Il nuovo papa non piace ad uno svizzero su due
Stando a un sondaggio, la metà degli svizzeri non è soddisfatta della nomina a papa del cardinale tedesco Joseph Ratzinger.
Una grande maggioranza è pure contraria alla posizione di Benedetto XVI sul celibato, sui contraccettivi e sull’esclusione delle donne dal sacerdozio.
Il sondaggio è stato commissionato dalla trasmissione «10vor10» della televisione svizzero-tedesca SF DRS all’istituto Demoscope. Il 20% delle persone interpellate ritiene la nomina «per niente soddisfacente» e il 29% «poco soddisfacente».
Per il 20% la nomina di Ratzinger è invece «soddisfacente» e soltanto per l’8% è «molto soddisfacente». L’istituto ha interrogato tra il 20 e 21 aprile scorsi 1’012 svizzeri sopra i 15 anni, fra cui 704 persone di lingua tedesca, 206 svizzero-francesi e 102 svizzero-italiani.
Maggioranza contro il celibato dei preti
Oltre l’80% degli intervistati pensa che il papa dovrebbe permettere ai preti cattolici di sposarsi. Il 13% invece è a favore del mantenimento del divieto.
I tre quarti si sono espressi a favore del sacerdozio femminile, mentre il 20% si sono detti contrari.
Quanto ai contraccettivi, l’86% degli interpellati ritiene che dovrebbero venir permessi, rispetto al 7% che è dell’opinione che il divieto vada mantenuto.
Scetticismo che non stupisce
Lo scarso entusiasmo con cui la popolazione svizzera ha accolto l’elezione al soglio pontificio dell’ex capo della Congregazione per la dottrina della fede non stupisce.
Già prima del conclave un sondaggio del settimanale SonntagsBlick indicava che la maggioranza degli svizzeri avrebbe voluto un papa più aperto di Giovanni Paolo II sulle questioni sociali.
Non bisogna del resto dimenticare che in Svizzera solo il 42% degli abitanti si dichiara cattolico, mentre il 35% della popolazione è protestante.
Il dialogo ecumenico in Svizzera è intenso e ha portato anche la chiesa cattolica su posizioni piuttosto progressiste, soprattutto per quel che riguarda la democratizzazione delle strutture ecclesiastiche.
Commenti critici
Nei giorni successivi all’elezione di Benedetto XVI, non sono mancate le voci critiche da parte di esponenti della chiesa cattolica elvetica. “Dubito che un teologo possa diventare un uomo del popolo”, ha osservato per esempio Xaver Pfister, responsabile per l’informazione della chiesa cattolica di Basilea.
Non ha nascosto il suo scetticismo neppure Christian Rutishauser, gesuita nella Casa Vassalle di Bad Schönbrunn, che però si augura che Ratzinger possa cambiare atteggiamento: “Spero che nella nuova carica diventi più liberale e più coraggioso”.
Anche un teologo critico come Hans Küng, privato dal Vaticano del diritto di insegnare fin dal 1979, sospende per il momento il suo giudizio e dice di voler “dare una chance” al nuovo papa, pur definendo “un’enorme delusione” la nomina di Ratzinger.
swissinfo e agenzie
Il 49% degli interpellati non è soddisfatto dell’elezione di Ratzinger, contro il 28% che l’approvano.
L’81% pensa che il papa dovrebbe permettere ai preti di sposarsi, il 13% sostiene il celibato.
Il sacerdozio femminile è sostenuto dal 76% del campione, mentre il 19% è contrario.
Per l’86% la contraccezione deve essere autorizzata, il 7% vuole che il divieto sia mantenuto.
Il sondaggio è stato realizzato su un campione di 1012 persone residenti in Svizzera, di età superiore ai 15 anni, tra cui 704 nella Svizzera tedesca, 206 nella Svizzera francese e 102 nella Svizzera italiana.
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