Guardia svizzera pontificia in mostra a Roma
500 anni di arte, storia e vita. Questo il titolo della mostra inaugurata in Vaticano in occasione dell'anno del giubileo della Guardia svizzera pontificia.
Tantissima gente all’inaugurazione della mostra arte storia e vita. Uno spaccato del glorioso cammino della Guardia svizzera pontificia, durante 500 anni al servizio dei Pontefici.
“Finalmente possiamo mostrare al mondo intero chi siamo, cosa facciamo”. Il comandante Elmar Maeder,dal 2002 a capo del più piccolo e antico esercito del mondo, tradisce la sua soddisfazione.
“Riceviamo migliaia di richieste di persone, soprattutto svizzeri, ma non solo, che vorrebbero visitare la nostra caserma, l’armeria. Richieste che molte volte dobbiamo declinare. Lo spazio, dentro il nostro quartiere è troppo esiguo. Il giubileo è stata l’occasione per aprire le porte a tutti attraverso questa mostra”.
Non solo folclore
Infatti, le televisioni di tutto il mondo si sono date convegno qui per l’occasione. Di soggetti da filmare e raccontare ce ne sono molti. Non solo dipinti, stampe o libri ma anche armature, vessilli, alabarde. Oggetti che ancora oggi sono utilizzati durante il servizio della guardia. Ed è proprio ciò che fa il fascino e forse anche il folclore di questo corpo. Ma le apparenze, ingannano.
“La nostra divisa variopinta, che non è stata disegnata né da Michelangelo né da Raffaello come qualcuno continua a sostenere, fa nascere l’equivoco che noi siamo solo un elemento folcloristico attorno al Papa. Non è così”, dice ancora a swissinfo il comandante Maeder.
“L’80 per cento del nostro lavoro, consistente nel garantire la sicurezza alle entrate vaticane, durante le udienze papali. Solo una minima parte del nostro tempo è dedicata alla guardia d’onore”.
D’altra parte, 500 anni fa, gli svizzeri furono chiamati a Roma da Giulio II, proprio per costituire la sua fedele guardia personale. Nella mostra, un’illustrazione dell’ epoca raffigura quel drappello di 150 uomini, al comando del lucernese Kaspar von Silenen, che il 22 gennaio del 1506,varcata la porta del Popolo, venne accolto dal Papa.
Storia gloriosa
Una storia gloriosa e tragica, quella della guardia Svizzera. Il 6 maggio del 1527, durante il sacco di Roma, sferrato da Carlo V di Borbone, la fedeltà degli svizzeri al Pontefice si manifestò con un vero e proprio atto di coraggio e di eroismo. La guardia, fu decimata dalla brutalità dei Lanzichenecchi. Tuttavia, grazie al quel sacrificio, Papa Clemente VII, ebbe salva la vita.
La violenza di quello scontro, che mise Roma a ferro e fuoco, è illustrata nella mostra anche da una sfera d’acciaio – all’epoca posta alla sommità di un obelisco – tutta sforacchiata dai colpi d’archibugio dell’esercito di Carlo V.
“Fu il vero inizio della storia gloriosa di questo corpo”, ci dice il curatore della mostra, Giovanni Morello. “Da allora, i Papi non si vollero più separare dalle guardie svizzere che durante il “Sacco” diedero prova della loro fedeltà fino alla morte”.
Per riuscire meglio a penetrare la storia della guardia, lunga 500 anni, un interessante documentario televisivo, allestito dentro la mostra, aiuta lo spettatore a farsi un’idea di cosa è stato e di cos’è ancora oggi l’impegno discreto eppure tanto apprezzato degli “svizzeri” del Papa.
La mostra, allestita all’interno del Braccio di Carlo Magno, rimarrà aperta al pubblico fino alla fine di luglio.
swissinfo, Paolo Bertossa a Roma
Il Corpo della guardia svizzera pontificia è composto da 110 cittadini svizzeri maschi, di religione cattolica, di altezza superiore a 174 cm e con una formazione professionale attestata con diploma o maturità precedentemente conseguiti.
Aver frequentato la scuola reclute nell’esercito svizzero fa parte delle condizioni d’ammissione come anche un buono stato di salute e una reputazione ineccepibile.
Chi diventa alabardiere deve aver meno di 30 anni ed essere celibe.
E’ possibile sposarsi solo dopo aver acquisito il grado di caporale.
Le Guardie abitano senza eccezione in Vaticano. La durata di servizio minima è di due anni.
Mostra “La Guardia Svizzera Pontificia. 500 anni di storia, arte, vita”.
Dal 29 marzo al 30 luglio 2006 presso la sede espositiva Braccio di Carlomagno, Piazza San Pietro, Città del Vaticano.
Orari d’apertura: tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00. Il mercoledì dalle 13.00 alle 19.00, il sabato dalle 9.00 alle 20.00.
In conformità con gli standard di JTI
Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative
Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.
Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.