizia di boschi, raccolte di apparecchi ancora funzionati.
«Il concetto di “tesoro” significa che un oggetto da noi considerato ormai vecchio e inutile – come un telefono cellulare passato di moda – può invece servire ancora a un’altra persona», spiega Byrde.
Bilancio positivo…
Complessivamente – evidenzia Steven Byrde – la Svizzera gestisce bene i propri rifiuti, i quali «sono indirizzati verso canali di trattamento corretti, per esempio il riciclaggio o l’incenerimento». Il controllo è soddisfacente: di regola gli scarti non vengono abbandonati nella natura o trattati in modo illegale.
Nella Confederazione, il riciclaggio «è stato gestito in modo deciso dalla fine degli anni Ottanta. A partire da quel momento, sono state prese diverse decisioni importanti come quella di proibire il deposito di rifiuti combustibili nelle discariche, in vigore dal 2000».
In seguito a tale divieto, sottolinea Byrde, «la popolazione ha dovuto scegliere tra l’incenerimento – una soluzione molto costosa – e il riciclaggio. Ciò ha chiaramente dato un impulso fondamentale alla seconda opzione».
Basti pensare – aggiunge – che per quanto concerne i rifiuti domestici e quelli prodotti dall’artigianato, il tasso di riciclaggio in Svizzera supera il 50%: «Si tratta di una percentuale enorme anche a livello mondiale».
… ma si può migliorare
Ciononostante, fa notare Byrde, la Svizzera ha ancora ampi margini di miglioramento, soprattutto per quanto concerne la quantità di rifiuti prodotti. «Malgrado tutti gli sforzi di sensibilizzazione, ogni anno aumentano i consumi e la produzione globale di rifiuti».
La domanda da porsi, dice Byrde, è: «Come posso ridurre la mia produzione di spazzatura? Basterebbe per esempio non acquistare ogni giorno un nuovo sacchetto quando si va a fare la spesa». Ovviamente, riconosce, «non si tratta di gesti decisivi, ma anche il più piccolo contributo è comunque importante».
Questione (anche) di mentalità
La manifestazione della campagna «Tesoro nascosto» s’inserisce proprio in questa riflessione. Infatti, secondo i dati forniti dall’associazione SWICO Recycling, anche se i telefoni cellulari possono durare in media circa 7 anni, in Svizzera il loro utilizzo supera raramente i 12-18 mesi. Il tasso di riutilizzo dei cellulari si situa appena al 15%. Nei cassetti degli svizzeri giacciono quindi circa 8 milioni di apparecchi inutilizzati.
Un discorso che può essere esteso ad altri oggetti, come radio e stampanti. Da un lato, fa notare Byrde, la qualità di molti oggetti non è più la stessa del passato, ragion per cui la sostituzione risulta essere più vantaggiosa di una riparazione. Dall’altro è necessario modificare i comportamenti individuali.
«È un problema tipico della nostra società: i paesi poveri faticano a organizzare il trattamento dei rifiuti, a garantire le strutture per effettuare il riciclaggio: per esempio mancano gli apparecchi di raccolta. Quelli ricchi, dal canto loro, faticano a diminuire la quantità di rifiuti prodotti».
Sensibilizzazione in primo piano
Steven Byrde ritiene questo problema arginabile soprattutto grazie alle azioni di sensibilizzazione: «Prevedere delle tasse supplementari può essere utile, ma vi sono alcuni beni – in particolare i prodotti considerati alla moda – che le persone acquistano comunque, indipendentemente dal loro prezzo».
Un’altra via da percorrere è la riflessione sulla reale utilità di ogni oggetto. A titolo d’esempio, alcuni grandi distributori hanno deciso alcuni anni or sono di vendere i tubetti di dentifricio senza un imballaggio di cartone.
Da ultimo, conclude Byrde, va tenuto presente che un’efficace misura contro l’eccesso di rifiuti è aumentare la durata di vita dei prodotti: riparandoli, scambiandoli, cedendoli. «Un buon esempio è il seggiolone per far sedere i bambini in automobile: 13 chilogrammi di materiale, che a un anno dal loro acquisto può già essere ceduto. Un oggetto per noi ormai inutile può essere un tesoro per qualcun altro».
Andrea Clementi, swissinfo.ch
Gli apparecchi elettrici ed elettronici contengono importanti quantitativi di metalli riciclabili come rame e ferro e di metalli pesanti come piombo, zinco e cadmio.
L’elevato tenore di metalli pesanti incide negativamente sul funzionamento degli impianti d’incenerimento dei rifiuti urbani e sul trattamento ed il riciclaggio dei residui della combustione. I metalli riciclabili contenuti in tali apparecchi sono in gran parte persi durante la loro combustione il loro recupero è particolarmente costoso.
L’ordinanza concernente la restituzione, la ripresa e lo smaltimento degli apparecchi elettrici ed elettronici obbliga i commercianti, i fabbricanti e gli importatori a riprendere gli apparecchi che figurano nel loro assortimento.
A loro volta, i consumatori sono tenuti a restituire gli apparecchi di cui intendono disfarsi. Gli apparecchi usati, infatti, non possono essere smaltiti insieme ai rifiuti urbani o ai rifiuti ingombranti.
Sabato 16 e domenica 17 maggio circa 300 comuni, scuole, associazioni e imprese parteciperanno in tutta la Svizzera all’azione di sensibilizzazione «Tesoro nascosto», giunta alla sua quinta edizione.
Il tema dell’edizione 2009 è il riutilizzo dei vecchi telefoni cellulari: i telefoni potranno essere consegnati in vari punti di raccolta situati nella Confederazione. La popolazione potrà inoltre informarsi – mediante visite guidate e attività d’animazione – in merito alla riduzione dei rifiuti, al riciclaggio e al compostaggio.
L’evento è coordinato dalla Fondazione svizzera per la pratica ambientale Pusch, ed è sostenuto dall’Ufficio federale dell’ambiente, da SWICO Recycling e dalle principali organizzazioni attive nel settore del riciclaggio.
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