È confermato: il Papa torna in Svizzera
Esattamente 20 anni dopo la sua prima visita in Svizzera, Giovanni Paolo II tornerà a Berna il 5 e 6 giugno prossimi.
Il Pontefice parteciperà al primo incontro dei giovani cattolici svizzeri. Un raduno che assume così una rilevanza internazionale.
Dopo l’annuncio della Conferenza episcopale svizzera, lunedì è giunta pure la conferma dell’ufficio stampa del Vaticano: il mese prossimo il Papa sarà in Svizzera.
Il Pontefice atterrerà nel pomeriggio del 5 giugno all’aeroporto militare di Payerne, dove sarà accolto dal presidente della Confederazione Joseph Deiss e da una delegazione del Consiglio federale.
In seguito raggiungerà direttamente Berna ed il Viktoriaheim, una casa di riposo per anziani gestita dalle suore di Ingenbohl.
“È stato lo stesso Papa a chiedere di pernottare presso questa congregazione”, la cui fondatrice, Marie Thérèse Scherer, era stata beatificata nel 1995, ha spiegato Marc Aellen, portavoce della Conferenza episcopale svizzera.
Portata internazionale
Marc Aellen ha sottolineato la portata della visita che sarà seguita dalle principali agenzie di stampa e dai media elettronici.
Oltre ai circa 60 giornalisti che viaggeranno con il Pontefice, circa 130 ulteriori redattori hanno già richiesto un accredito.
Il budget della manifestazione giovanile si aggira attorno ai 2.5 milioni di franchi. L’importo, finanziato da sponsor privati e da comunità parrocchiali svizzere, comprende le spese di viaggio, la sussistenza e l’alloggio di migliaia di ragazzi.
La sicurezza del Pontefice sarà garantita da misure simili a quelle applicate in occasioni delle visite dei capi di Stato, ha spiegato il portavoce della polizia comunale bernese.
Non è escluso che la polizia locale sarà assistita da quella di altri cantoni.
La visita risponde tuttavia principalmente a delle esigenze pastorali. “Il fatto che il Papa abbia accettato l’invito dei vescovi svizzeri ci riempie di gioia», dichiara Monsignor Denis Theurillat.
Vecchio e debole
“Giovanni Paolo II, nonostante la sua venerabile età ed il suo fragile stato di salute utilizzerà tutte le proprie forze” per incitare i giovani a costruire un mondo migliore, al di là delle frontiere linguistiche, culturali e confessionali, s’entusiasma il vescovo giurassiano.
Coordinatore della manifestazione, Pierre-Yves Maillard sottolinea “il paradosso evangelico” di quest’uomo debole e malato che tenta di smuovere i giovani.
Per segnare il suo legame con i giovani svizzeri, Giovanni Paolo II, oltre che dagli ufficiali incaricati della sua sicurezza, sarà pure accompagnato da quattro guardie svizzere provenienti dalle quattro regioni linguistiche.
Il 103esimo viaggio
L’ultimo viaggio all’estero del Pontefice risale al mese di settembre, quando si recò in Slovacchia.
Esausto, ha recentemente annullato una visita in Austria prevista per il mese di maggio.
L’ultimo viaggio papale in Svizzera risale al 1984. Dal 1978, anno dell’inizio del suo pontificato, Giovanni Paolo II, ha effettuato 102 viaggi al di fuori dall’Italia.
swissinfo e agenzie
Secondo l’ultimo censimento federale, il 42% degli svizzeri sono cattolici;
Il 35% è protestante;
Il 12% è ateo, il 4.3% mussulmano e lo 0.2% di religione ebraica.
Sabato 5 giugno, Giovanni Paolo II sarà alla BernArena, la pista di ghiaccio della città di Berna, dove parlerà a circa 10’000 giovani, riuniti per il primo raduno dei giovani cristiani svizzeri.
Domenica 6 giugno, alle ore 10.00, il Pontefice presiederà una messa nella zona dell’Allmend davanti a decine di migliaia di fedeli provenienti dall’intera Svizzera e dai paesi vicini.
In seguito, il Papa si recherà all’aeroporto militare di Payerne da dove decollerà per ritornare a Roma.
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